LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo dopo il forte calo registrato ieri in un contesto di pressioni sull'offerta, mentre sui mercati globali si abbatte lo spettro di potenziali ricadute della crisi della società di sviluppo immobiliare cinese Evergrande, fortemente indebitato, sull'economia di Pechino.

Alle 12,10 i futures sul Brent guadagnano 75 centesimi o l'1%, a 74,67 dollari al barile, dopo aver ceduto ieri circa il 2%. Anche i futures sul greggio Usa, che scadranno in giornata, avanzano di 75 centesimi, o l'1,1%, a 71,04 dollari al barile, dopo aver registrato ieri un -2,3%. Il contratto di novembre, più attivo, sale di 1,01 dollari, a 71,15 dollari al barile.

Royal Dutch Shell, primo produttore nella Costa del Golfo degli Stati Uniti, ha detto ieri che i danni alle strutture offshore provocati dall'uragano Ida limiteranno la produzione fino agli inizi del prossimo anno.

Ieri si è registrata una riduzione della produzione del greggio della zona del Golfo del Messico pari al 18% e del 27% per quanto riguarda il gas naturale dell'area, a oltre tre settimane dall'uragano Ida, secondo il Bureau of Safety and Environmental Enforcement (Bsee).

Tuttavia gli investitori in tutti gli asset finanziari sono stati scossi dalle ripercussioni della crisi di Evergrande e dalla minaccia di più ampie ricadute sul mercato nel lungo periodo.

Se questa visione dello stato di salute dell'economia cinese pesa sui mercati, si prevede inoltre che la Federal Reserve Usa inizierà a inasprire la politica monetaria -- portando potenzialmente gli investitori a operare con maggiore cautela nei confronti degli asset più rischiosi come il greggio.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi)