COMUNICATO STAMPA

CLABO: Approvati il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021. Confermata crescita di tutti gli indicatori economico-finanziari

  • Ricavi totali consolidati: Euro 50,8 milioni, +42% vs 2020 (Euro 35,8 milioni) con vendite all'estero superiori al 70% e in particolare nelle aree extra-UE

  • EBITDA: Euro 6 milioni, in crescita di oltre 12 milioni di Euro vs 2020 (Euro -6,5 milioni)

  • Risultato Netto pari a Euro -0,9 milioni in significativo miglioramento rispetto al 2020 (negativo per Euro 10,1 milioni al 31 dicembre 2020)

  • Posizione Finanziaria Netta, escluso l'effetto IFRS 16, pari a Euro 34,6 milioni, sostanzialmente in linea con 31/12/2020 (Euro 35,4 milioni). Posizione finanziaria netta IFRS pari a Euro 41,4 milioni (Euro 38,2 milioni nel 2020)

  • Nei primi due mesi dell'anno si conferma la significativa crescita del Gruppo con ordini confermati +50% vs ai primi due mesi del 2021 e ricavi totali pari a Euro 8,5 milioni (+27% vs 2021)

Jesi (AN), 30 marzo 2022

Clabo S.p.A., società leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, quotata sul mercato Euronext Growth Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha approvato in data odierna il Bilancio consolidato del Gruppo e il Progetto di Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Il Presidente e Amministratore Delegato del gruppo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: "Il Gruppo Clabo, pur operando in un business significativamente colpito dalle misure restrittive conseguenti al diffondersi della SARS-COV-2, ha saputo reagire nel corso del 2021 arrivando a recuperare molti dei ricavi persi nel primo anno di pandemia.

La strategia del nostro gruppo appare oggi più che mai adeguata al mutato contesto geo-politico: in un mondo nel quale le catene del valore internazionali vengono messe sotto pressione dall'esplosione di conflitti locali, dall'innalzamento senza precedenti dei costi di trasporto marittimo e dall'imposizione di dazi doganali, il gruppo Clabo è operativo su cinque stabilimenti produttivi in tre continenti diversi ed in particolare ha presenze direttenelle prime due economie del mondo: Stati Uniti d'America e Cina. Nei primi due mesi del 2022 il gruppo sta registrando un incremento di fatturato e ordini rispettivamente del 45,3% e del 50,3% rispetto al primo bimestre 2021. Pur in un contesto geo-politico particolarmente complesso come quello attuale, con i prezzi delle materie prime e dell'energia che continuano a salire e la fiducia dei mercati che viene messa a dura prova dal conflitto russo-ucraino, per il 2022 siamo confidenti di proseguire nel percorso di crescita che stiamo già registrando in questi primi mesi dell'anno grazie alla nostra strategia "local to local", la nostra continua attenzione all'innovazione di prodotto, la ferrea convinzione di diminuire i nostri consumi di energia e di livello di utilizzo di risorse del pianeta".

I Ricavi Totali dell'esercizio si attestano a Euro 50,8 milioni, in crescita del 42% rispetto al precedente esercizio. Nel dettaglio, le principali voci comprese tra gli altri ricavi vengono evidenziate nella tabella sotto:

Descrizione

31/12/2021

31/12/2020

Delta

Incrementi per capitalizzazioni interne

2.144.472

2.426.275

(281.803)

Plusvalenze

-

39.569

(39.569)

Sopravvenienze attive

576.912

498.077

78.835

Altri ricavi

2.233.156

1.135.069

1.098.087

Totale

4.954.540

4.098.990

855.550

Tra gli altri ricavi l'HMC ha stanziato Euro 859 migliaia relativi alla quota di fondo perduto legati al programma PPP (Paycheck Protection Program), iniziativa che l'amministrazione statunitense ha lanciato a sostegno dell'economia americana in risposta all'emergenza COVID-19. Si tratta di un pacchetto di finanziamenti destinato alle piccole e medie imprese con dipendenti statunitensi (e con meno di 500 addetti) con l'obiettivo di mantenere i livelli occupazionali durante e dopo l'emergenza COVID.

Le vendite nette ammontano a Euro 44,2 milioni in crescita del 30,4% rispetto a Euro 33,9 milioni del 2020.

