PECHINO (awp/ats/ans) - I profitti delle società aziende industriali in Cina continuano a frenare nei primi quattro mesi dell'anno, registrando -20,6% sull'analogo periodo del 2022, in frazionale miglioramento sul -21,4% del primo trimestre. Il dato, diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica, sottolinea il raffreddamento della domanda e la fase di consolidamento della deflazione alla produzione. Mentre nel solo mese di aprile, invece, il calo è stato del 18,2%, rispetto al -19,2% di marzo.

La debole ripresa della domanda effettiva ha continuato a pesare sul tasso di utilizzo della capacità produttiva, che, insieme alla difficoltà di abbattere i costi, ha spostato le stime di rimbalzo dei profitti in territorio positivo al quarto trimestre, richiedendo - secondo gli analisti - forse anche più stimoli all'economia.

La ripresa post-Covid della Cina sta incontrando maggiori problemi: i recenti dati hanno dimostrato l'indebolimento dell'export e il peggioramento della deflazione industriale ad aprile. I profitti in calo sono di cattivo auspicio per le prospettive dell'economia e sono destinati a pesare sulla già debole fiducia tra le imprese, frenando gli investimenti. Le imprese industriali faticano a riprendersi dal crollo del 2022 dal Covid, anche se l'attività industriale si è leggermente ripresa. Tuttavia, la domanda di beni resta debole, sostenuta in prevalenza dalla spesa dei consumatori nei servizi. Gli acquisti esteri di prodotti cinesi rallentano, mentre Usa e alleati stanno cercando di "ridurre i rischi" legati alla Cina.

Il peggioramento della deflazione ha anche minato la capacità delle fabbriche di aumentare i prezzi, danneggiando i profitti. L'indice dei prezzi alla produzione è sceso del 3,6% su base annua ad aprile, il calo maggiore da maggio 2020. I profitti delle aziende private sono diminuiti del 22,5% nei primi quattro mesi, mentre quelli delle imprese statali sono scesi del 17,9%.