DNF 2022

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016

INDICE

Lettera agli azionisti e agli stakeholder

5

We are ERG: 1938-2022

7

ERG nel 2022

9

Il Gruppo ERG

10

I principali indicatori economici

12

I principali indicatori e riconoscimenti ESG

13

IFM entra nel Gruppo ERG

14

La strategia del Gruppo ERG

15

La Tassonomia europea

23

Il nostro modello di Governance della sostenibilità

26

Le nostre policy della sostenibilità

28

Nota metodologica

33

Planet

Il contesto di riferimento

41

La CO2 evitata: un impatto positivo delle fonti rinnovabili

44

L'efficienza energetica

46

Costruire nel rispetto dell'ambiente e della biodiversità

50

Innovation: strategie per un futuro green

53

Engagement

Il contesto di riferimento

55

Il dialogo con i nostri Stakeholder

57

People

Il contesto di riferimento

73

La Governance nell'ambito People

75

Gestione e sviluppo del capitale umano

76

People engagement

85

La ricerca dei nuovi talenti

87

Diversity & Inclusion

90

Relazioni industriali

92

La tutela della salute e della sicurezza nei nostri luoghi di lavoro

93

Governance

Il contesto e i valori di ERG

97

La Governance

99

Le principali procedure a tutela degli azionisti di minoranza

106

Anticorruzione: l'impegno verso l'integrità etica

108

I sistemi di gestione del Gruppo

111

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

112

La Tax Strategy

122

La gestione dei fornitori

123

Carbon Footprint e D&I

126

La Fondazione Edoardo Garrone

127

DATI E INDICATORI DI PERFORMANCE

129

FOCUS "ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA":

IMPIANTO TERMOELETTRICO CCGT (IFRS 5)

150

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

168

GRI CONTENT INDEX

173

5

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI STAKEHOLDER

Cari azionisti, cari stakeholders,

il 2022 è stato un anno caratterizzato dalla crisi del sistema energetico, senza precedenti per dimensione e gravità. Ai fenomeni speculativi legati al mercato del gas, al quale resta strettamente collegato il mercato dei prezzi dell'energia, si è sommato l'incremento esponenziale dell'inflazione. A completare lo scenario, gli effetti della guerra in Ucraina con la decisa stretta sulle forniture di gas provenienti dalla Russia.

Ancora più importante l'evidenza degli effetti del cambiamento climatico che nel 2022 si sono manifestati in tutta la loro drammaticità con eventi estremi quali siccità record, ondate di caldo, incendi boschivi e inondazioni, causando numerose vittime oltre che ingenti danni economici.

Fatti che hanno reso urgente la necessità di risolvere l'eccessiva dipendenza del sistema energetico europeo dal gas, soprattutto se proveniente da geografie instabili, trovando nuove fonti di approvvigionamento e attuando strategie di ampio respiro per l'utilizzo di tecnologie sostenibili, con l'obiettivo di affrancare il Continente dalle fonti fossili. Ad oggi, infatti, non esiste altra via di uscita se non il raggiungimento di una piena indipendenza energetica, che solo le fonti rinnovabili possono garantire. In questo modo

sarà possibile guardare con maggiore fiducia e sicurezza al futuro sostenibile delle nostre comunità.

Per far fronte all'impennata dei prezzi sono state inoltre introdotte una serie di misure governative temporanee straordinarie per

il settore rinnovabile, tra cui price-cap ed extra-tassazioni sui profitti, norme spesso in contrasto con il Regolamento Europeo, che in modo poco lungimirante hanno generato una percezione di rischio regolatorio ed una complessità gestionale senza precedenti nel settore. Misure miopi che non rappresentano la soluzione al problema ma che minano la capacità degli operatori FER di investire nella transizione energetica, bloccando contestualmente l'ulteriore sviluppo delle rinnovabili. Nel 2022 l'impatto per il Gruppo derivante dalle suddette misure straordinarie, contabilizzate come poste non ricorrenti, è stato di 91 milioni, di cui 63 milioni solo in Italia. Il tax rate nel nostro paese, inclusivo dei prelievi extra, è stato del 70%, il più alto di tutta Europa.

In questo contesto estremamente sfidante, il Gruppo ERG ha continuato a rafforzare il proprio ruolo di leader nel processo di decarbonizzazione in atto a livello globale, nella ferma convinzione che lo sviluppo delle energie rinnovabili rappresentino l'unica soluzione per queste molteplici sfide.

Il 2022 infatti, è stato un anno in cui il Gruppo ha saputo dare ulteriore dimostrazione della propria solidità industriale e finanziaria registrando risultati economici e capacità installata in forte crescita, in linea ed in anticipo rispetto agli obiettivi di piano, verso un modello di business "pure renewable".