Rispetto alle linee di prodotto, le vendite nel segmento BPG (banchi, pasticceria, gelaterie) sono in netta ripresa, +36% rispetto al 2020, anche se ancora inferiori rispetto al periodo pre-pandemico.

In €/000 (cambi costanti)

31/12/2021

%

31/12/2020

%

Delta

%

B.P.G.

26.937

60,9%

19.744

58,2%

7.193

36,4%

Food Retail

17.303

39,1%

14.180

41,8%

3.123

22%

Totale

44.240

100,00%

33.924

100,00%

10.316

58,46%

Rispetto alle aree geografiche, sono in miglioramento tutte le aree con particolare riferimento al "resto del mondo" in aumento di oltre 5 milioni di Euro (+52%). Ottimo anche il recupero sul mercato italiano che si conferma il secondo per vendite dopo gli USA con quasi Euro 14 milioni di vendite.

Area

31/12/2021

%

31/12/2020

%

Delta

Italia

13.794

31,18%

10.330

30,45%

3.463

UE

7.374

16,67%

5.623

16,58%

1.751

Resto del mondo

23.072

52,15%

17.971

52,97%

5.101

44.240

100,00%

33.924

100,00%

10.315

Relativamente all'andamento degli ordinativi, si conferma una netta ripresa del canale BPG in crescita del 68,7% rispetto al 2020.

In €/000

31/12/2021

%

31/12/2020

%

Delta

%

B.P.G.

29.681

57,5%

20.315

57,5%

32.439

68,7%

Food Retail

21.584

42,5%

14.971

42,5%

14.736

31,3%

Totale

51.625

100%

35.286

100,00%

47.175

100%

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è pari a Euro 6 milioni (negativo per Euro 6,5 milioni al 31 dicembre 2020), pari al 11,8% del totale ricavi. Rispetto al precedente esercizio il Gruppo è tornato su livelli di redditività superiori al periodo pre-pandemico grazie non solo alla ripresa dei ricavi, ma anche al contenimento dei costi generali e al miglioramento del mix di vendita, nonostante il significativo aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia che hanno compresso i margini industriali.

Il Risultato netto si attesta a Euro -0,9 milioni in significativo miglioramento rispetto al 2020 (negativo per Euro 10,1 milioni al 31 dicembre 2020), dopo ammortamenti e diritti d'uso da IAS

IFRS 16 per Euro 5,1 milioni e oneri finanziari netti e differenze su cambi pari a Euro 2,4 milioni.

Il Capitale Circolante Netto è pari a Euro 5,8 milioni (Euro 3,8 milioni al 31/12/2020) per effetto dell'aumento del volume di affari che ha comportato la crescita dei crediti commerciali e delle scorte, non compensate dall'aumento dei debiti commerciali verso fornitori.

I debiti commerciali scaduti oltre i 60 giorni e per i quali non sono stati concordati piani di pagamento sono pari a Euro 1,1 milioni; in relazione a tali poste non si evidenziano particolari criticità ed il valore risulta in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2020.

La Posizione Finanziaria Netta, escluso l'effetto IFRS 16, è pari a Euro 34,6 milioni, sostanzialmente in linea con dicembre 2020 (Euro 35,4 milioni). La Posizione finanziaria netta IFRS è pari a Euro 41,4 milioni (Euro 38,2 milioni nel 2020); l'effetto IFRS 16 aumenta a Euro 5,9 milioni per effetto del contratto di affitto dell'immobile relativo al secondo stabilimento della controllata HMC. Alla luce della nuova circolare ESMA di maggio 2021, da questo esercizio vengono inclusi nella Posizione Finanziaria Netta complessiva anche gli altri debiti di natura non finanziaria con scadenza oltre i 12 mesi per Euro 1 milione (in allegato la tabella di dettaglio).

Il Gruppo mantiene un buon livello di patrimonializzazione con Patrimonio Netto pari a Euro 8,8 milioni (Euro 7,2 milioni al 31/12/2020), per effetto dell'aumento di capitale per Euro 2,1 milioni intervenuto nel settembre 2021.

