ZURIGO (awp/ats/awp) - Vendite in calo nel primo trimestre dell'anno per Sika, gruppo con sede a Baar (ZG) attivo nelle specialità chimiche. Le cifre si sono però dimostrate in linea coi pronostici e la direzione conferma gli obiettivi per l'insieme del 2023.

Fra gennaio e marzo l'impresa ha realizzato un giro d'affari netto in discesa del 3% su base annua a 2,33 miliardi di franchi. Senza effetti di cambio c'è stata una progressione dell'1,2%, mentre tenendo conto di questi vi è stato un calo del 4,2% si legge in un comunicato odierno.

Le vendite di Sika sono calate in maniera importante (-4,7% in valuta locale) nella grande regione geografica Europa, Medio Oriente, Africa (EMEA). Buoni risultati si sono invece registrati nelle Americhe (+5,1%) e nel settore Asia/Pacifico (+2,6%).

"Il primo trimestre è stato difficile", ha ammesso il Ceo Thomas Hasler citato nella nota. Il settore delle costruzioni ha subito un rallentamento all'inizio dell'anno, a causa del rincaro, dell'aumento dei tassi di interesse e delle incertezze legate alla guerra in Ucraina.

Tra gli aspetti positivi, il gruppo ha sottolineato la necessità del settore per prodotti che permettano di ridurre le emissioni di CO2 e di soluzioni industriali nella costruzione di automobili, aree in cui Sika afferma di essere "idealmente posizionata".

La direzione conferma gli obiettivi per l'esercizio in corso, ovvero un aumento del giro d'affari fra il 6 e l'8%, con una crescita "più che proporzionale" dell'Ebit.

Il gruppo prevede sempre di chiudere l'acquisizione dell'ex divisione di prodotti chimici per l'edilizia della tedesca BASF entro la fine di giugno. Sika aveva annunciato alla fine del 2021 che avrebbe acquisito MBCC per 5,5 miliardi di franchi. La transazione dovrebbe generare sinergie tra i 160 e i 180 milioni di franchi.