Borsa : i falchi Fed spaventano i listini, a Milano (-1,7%) tiene Eni (+1,2%)
05 aprile 2024 alle 13:19
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Vola Greenthesis con opa per delisting. Torna a salire l'oro
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 apr - Mattinata da dimenticare per le Borse europee che, spaventate dalle dichiarazioni da falco del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, sono tornate a mettere in discussione i tempi del previsto tagli dei tassi di interesse. In attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa, i listini continentali sono così in deciso ribasso: il Ftse Mib di Piazza Affari perde l'1,67%, Francoforte l'1,4%, Parigi l'1,37%, Londra lo 0,94% e Amsterdam lo 0,79%. Tra i principali titoli milanesi, le vendite colpiscono il settore bancario, con Mps giù del 4,52%, UniCredit del 3,36%, Intesa Sanpaolo del 3,32% e Banco Bpm del 3%. Debole anche Stellantis (-1,68%) dopo i dati deludenti sulle immatricolazioni negli Stati Uniti. Tra le blue chip resiste in territorio positivo solo Eni (+1,16%) premiata dopo l'annuncio del piano di buyback. Tra i titoli più sottili vola Greenthesis (+128,9%) dopo l'annuncio che l'azionista di riferimento prepara un'opa per il delisting della società. Bene anche Illa (+10%), mentre perde il 12,9% Bestbe Holding. Sul mercato valutario, l'euro scivola a 1,0833 dollari da 1,0860 ieri in chiusura. In rafforzamento lo yen, che si porta sui massimi da due settimane dopo che il governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, non ha escluso un nuovo intervento al rialzo sui tassi entro la fine dell'anno. La moneta unica europea vale 163,98 yen (da 164,80 ieri in chiusura), mentre il rapporto dollaro/yen è a 151,38 (da 151,67). In moderato rialzo il prezzi del petrolio, mentre gli operatori monitorano l'andamento del conflitto in Medio Oriente. I future maggio sul Wti salgono dello 0,21% a 86,77 dollari al barile, mentre i contratti per giugno sul Brent guadagnano sono sopra i 90 dollari, salendo dello 0,39% a 91,00 dollari. Poco mosso il gas naturale scambiato ad Amsterdam, a 26,3 euro al megawattora (+0,2%). Torna ad avvicinare i massimi l'oro: la consegna spot sale dello 0,1% a 2.291,79 dollari l'oncia dopo aver fatto segnare ieri il nuovo record a 2.305,04 dollari.
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