(Alliance News) - Il Mib vira al ribasso nella metà giornata di giovedì dopo un'apertura positiva, seguendo la stessa traiettoria di Parigi, mentre Francoforte rimane l'unico indice europeo ancora in rialzo, con Londra che si conferma in territorio negativo a pochi minuti dalla presentazione dell'atteso piano fiscale da parte del ministro delle finanze Jeremy Hunt. Nel pacchetto, è atteso un insieme di misure record, che vanno da un consistente taglio alla spesa pubblica a un altrettanto congruo innalzamento delle tasse.

Il FTSE Mib, quindi, è in rosso dello 0,3% a 24.453,14.

In Europa il FTSE 100 di Londra cede lo 0,4% a 7.322,41 il CAC 40 di Parigi è in ribasso dello 0,5% a 6.577,59, mentre il DAX 40 di Francoforte è su dello 0,3% a 14.275,27.

Per quanto riguarda l'Italia, l'Istat ha fatto sapere che le esportazioni sono cresciute dell'1,6% su base mensile a settembre dopo essere calate del 3,6% il mese prima mentre, su base annua, sono aumentate del 22% dopo essere cresciute del 25% ad agosto.

Le importazinoi sono invece diminuite dell'1,7% su base mensile dopo l'aumento del 4,2% di agosto e sono cresciute del 40% su base annua dopo l'aumento del 59% del mese precedente.

Come risultato, l'Italia ha registrato un deficit commerciale di EUR6,45 miliardi a settembre, in riduzione dal deficit di EUR9,57 miliardi di agosto e contro il surplus di EUR1,44 miliardi di settembre del 2021.

Tra gli altri macro di giornata, l'inflazione dell'Eurozona supera la doppia cifra a ottobre dopo averla solo sfiorata il mese precedente, come reso noto dall'Eurostat giovedì.

I prezzi al consumo dell'area dell'euro sono aumentati del 10,6% a ottobre dopo essere saliti del 9,9% a settembre, lievemente inferiore rispetto alle stime di un incremento del 10,7%.

A ottobre, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro è arrivato dall'energia, su di 4,4 punti percentuali, seguita da cibo, alcol e tabacco, con un aumento del 2,7%m dau servizi, su dell'1,8%, e dai beni industriali non energetici, in aumento dell'1,6%.

L'inflazione mensile si è attestata all'1,5% a ottobre dall'1,2% di settembre e in linea con le stime.

Tra i listini minori italiani, il Mid-Cap è verde dello 0,2% a 39.622,62, come lo Small-Cap è su dello 0,4% a 27.810,47 mentre l'Italia Growth cede lo 0,1% a 9.312,90.

Sul listino principale, Atlantia è in verde dello 0,2%. Schema Alfa Spa - il veicolo utilizzato da Edizione e Blackstone per lanciare l'OPA su Atlantia - ha comunicato di aver raggiunto l'87% della holding infrastrutturale al termine del periodo di offerta.

Per raggiungere una quota più alta e necessaria per il delisting, il veicolo dei Benetton ha prorogato l'OPA tra il 21 e il 25 novembre.

Qualora, all'esito della riapertura dei termini, non si verificassero i presupposti per procedere al delisting attraverso l'adempimento dell'obbligo di acquisto, Schema Alfa si riserva di proporre di conseguire il delisting mediante la fusione per incorporazione di Atlantia in Schema Alfa.

Nei quartieri alti si confermano Saipem, su del 2,4%, Campari in attivo dell'1,5%, e Interpump Group, in verde dell'1,2%.

Interpump mercoledì ha comunicato che Fabio Marasi - membro del consiglio di amministrazione - ha acquistato 30.000 azioni della società.

Il prezzo medio è stato pari a EUR28,49 per azione, per un controvalore pari a EUR855.000.

Bene anche Telecom, su dello 0,6% dopo una chiusura ribassista seguita al declassamento dell'agenzia di rating Fitch, che ha modificato il giudizio di rating da livello BB outlook negative a livello BB- outlook negative.

Inoltre, mercoledì, TIM ha comunicato che il consigliere Frank Cadoret ha rassegnato le dimissioni dall'incarico. Frank Cadoret risulta possedere 13.000 azioni ordinarie di TIM.

Tra i ribassisti, ci sono Leonardo, giù del 3,6%, Iveco Group in rosso dell'1,4% e Tenaris, che cede l'1,3%.

Sul Mid, Saras scende dalla vetta e si ritrova in calo dello 0,2% mentre Enav è la migliroe, su del 3,2%. Il consiglio di amministrazione di martedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, chiuso con un utile netto consolidato che si attesta a EUR91,8 milioni, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 quando era pari a EUR41,7 milioni.

I ricavi totali consolidati, nei primi nove mesi del 2022, si attestano a EUR714,4 milioni, in aumento del 22% rispetto a EUR587,5 milioni nel corrispondente periodo dello scorso anno soprattutto per la decisa ripresa dei voli specialmente nel periodo estivo. I ricavi da attività operativa, infatti, si attestano a EUR705,8 milioni, in aumento del 107%.

