Il 2023 non ha brillato in termini di redditività per Kinder Morgan, che ha rivelato ieri i risultati annuali, segnalando un cash-flow distribuibile agli azionisti di 4,7 miliardi di dollari. Rispetto al 2022, abbiamo assistito a una contrazione del 5%, principalmente attribuibile al crescente costo del finanziamento.

Il dividendo, tuttavia, si mantiene robusto e segnala una crescita del 2%, con una distribuzione annualizzata di 1,13 dollari per azione ordinaria. Inoltre, il Consiglio di amministrazione ha dato una netta accelerata ai buyback, con l'acquisto di 31,5 milioni di titoli ad un prezzo medio di 16,56 dollari, ovvero un multiplo che si aggira attorno alle otto volte il cash-flow distribuibile agli azionisti.

Nell'ultimo trimestre, il gruppo ha inoltre finalizzato l'acquisizione di STX Midstream per 1,8 miliardi di dollari. Un’operazione strategica, in quanto gli asset di STX collegano i bacini di produzione di idrocarburi del Texas alla costa e al confine messicano, rappresentando un'aggiunta ideale al portfolio di Kinder.

L’azienda gestisce asset di strategica importanza, con una posizione di quasi monopolio e non replicabili. Il 40% della produzione statunitense di gas naturale passa attraverso pipeline e terminal della società, mentre almeno il 15% viene ospitato nei suoi impianti di stoccaggio; inoltre, il gruppo trasporta quotidianamente 1,7 milioni di barili di prodotti raffinati.

Ciononostante, il prezzo delle azioni è stagnante da anni, situazione che sorprende lo stesso presidente Richard Kinder, detentore dell'11,5% del capitale. Il mercato sembra nutrire dubbi sulla durata effettiva degli asset, concentrati nel bacino produttivo texano, che alcuni temono possano esaurirsi più in fretta del previsto.

A queste perplessità si somma un contesto di tassi d'interesse ormai differente. Con un titolo del Tesoro a dieci anni che offre un rendimento del 4,1% e un rendimento sul dividendo delle azioni Kinder Morgan del 6,6%, gli azionisti attribuiscono all'azienda una premio di rischio del 2,5%. Considerando la mancanza di prospettive di crescita organica, questo premio non pare ingiustificato.

La già critica situazione della crescita potrebbe peggiorare se il titolo rimanesse a livelli troppo bassi, in quanto impedirebbe a Kinder l'emissione di nuove azioni per finanziare acquisizioni, le cui storie di rendimento sul capitale investito si sono rivelate piuttosto deludenti, come dimostra un cash-flow distribuibile per azione sostanzialmente invariato dal 2018.