(Alliance News) - Tomaso Tommasi di Vignano non si ricandiderà alla presidenza di Hera Spa, ritenendo concluso il proprio mandato dopo oltre 20 anni nella società, come reso noto dallo stesso manager che lascerà l'utility il prossimo 27 aprile.

"Sono orgoglioso per aver contribuito alla storia del gruppo Hera – ha dichiarato Tommasi di Vignano – e, insieme a un management di alto livello, di aver coniugato crescita aziendale e sviluppo sostenibile in una formula unica nel panorama nazionale. Abbiamo realizzato un modello innovativo e anticipatore dei tempi, con l'obiettivo di creare crescente valore per i nostri stakeholder e rendere i territori in cui operiamo sempre più competitivi".

"Faccio, pertanto, il mio migliore in bocca al lupo a Cristian Fabbri in vista del prossimo importante incarico che andrà a ricoprire dopo l'assemblea del 27 aprile. Si tratta di un riconoscimento per il grande lavoro che, già dal 2006, svolge all'interno del gruppo Hera e sono certo che continuerà a contribuire allo sviluppo dell'azienda e saprà trasformare anche le sfide future in opportunità".

Tomaso Tommasi di Vignano è presidente del gruppo dal novembre del 2002 e, nel giugno del 2003, ne ha gestito la quotazione in Borsa.

"La sua guida è stata fondamentale per rendere concreta la visione lungimirante dei soci pubblici fondatori del gruppo Hera e ha contribuito, con il suo know how e le sue indiscusse doti manageriali, ad accompagnare l'azienda lungo un percorso di sviluppo e successi che l'hanno resa tra le più importanti multi-utility del panorama nazionale, con una consolidata posizione di leadership nei settori presidiati. Un percorso di crescita ininterrotta coronato nel 2019 dall'ingresso nel FTSE Mib, tra i 40 maggiori titoli di Piazza Affari, e, dal 2020, nel prestigioso indice internazionale Dow Jones Sustainability Index", ha dichiarato la società.

"Impegnata da oltre 20 anni a creare valore per tutti gli stakeholder, anche grazie a una governance solida, l'azienda si è confermata nel tempo come un riferimento per i territori serviti e un operatore sistemico su cui fare affidamento. A dimostrazione della crescita costante basti ricordare che, dal 2002 ad oggi, i lavoratori del gruppo sono più che raddoppiati, da 4.200 a oltre 9.300 dipendenti, così come i cittadini serviti, da 2 milioni a più di 4,2 milioni, mentre il margine operativo lordo è sestuplicato, passando da EUR192 milioni a quasi EUR1,3 miliardi. In 20 anni i significativi investimenti realizzati, per circa EUR8 miliardi complessivi, e le oltre 50 fusioni e acquisizioni concluse hanno consentito di ottenere sinergie importanti e determinato l'ampliamento del perimetro aziendale, crescenti ricadute economiche sui territori serviti e la creazione di valore per tutti gli stakeholder, a partire da dipendenti, clienti, fornitori, oltre che per gli azionisti a cui sono stati distribuiti nel tempo dividendi per oltre EUR2 miliardi".

"A Tomaso Tommasi di Vignano va la nostra profonda gratitudine – ha dichiarato il comitato di sindacato dei soci pubblici – per aver accettato dal 2002 di guidare l'azienda, svilupparla e consolidarla fino a renderla una multi-utility tra le più importanti del panorama nazionale, pur mantenendo forte il radicamento territoriale del gruppo. Come dimostrano i rilevanti e significativi risultati raggiunti in questi 20 anni, aver riposto in lui per così lungo tempo la nostra fiducia è stata una scelta giusta".

"Consideriamo particolarmente importante per i nostri territori il valore generato dall'azienda in termini di investimenti, innovazione, occupazione, sviluppo imprenditoriale e culturale. Coniugare crescita aziendale e sviluppo sostenibile, creando sempre più valore da condividere con gli stakeholder e contribuendo a migliorare la qualità della vita nei territori dove il gruppo opera, è il modello vincente realizzato da Tommasi che continueremo a seguire nel tempo".

Con riferimento all'assemblea dei soci del 27 aprile prossimo, il comitato di sindacato ha indicato per il ruolo di presidente esecutivo Cristian Fabbri, attuale direttore Centrale Mercato di Hera e amministratore delegato della controllata Hera Comm, valorizzando così la crescita interna di un manager di livello in azienda già dal 2006. Per i ruoli di amministratore delegato e vicepresidente di Hera, sono stati indicati i nominativi di Orazio Iacono e Gabriele Giacobazzi, che già ricoprono questi ruoli nella multi-utility.

Il titolo di Hera ha chiuso giovedì in rialzo dello 0,9% a EUR2,48 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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