La media azionaria giapponese Nikkei è scesa dell'1% giovedì, cedendo la maggior parte dei suoi guadagni della sessione precedente, mentre lo scivolamento dello yen oltre il livello strettamente osservato di 160 per dollaro ha messo i trader in allerta per un intervento.

Il Nikkei è sceso dell'1,05% a 39.248,88 alle 0145 GMT, conservando solo 75 punti del rally di martedì.

Le azioni tecnologiche hanno sottoperformato, con un sell-off del chipmaker statunitense Micron Technology nelle contrattazioni after-hours che ha inasprito l'umore.

Il Topix più ampio ha perso lo 0,49%, con un sottoindice di azioni di crescita che ha perso lo 0,8%, rispetto al calo dello 0,22% delle azioni di valore.

Gli eventi di rischio incombono sugli investitori di tutte le classi di asset, tra cui un dibattito presidenziale statunitense nel corso della giornata e il rilascio dell'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve venerdì.

Lo yen era ultimo a 160,44 per dollaro, dopo aver toccato 160,88 durante la notte per la prima volta in 38 anni. Il crollo a 160,245 alla fine di aprile ha innescato un intervento ufficiale sulla valuta giapponese per un valore di circa 9,8 trilioni di yen (61,08 miliardi di dollari).

Anche la vicinanza alla fine del trimestre potrebbe influenzare i mercati. Il Nikkei ha registrato una serie di tre giorni di progressi sempre più forti, culminati nell'impennata dell'1,26% di mercoledì.

"L'entità dei guadagni del Nikkei di ieri è stata molto sorprendente, e non credo che sia solo io a pensarlo", ha detto Kazuo Kamitani, stratega azionario di Nomura Securities, aggiungendo che il grande volume ha suggerito che si trattava del lavoro di fondi esteri o di commercianti di titoli.

Il test tecnico per il Nikkei ora è se può recuperare il massimo del 20 maggio di 39.437 entro la fine della settimana, ha detto.

"In caso contrario, il rally di ieri sarà probabilmente solo un'anomalia", ha aggiunto. (1 dollaro = 160,4400 yen) (Segnalazione di Kevin Buckland; Redazione di Subhranshu Sahu)