Relativamente alla società capo gruppo Clabo S.p.A., i Ricavi Totali sono stati pari a Euro 28.541.075. L'Ebitda registrato è stato pari a 3.431.966. Il risultato netto è di Euro -1.896.196 dopo aver spesato ammortamenti per Euro 3.629.795

Si ricorda che in capo a Clabo s.p.a. è concentrato il 100% della posizione finanziaria netta del gruppo (ed i relativi oneri finanziari) essendo le altre società controllate "cash positive". Quanto alla copertura della perdita si propone all'Assemblea di rinviarla a nuovo.

FATTI DI RILIEVO ACCADUTI SUCCESSIVAMENTE AL 31 DICEMBRE 2021

In data 1° febbraio 2022, è stato sottoscritto un accordo con un pool di finanziatori per l'allungamento della "duration" dei piani di rimborso dei finanziamenti in essere e l'erogazione di nuova finanza. Fondo Impresa Italia II Private Debt, gestito da Riello SGR, sottoscrive un minibond per € 5 milioni. Nell'attesa di perfezionare gli ultimi passaggi relativi all'erogazione della nuova finanza, la società ha in corso interlocuzioni per rinviare di 30 giorni il piano di rimborso concordato con Amundi SGR relativamente ai 2 bond in scadenza al 31 marzo 2022 e al 20 aprile 2022.

-

In data 17 gennaio 2022: la società informa che Il Consiglio di Amministrazione ha preso visione di alcuni dati preliminari gestionali 2021 (ricavi, PFN) ed ha approvato il calendario finanziario per l'anno 2022. In dettaglio: Ricavi consolidati a € 51,5 milioni (+43,8% YoY); La raccolta ordini nei

12 mesi pari a € 50,7 milioni (+32,5% YoY); PFN (No IFRS) in miglioramento a € 34,9 milioni rispetto ai 35,5 del 30/09/21 (€ 36,9 milioni incluso effetto IFRS); la consociata americana Howard McCray consegue ricavi totali per 23 milioni di USD (€ 20,2 milioni) in crescita del 32,2% YoY; il portafoglio ordini al 1/1 pari risulta pari a € 13 milioni (€ 9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente).

N.B.: in sede di chiusura di bilancio rispetto ai KPI gestionali comunicati in data 17 gennaio u.s., i Ricavi Totali variano da € 51,5 milioni a € 50,8 milioni a causa di un errore di mancata elisione di alcune poste intercompany. L'errore non comporta alcuna modifica sul resto delle voci di Conto Economico. La PFN, escluso l'effetto IFRS, pari a Euro 34,6 milioni risulta in linea con quanto comunicato mentre la PFN inclusiva dell'effetto IFRS varia da Euro 36,9 milioni a Euro 41,4 milioni per effetto della contabilizzazione del contratto di affitto siglato in data 22 settembre 2021 relativamente al secondo stabilimento di Howard McCray a Philadelphia.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

A seguito della situazione congiunturale in essere, con specifico riferimento al conflitto bellico tra Federazione Russa ed Ucraina, il management ha assistito a un'ulteriore spinta inflazionistica con effetti sia sui prezzi delle materie prime che dell'energia, oltre a una crescente difficoltà nel reperimento di alcune materie prime provenienti dalla zona del conflitto o colpite, seppur indirettamente, dal sistema sanzionatorio. Si segnala contestualmente che il gruppo Clabo non risulta esposto significativamente per quota export sulle vendite verso i paesi coinvolti nel conflitto Russo-Ucraino.

Nonostante il quadro congiunturale, nel corso dei primi due mesi 2022 il gruppo Clabo ha ottenuto risultati in termini di vendita e raccolta ordini di grande soddisfazione come esplicitato nella seguente tabella:

In €/000

01/01-28/02/2022

01/01-28/02/2021

22 Vs. 21 %

Ricavi Totali

8.474

6.657

+27,3%

Vendite Nette

7.762

5.342

+45,3%

Ordini confermati

10.791

7.180

+50,3%

I margini di contribuzione sul venduto sono in contrazione di alcuni punti percentuali su una quota di circa il 25% del portafoglio, ovvero quello riferibile agli ordini commissionati prima del 31 dicembre 2021; successivamente è entrato in vigore l'aumento di listino del 4,5%. L'attenta gestione dei costi generali sta consentendo al gruppo di recuperare parte della redditività persa a causa dell'aumento dei costi per materie prime ed energia.

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CLABO S.p.A. published this content on 30 March 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 30 March 2022 17:14:06 UTC.