Bene anche Banca Monte Paschi di Siena, che raccoglie il 2,3%, e Caltagirone editore, su dell'1,8%.

Le azioni A di MFE recuperano dopo il rosso dell'apertura e la chiusura ribassista di ieri, raggiungendo un più 0,6; le B continuano a essere in verde, su dello 0,7%. Nei primi nove mesi dell'anno, i ricavi netti consolidati sono scesi dagli EUR1,99 miliardi dell'anno scorso a quota EUR1,90 miliardi. In Spagna si attestano a EUR590,5 milioni, rispetto agli EUR603,8 milioni del 2021.

I ricavi pubblicitari lordi in Italia, importante indice di salute del gruppo, raggiungono EUR1,30 miliardi con una flessione del 2,5%. Da tenere presente, che nello stesso periodo, il mercato pubblicitario italiano ha ceduto l'8,6%, come da dati Nielsen.

Sempre nei primi nove mesi dell'anno, il risultato netto consolidato di MFE è positivo per EUR78,5 milioni rispetto agli EUR273,8 milioni del 2021, che però beneficiavano della plusvalenza di EUR86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel (EI Towers).

Sullo Small, Caleffi - flat a EUR1,03 - mercoledì ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha esaminato l'andamento del gruppo nei primi nove mesi dell'esercizio al 30 settembre

I ricavi consolidati di gruppo si attestano a circa EUR39,9 milioni, con un decremento del 10% rispetto al 30 settembre 2021 di EUR44,4 milioni.

Bialetti cede l'1,3%. Mercoledì ha comunicato che Egidio Cozzi - amministratore delegato - ha ceduto 300.000 azioni ordinarie della società. Il prezzo medio unitario è stato pari a EUR0,27, per un totale pari a EUR81.000 circa.

TXT e-solutions sale dello 0,5%. La società ha comunicato lunedì di aver siglato un accordo per rilevare l'intero capitale di PGMD, i cui risultati verranno consolidati da TXT dal 15 novembre.

TXT pagherà EUR3,5 milioni per rilevare PGMD, società con sede a Milano e un organico di oltre 25 risorse, che offre competenze consulenziali specializzate in ambito digital advisory e transformation e soluzioni applicative proprietarie per la digitalizzazione di processi core nel settore della sanità pubblica e privata.

Tra le PMI, Farmacosmo continua a seguire un buon trend rialzista e raccoglie il 4,9%. La società ha comunicato mercoledì che l'amministratore delegato, Fabio de Concilio, ha acquistato, in diverse operazioni, 29.880 azioni ordinarie della società per un controvalore complessivo di EUR47.653,13.

Digital360 non scambia ancora. La società ha comunicato giovedì di aver concluso due acquisizioni, entrambe per una quota pari al 51%, delle società Impacto Tic Sas in Colombia e Netmedia SA in Messico, giungendo così a quattro acquisizioni nell'area LATAM.

Il 51% di Tic è stato rilevato per un corrispettivo di EUR214.000 e quello di Netmedia per EUR400.000 oltre a EUR130.000 a titolo di pro quota della PFN al closing.

In entrambi i casi è prevista una componente di earn out basata sul raggiungimento di determinati risultati di Ebitda sull'esercizio 2022.

Officina Stellare sale del 2,1%. La società ha fatto sapere giovedì di essersi aggiudicata il contratto per la fornitura di un prototipo all'Agenzia Spaziale Europea per un valore complessivo di EUR1,5 milioni.

Il contratto, con durata 24 mesi, prevede la fornitura di un sistema prototipale di ottica adattiva scalabile, che verrà installato sulla stazione ottica di terra IZN-1, a Tenerife.

IDNTT sale invece del 2,2% dopo aver reso annunciato mercoledì di aver acquisito il 60% del capitale sociale di In-Sane Srl, talent agency italiana con un portafoglio di oltre 170 influencer e content creator.

L'operazione prevede l'acquisto da parte di IDNTT di una partecipazione pari al 60% del capitale sociale di in-Sane!, il 50% dal socio Perseo Srl e il 10% dal socio Sbabam Srl, a un prezzo di EUR2,1 milioni.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in rosso dello 0,4%, l'Hang Seng ha ceduto l'1,2% mentre lo Shanghai Composite ha terminato giù dello 0,2%.

A New York, nella notte europea, il Dow è sceso dello 0,1%, il Nasdaq ha ceduto l'1,5%, mentre l'S&P 500 ha terminato in rosso dello 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0347 contro USD1,0404 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1858 da USD1,1886 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD92,64 al barile da USD92,09 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.762,68 l'oncia da USD1.777,27 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, dagli USA, nel pomeriggio alle 1430 CET arrivano i permessi di costruzione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Attesi anche i discorsi dei membri della Fed Bowman, Tenreyro, Mester e Jefferson.

Alle 1900 CET un'asta dei TIPS con scadenza a dieci anni.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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