(Alliance News) - La piazza finanziaria meneghina scambia in rosso mercoledì, in linea con le europee, con le sale trading che manifestano cautela con cautela in vista della pubblicazione del report sull'inflazione degli USA - nello specifico il dato CPI - nel corso della giornata.

Sul fronte dei dati interni, l'attività industriale italiana è diminuita inaspettatamente a marzo, estendendo la flessione al terzo mese consecutivo. Questa è calata dello 0,6% su base mensile a marzo dopo essere diminuita dello 0,2% a febbraio e contraddicendo le stime del mercato di un aumento dello 0,3%. Su base annua, il calo del 3,2% di marzo segue quello del 2,3% di febbraio e sorprende in negativo il mercato, che si aspettava un decremento dell'1,7%.

Per quanto riguarda la Bank of England - che renderà nota la decisione sul tasso principale nella giornata odierna - è ampiamente previsto un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base al 4,5%, dato che l'inflazione si è confermata elevata a marzo, con i tassi principali e core che si sono mantenuti vicini ai massimi storici registrati alla fine dello scorso anno.

Sul percorso di Francoforte, invece, secondo il membro del Consiglio direttivo Joachim Nagel, la Banca centrale europea potrebbe avvicinarsi alla fase finale del suo ciclo storico di aumenti dei tassi di interesse. Mentre gli aumenti dei costi di indebitamento non sono finiti e l'inflazione core deve ancora essere domata, il capo della Bundesbank ha dichiarato mercoledì di essere molto soddisfatto della politica monetaria della BCE.

"Stiamo arrivando al traguardo, nel senso che stiamo raggiungendo l'area della politica monetaria considerata restrittiva", ha detto alla radio Deutschlandfunk. "Sono fiducioso che la politica monetaria stia mostrando i suoi effetti".

Così, il FTSE Mib, cede lo 0,3% a quota 27.308,13.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sta cedendo lo 0,6% a 43.099,18, lo Small-Cap cede lo 0,4% a 28.492,99 e l'Italia Growth è poco sotto la parità a 9.129,70.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sta cedendo lo 0,2% cpsì come il DAX di Francoforte, mentre il FTSE 100 sta cedendo lo 0,2%.

A Milano sui quartieri alti si conferma BPER Banca, che segna un attivo 3,9% puntando alla quarta seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Acquisti su Telecom Italia, che avanza dell'1,3% con prezzo a EUR0,2734, in attesa dei conti che verranno rilasciati in giornata e, per momento, prendendosi la testa del listino.

DiaSorin sale invece dell'1,7% portando il prezzo a EUR103,90 alla vigilia della pubblicazione dei conti.

Sul fondo, Inwit cede il 2,9% con prezzo a EUR12,04 e in direzione per la terza sessione di fila da concludere sul lato dei ribassisti. Dopo i buoni conti, è arrivato anche l'incremento del target price da parte di Goldman Sachs e JP Morgan. La company ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023, con l'utile netto che si attesta a EUR82,9 milioni, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo 2022. I ricavi si attestano a EUR233,6 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo 2022.

Retrovie anche per Amplifon, che cede l'1,7% a EUR34,83 per azione posizionando il muso verso la terza seduta sul lato dei ribassisti.

Sul Mid-Cap, Brembo avanza con il 3,9% beneficiando dei buoni conti. La company dei freni ha fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha preso visione dei risultati del primo trimestre, riportando un utile netto di EUR76,8 milioni in crescita del 7,2% da EUR71,7 milioni dello stesso periodo del 2022. Al 31 marzo 2023 i ricavi ammontano a EUR961,9 milioni da EUR857,6 milioni in crescita del 12% dal primo trimestre 2022.

Antares sale invece dell'1,3%, alla vigilia dei risultai trimestrali e portando l'attivo sul time frame mensile intorno al 12%.

PharmaNutra cede invece l'1,9%, oggetto di profit taking dopo il 5,9% di attivo della vigilia. Lunedì è stato rilasciato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, chiuso con un risultato netto del periodo ammonta ad EUR5,4 milioni rispetto a EUR3,5 milioni al 31 marzo 2022. I ricavi netti consolidati al 31 marzo 2023 ammontano a EUR23,6 milioni, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di EUR4,8 milioni.

SOL ha comunicato mercoledì che i ricavi del primo trimestre sono aumentati del 14% su base annua a EUR365,9 milioni da EUR322,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il titolo non convince al momento i trader, che fanno prevalere le vendite e portano il titolo in saldo passivo del 3,2%.

Sullo Small-Cap, forza sul titolo Giglio Group, che si conferma rialzista sin dal suono della campanella portando l'asticella avanti del 3,8%. Il titolo dall'inizio dell'anno ha ceduto circa il 31% del market cap.

Quartieri alti anche CSP International, che salendo del 3,5% porta il prezzo a quota EUR0,38. Sul titolo si regsitra un alto volume di scambi, pari a oltre 58.000 pezzi rispetto alla media giornaliera a tre mesi di circa 16.500.

Il consiglio di amministrazione di Unieuro - in calo del 7,5% - martedì sera ha esaminato e approvato il bilancio consolidato al 28 febbraio 2023, chiuso con un risultato netto adjusted pari a EUR19,3 milioni rispetto a EUR53,9 milioni nell'esercizio 2021-2022. L'utile consolidato è invece stato pari a EUR10,2 milioni rispetto a EUR44,6 milioni dell'anno precedente. Il board ha proposto un dividendo di EUR0,49 per azione, rispetto a EUR1,35 dell'esercizio precedente.

Tra le PMI, Gismondi 1754 si prende la testa del listino dopo due sedute ribassiste salendo del 4,7% a EUR5,60.

ESI avanza invece con il 3,4% con prezzo a EUR2,16. Qualche giorno fa la company ha comunicato che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione relativi all'offerta ai soci di massime 1,3 milioni azioni ordinarie ESI S.p.A. di nuova emissione, prive dell'indicazione del valore nominale, rivenienti dall'aumento di capitale di massimi EUR2,7 milioni circa comprensivi di eventuale sovrapprezzo.

Relatech - in rialzo del 4,7% dopo due sedute ribassiste - mercoledì ha comunicato di avere esaminato dei dati gestionali al 31 marzo, dove si evidenziano ricavi delle vendite consolidati alla fine del primo trimestre pari a EUR24 milioni circa da EUR10,4 milioni - in crescita del 130% circa - rispetto al primo trimestre 2022.

A New York, nella notte europea, il Dow Jones ha ceduto lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,6%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre lo 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0954 contro USD1,0951 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2623 da USD1,2612 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD76,87 al barile contro USD75,42 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.029,33 l'oncia da USD2.024,83 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì, dagli USA, alle 1300 CEST, spazio al report sul mercato dei mutui USA mentre alle 1430 CEST sarà la volta del dato sull'inflazione. Alle 1630 CEST, occhi sul dato sulle scorte di petrolio greggio e sull'inventario di Cushing. Alle 1900 CEST, è invece prevista un'sta di titoli del Tesoro a 10 anni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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