Il carbone è tra le prime cinque importazioni di materie prime dell'India per valore. Nonostante l'aumento della produzione nazionale, soprattutto di carbone di bassa qualità con un alto contenuto di ceneri, l'India non è riuscita a ridurre le importazioni e si colloca al secondo posto tra i maggiori importatori al mondo.

Nel suo rapporto al Ministero del carbone, il gruppo di esperti ha affermato che l'attuale aliquota della carbon tax di 400 rupie (4,83 dollari) su ogni tonnellata metrica di carbone, indipendentemente dalla qualità acquistata, favorisce le importazioni e colpisce le vendite di carbone estratto a livello nazionale.

I funzionari, provenienti da ministeri che vanno dall'energia e dal commercio alle ferrovie, alle spedizioni, alle miniere e all'acciaio, hanno detto che l'imposta dovrebbe essere applicata su base ad valorem, in modo da essere direttamente correlata al prezzo e alla qualità del carbone, piuttosto che all'importo fisso stabilito ora.

Il gruppo di esperti ha affermato che l'imposta dovrebbe essere regolata in modo "neutrale per le entrate", per evitare una perdita per l'erario. Il Ministero delle Finanze indiano prende le decisioni finali sulle tasse.

Il gruppo di esperti ha affermato che tali imposte "regressive" stanno anche aumentando le tariffe dell'elettricità, in quanto le società di servizi utilizzano per lo più carbone nazionale, mentre altri utenti, come i produttori di ferro spugnoso, scelgono invece le importazioni.

La tassa ammonta al 3,7% del valore totale delle spedizioni durante l'anno terminato a marzo 2022, quasi sette volte il prelievo medio del 24,8% sugli acquisti di carbone nazionale, ha affermato il rapporto.

"Il risultato è un aumento del prezzo del carbone nazionale con un potere calorifico inferiore rispetto a quello del carbone importato con un potere calorifico superiore", ha aggiunto.

Le importazioni indiane di carbone termico, utilizzato per generare energia, sono aumentate di quasi il 10% nel 2023, raggiungendo 176 milioni di tonnellate, nonostante la produzione record dell'azienda statale Coal India, che rappresenta circa l'80% della produzione nazionale.

L'Australia, l'Indonesia e il Sudafrica sono i maggiori fornitori indiani di questo combustibile.

($1=82,7775 rupie indiane)