La capacità installata del Gruppo nell'eolico e solare è cresciuta di 526 MW nel 2022 sino a raggiungere oltre 3GW , grazie sia ad operazioni di M&A, che hanno contribuito per circa il 60%, sia allo sviluppo organico, per circa il 40%. In linea con gli obiettivi di diversificazione geografica, ERG conta più di 1500 MW di capacità installata all'estero con un forte sviluppo registrato nel Regno Unito, il consolidamento in Polonia e l'ingresso in nuovi paesi, come la Spagna e la Svezia.

In particolare, in Francia, dopo l'estensione del Parc Eolien Vallée de l'Aa2, abbiamo messo in esercizio il parco di Les Bouchats; in Polonia quello di Piotrkow e Laszki, nonostante la vicinanza al confine con l'Ucraina abbia reso le attività di costruzione particolarmente difficoltose. A dicembre 2022 è entrato in esercizio il parco eolico

di Sandy Knowe e nei primi giorni del 2023 il parco di Creag Riahbach in UK con una capacità rispettivamente di 86 MW e 92 MW. Progetti che, dopo l'entrata in esercizio nel 2021 dei parchi di Craiggore ed Evishagaran in Irlanda del Nord, rappresentano un passo importante nel percorso di sviluppo previsto nel Regno Unito, mercato fondamentale nella nostra strategia di crescita. Inoltre, in Svezia abbiamo completato la costruzione del parco eolico di Furuby (62 MW). Per quanto riguarda il solare all'estero, in Spagna abbiamo perfezionato, ad inizio 2022 l'acquisizione di due parchi fotovoltaici in esercizio (92 MW), e alla fine dell'anno abbiamo firmato l'accordo per un parco fotovoltaico da 25 MWp in fase finale di commissioning. Il maggiore focus verso la tecnologia solare si è tradotto, in Italia, nell'acquisizione di 18 impianti fotovoltaici per un totale di 34 MW.

Nel 2022 si è proseguito sulla linea degli sforzi prodotti per quanto riguarda gli investimenti, che ammontano a 946 milioni di euro, in coerenza con la missione del Gruppo "keep growing in RES acting as #SDGsContributor". Coerentemente con l'obiettivo che prevede un EBITDA per l'85-90%quasi-regolato, abbiamo ulteriormente stabilizzato i nostri ricavi attraverso nuovi PPA in UK per 0,5 TWh, e in Italia grazie all'accordo della durata di 12 anni con Essilor-Luxottica per 0,9 TWh per l'energia green prodotta dal parco eolico di Partinico- Monreale, il primo nel portafoglio di ERG soggetto ad attività di repowering di cui ERG è pioniere.

Ed è proprio grazie alla validità della nostra strategia industriale che nel 2022 ERG ha raggiunto un traguardo fondamentale con l'ingresso nel FTSE MIB, l'indice di riferimento principale di Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., composto dai 40 maggiori titoli per liquidità e volume di scambi che rappresenta circa l'80% della capitalizzazione di mercato nazionale. L'inclusione in questo indice, 25 anni dopo l'IPO del Gruppo del 1997 ad un prezzo di lancio pari a circa un decimo dell'attuale valore, rappresenta uno stimolo a proseguire il nostro percorso di crescita con l'obiettivo di creare valore sostenibile a lungo termine.

Per il secondo anno consecutivo la nostra rendicontazione finanziaria e di sostenibilità è stata premiata per la sua trasparenza con l'Oscar di Bilancio 2022, il riconoscimento promosso da FERPI, Borsa Italiana e Università Bocconi, nella categoria "Medie e piccole imprese quotate". Il conferimento ha nuovamente premiato la comunicazione efficace e trasparente di ERG sia nell'ambito del bilancio consolidato che in quello della Dichiarazione Non Finanziaria.

Dal punto di vista finanziario, come anticipato, i risultati con esclusione delle poste non ricorrenti sono stati decisamente positivi con il margine operativo lordo a 537 milioni, in aumento del 35% in seguito all'incremento della capacità installata nell'anno per 526 MW, oltre che al pieno contributo degli impianti entrati in esercizio o acquistati nel 2021. Anche l'utile netto, a 216 milioni di euro (+71%) rispetto ai 127 milioni nel 2021, è in sensibile aumento in considerazione dei migliori risultati operativi e dei minori oneri finanziari.

Riguardo la guidance, per il 2023 si stima un margine operativo lordo, al netto di misure di clawback, nell'intervallo compreso tra 500 e 550 milioni, in crescita rispetto al 2022 (502 milioni al netto del clawback), gli investimenti sono previsti nel range compreso tra 400 e 500 milioni. Si rafforza la struttura finanziaria, con un indebitamento finanziario netto atteso tra 1.300 e 1.400 milioni (1.434 milioni a fine 2022), inclusivo della distribuzione del dividendo ordinario di 1 euro per azione.

Alla luce del mutato contesto e dell'elevata volatilità sopra descritti, ERG ha approvato un aggiornamento dei target di Piano al 2026 confermando le linee guida strategiche del Piano Industriale 2022-2026 e ribadendo l'impegno a sviluppare il proprio portafoglio rinnovabile.

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ERG S.p.A. published this content on 30 March 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 31 March 2023 10:25:35 UTC.