Leader nel settore delle pompe ad acqua ad alta pressione, in particolare tramite i suoi marchi Pratissoli, Inoxihp, Hammelmann e Bertoli, e specializzata in attrezzature idrauliche come valvole, giunti, propulsori, serbatoi o tubi, Interpump, un tempo nel portafoglio Europa di MarketScreener, persegue attraverso questi due segmenti una strategia di crescita - organica ed esterna – di particolare successo.

La diversificazione del portafoglio di attività, già ottimale, è ulteriormente migliorata dal momento dell'acquisizione dello specialista dei motori orbitali White - la più grande acquisizione nella storia di Interpump, realizzata a multipli molto attraenti di x1.1 il fatturato e x5 l'EBITDA grazie a una cessione imposta dall'autorità antitrust americana durante l'acquisto di Eaton Hydraulics da parte di Danfoss.

Segnato dalla guerra nell'Europa dell'Est e dalla paralisi del settore industriale nel secondo semestre, il 2022 è stato comunque eccellente per Interpump: il fatturato ha superato il simbolico traguardo dei 2 miliardi di euro, senza che l'integrazione di White abbia inciso sui margini.

L'esercizio 2023 inizia a sua volta con il piede sull'acceleratore, con una crescita del 21,2%, quasi interamente organica, e un margine EBITDA record. Sarà importante seguire attentamente l'evoluzione di questa dinamica nei prossimi trimestri: storicamente, la crescita era infatti principalmente guidata dalle acquisizioni.

Per il resto, l'esecuzione è come al solito impeccabile - elemento che aveva colpito gli analisti di MarketScreener - e l'allocazione del capitale esemplare, con acquisizioni realizzate a valutazioni attraenti e riacquisti di azioni intrapresi ogni volta che il prezzo di Interpump si trova in un momento di debolezza.

Di piccole dimensioni, le acquisizioni sono autofinanziate e immediatamente redditizie. Da quando ha raggiunto una certa scala, tuttavia, il gruppo può ora combinare una strategia di crescita attiva con sostanziali ritorni di capitale agli azionisti.

La valorizzazione di Interpump oscilla da tempo in un corridoio compreso tra x10 e x15 l'utile operativo preammortamenti, o EBITDA. È recentemente tornata a questo livello, nonostante l'ottima performance in termini di crescita e redditività.

La famiglia Montipò non intende restare con le mani in mano di fronte a ciò: dopo i riacquisti di azioni record nel 2022, sta lanciando un’azione di comunicazione sulle sue iniziative ESG e sta adeguando la governance del gruppo - rimasta familiare e italiana - agli standard internazionali richiesti dagli investitori.