ROMA (MF-DJ)--Enel apre il paracadute sul rischio derivati, i futures

stipulati a fronte del caro-energia, e corre ai ripari contro i rincari del gas e le incertezze causate dalla guerra in Ucraina, approntando un piano straordinario per la controllata Endesa.

Il "Messaggero" riporta che da alcuni giorni il Cfo del gruppo energetico Alberto De Paoli ha avviato colloqui con le grandi banche italiane per organizzare un'operazione finanziaria di dimensioni considerevoli: 16 mld a titolo di coperture dei contratti derivati. La linea dovrebbe beneficiare della garanzia Sace nella misura del 70%. La struttura finanziaria è in fase di definizione.

Ieri, da remoto, il manager avrebbe compiuto un importante salto con al tavolo Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Cdp. Quasi certamente

assumerá la forma di una revolving credit facility (rcf) che consente a

Enel di caricarsi il debito solo nel momento del tiraggio. Il future è un

contratto a termine standard con il quale le parti si impegnano a

scambiare una certa attivitá (finanziaria o reale) a un prezzo prefissato

e con liquidazione differita a una data futura.

Tra le cinque istituzioni, il rischio verrá ripartito così: cinque

miliardi a testa Intesa Sanpaolo e Unicredit, due ciascuno Bpm, Bper e

Cassa. Anche la durata dell'operazione non è ancora decisa perchè potrá

variare fra 18 mesi meno un giorno e 18 mesi piú due giorni, una

differenza (2x1000) legata alla tassazione sul breve o mediotermine.

Dalle carte che girano tra gli istituti a supporto dell'istruttoria ai

fini della delibera, emerge che la rcf è funzionale alla copertura delle

necessitá di liquiditá che deriva dall'aumento dei prezzi dell'energia. La linea in cantiere di 16 miliardi serve per fronteggiare l'oscillazione del valore del contratto di copertura, presumibilmente relativo agli acquisti di gas.

"MF" scrive, invece, che il 17 novembre prossimo andranno all'esame dell'assemblea straordinaria degli azionisti di Enel delle misure che mettono in campo le sussidiarie, da Enel Global Trading fino a Enel Chile ed Enel Finance International. Il braccio finanziario di Enel potrá garantire a Endesa una linea di credito fino a 3 mld di euro.

L'ordine del giorno dell'assemblea è necessariamente gas-centrico: rinnovo dei contratti di gestione congiunta delle navi metaniere e per la fornitura di gnl, il gas naturale liquefatto di origine statunitense per il 2023 ed espansione per il 2022, per un importo totale stimato fino a 265 milioni di euro; acquisto e vendita di gnl da Enel Global Trading, con un controvalore di 290 milioni di euro assumendo un prezzo di 145 /MWh; acquisizione da Enel Generaciòn Chile di due navi metaniere per gnl; infine, la formalizzazione delle operazioni finanziarie, sotto forma di linee di credito e garanzie con la capogruppo.

L'esigenza della linea di credito fino a 3 mld, con un tasso di 87 punti base sopra l'Euribor, nasce dalla necessitá di evitare che Endesa, in caso di "incrementi straordinari e poco prevedibili variazioni dell'indice Ttf", possa trovarsi a dover sostenere importi aggiuntivi con costi "potenzialmente molto elevati" alla voce garanzie.

Di qui la scelta di rivolgersi all'azionista di maggioranza "per ragioni di rapiditá, costo ed efficienza", perchè, come si legge nei documenti assembleari, "il finanziamento dell'azionista di maggioranza oggetto di tale operazione ha quindi carattere puntuale ed eccezionale, al fine di coprire i fabbisogni di liquiditá a breve termine di Endesa, per far fronte all'aumento del volume delle garanzie richieste dai mercati futures organizzati, principalmente gas naturale".

gug


(END) Dow Jones Newswires

October 18, 2022 05:01 ET (09:01 GMT)