MILANO (MF-DJ)--La cessione di Reftinskaja gres, primo passo verso l'addio al carbone, aveva già lasciato il segno sul perimetro e sui conti di Enel Russia. La pandemia Covid ha fatto il resto, determinando un calo dei consumi che si è ripercosso sui numeri 2020 della controllata di Enel. Ebitda, ricavi e utile ordinario hanno registrato flessioni a due cifre anno su anno.

Ma per la maggior parte degli analisti , Enel Russia resta buy, con un target price medio a 0,99 rubli per azione dagli 0.79 attuali: convince il piano aggiornato al 2023, che promette un recupero significativo dal 2022, definendo il 2021 un «pivotal year», ovvero un anno cruciale per la transizione, «dopo il quale gli indicatori finanziari sono attesi nuovamente in crescita grazie alla modernizzazione degli impianti e allo sviluppo delle rinnovabili», come si legge nelle carte del gruppo. L'assunto si basa sulla ripresa dei consumi post-Covid, ma soprattutto sulla forte accelerazione dei progetti verdi. Certo è che nel 2021 la società non corrisponderà dividendi, preferendo il «riposizionamento strategico».

Nel 2023, in compenso, è prevista la distribuzione di una cedola di 0,146 rubli per azione rispetto agli 0,085 di 2020 e 2022, con un monte dividendi di 5,2 miliardi di rubli dai 3 miliardi dell'anno precedente. La risalita dell'ebitda è prevista dal prossimo esercizio, con un cagr che dal 2021 al 2023 arriva al 29%, grazie al contributo crescente delle rinnovabili, previsto al 39% nell'ultimo anno di piano. Sul fronte degli investimenti, ben il 77% dei capex è destinato ai progetti verdi, per un totale di 22,6 miliardi di rubli. In questo modo, la società al 2023 dovrebbe arrivare a una capacità installata di 5,9 Gw dagli attuali 5,6 mantenendo stabile a 4,8 Gw quella convenzionale e aumentando a 300 Mw il contributo delle rinnovabili. La corsa green di Enel Russia è partita nel 2017, con l'assegnazione dei primi due progetti eolici per 291 Mw, ai quali se ne è aggiunto un terzo da 71 Mw. Anche il perimetro si è modificato, facendo spazio alle sussidiarie Enel Rus Wind Generation, Enel Rus Wind Kola ed Enel Rus Wind Azov. Tornando ai conti del 2020, Enel Russia deve archiviare un 2020 con ricavi in discesa a 44 miliardi di rubli (-33%), un ebitda di 9 miliardi di rubli (-41,1%), il risultato operativo ordinario a 6,6 miliardi di rubli (-40,3%), e l'utile netto ordinario a 4,467 miliardi di rubli (-40,1%). «In un contesto sfidante», ha spiegato agli analisti il direttore generale, Stephane Zweguintzow, «gli sforzi si sono concentrati nell'assicurare la continuità delle operazioni e negli investimenti per la realizzazione dei progetti sulle rinnovabili».

fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it

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March 31, 2021 03:25 ET (07:25 GMT)