Thiam lascia Cda Kering e corre verso presidenza Costa d'Avorio
10 gennaio 2024 alle 08:41
Condividi
PARIGI (awp/ats) - L'ex Ceo di Credit Suisse Tidjane Thiam si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Kering, multinazionale francese del lusso che controlla marchi quali Gucci e Yves Saint Laurent e ben nota anche in Ticino per essere stata al centro di un caso politico legato al fisco. Thiam vuole avere il tempo di dedicarsi ai suoi impegni politici: è visto come prossimo candidato alle elezioni per la presidenza della Costa d'Avorio.
L'uscita di scena dal Cda è stata annunciata ieri sera dalla stessa Kering. Thiam era stato nominato a metà del 2020 e all'interno dell'organo di sorveglianza è stato presidente del comitato di revisione e membro del comitato di remunerazione.
In dicembre il doppio cittadino franco-ivoriano è stato eletto nuovo presidente del Partito democratico della Costa d'Avorio (PDCI), principale formazione di opposizione del paese dell'Africa occidentale grande otto volte la Svizzera e che conta circa 27 milioni di abitanti. È quindi probabile che si presenti come candidato del partito alle elezioni presidenziali del 2025.
A 61 anni Thiam è considerato giovane per un'alta carica politica in Costa d'Avorio. È solo il terzo presidente di partito eletto nella storia del PDCI, fondato nel 1946. Prima di lui lo erano stato stati Félix Houphouët Boigny (1905-1993), primo presidente del paese, e il suo successore alla testa dello stato, Henri Konan Bédié (1934-2023), morto nell'agosto scorso
Thiam è stato presidente della direzione di CS dal marzo 2015 al febbraio 2020, quando rassegnò le dimissioni sulla scia della vicenda del pedinamento dell'ex dirigente di Credit Suisse (e attuale top manager di UBS) Iqbal Khan. In precedenza era stato a capo del gruppo finanziario britannico Prudential: il fatto che non avesse alcun background bancario è stato visto a posteriori dai critici (primo fra tutti un altro Ceo, Oswald Grübel) come uno degli elementi che hanno favorito il tracollo della banca fondata nel 1856 da Alfred Escher (1819-1882).
Gruppo globale del lusso, Kering gestisce lo sviluppo di una serie di rinomate Case di moda, pelletteria e gioielleria: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, Dodo, Qeelin, Ginori 1735, oltre a Kering Eyewear e Kering Beauté. Ponendo la creatività al centro della sua strategia, Kering consente alle sue Case di stabilire nuovi limiti in termini di espressione creativa, realizzando al contempo il Lusso di domani in modo sostenibile e responsabile. Cattura queste convinzioni nella sua firma: Empowering Imagination. Nel 2023, Kering avrà 48.964 dipendenti e un fatturato rideterminato di 19,6 miliardi di euro. Alla fine del 2023, il Gruppo aveva una rete di 1.771 negozi gestiti in proprio, situati principalmente in Europa occidentale (367), Nord America (316), Giappone (238) e nei Paesi emergenti (698). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Europa occidentale (27,6%), Giappone (7,2%), Asia/Pacifico (35%), Nord America (23%) e altri (7,2%).