(Alliance News) - Snam Spa ha comunicato lunedì di aver concluso con successo a novembre, nella sua centrale di compressione del gas naturale di Istrana, in provincia di Treviso, una serie di test finalizzati a sperimentare l'utilizzo di idrogeno come combustibile per alimentare le turbine a gas dell'impianto.

La sperimentazione, prima del suo genere nel mondo, e portata avanti in collaborazione con Baker Hughes, azienda di tecnologia al servizio dell'energia e dell'industria, ha dimostrato la compatibilità delle varie componenti dell'impianto con l'impiego di una miscela di idrogeno al 10% e gas naturale.

L'impianto di Istrana è una delle tredici stazioni di compressione posizionate lungo la rete di trasporto nazionale con la funzione di imprimere al gas la spinta necessaria a farlo viaggiare nelle condotte verso i vari punti di consumo nella Penisola. Si tratta della prima centrale di compressione italiana in cui è stata recentemente installata una turbina "hydrogen-ready", la NovaLT12 - della potenza di 12 MW - progettata e realizzata da Baker Hughes nei propri stabilimenti italiani.

Le sperimentazioni hanno anche riguardato un'altra turbina Baker Hughes già operativa nell'impianto, la PGT25 (della potenza di 25 MW), progettata per il funzionamento con gas naturale e che per la prima volta è stata provata utilizzando la miscela di gas naturale e idrogeno (al 10%). Tra stazioni di spinta e siti di stoccaggio, Snam ha installato 39 turbine modello PGT25, su un totale di 73 macchine, e queste rappresentano il 70% circa della potenza totale (1.325 MW).

L'introduzione di idrogeno in quantitativi crescenti nelle macchine attuali (dal 10% sperimentato fino a volumi tra il 15 e il 20%) consentirà una maggiore riduzione di emissioni di CO2 rispetto all'utilizzo del solo gas naturale. Sulla base dei dati di esercizio relativi al 2021, un utilizzo permanente del 10% di idrogeno in tutte le turbine PGT25 del gruppo Snam consentirebbe di evitare l'emissione di quasi 20mila tonnellate di CO 2 all'anno, riducendo ulteriormente l'impatto, già contenuto, dell'alimentazione a gas naturale.

Snam prevede di proseguire la collaborazione con i fornitori di turbine con l'obiettivo di estendere le analisi di compatibilità con l'idrogeno a tutta la propria flotta di turbocompressori. Gli approfondimenti in corso sono finalizzati a verificare "in campo" sia la reazione delle varie componenti dal punto di vista metallurgico sia il mantenimento dell'efficienza delle turbine in presenza di idrogeno, oltre al rispetto di stringenti criteri di sicurezza e impatto ambientale. Queste analisi potranno, in prospettiva, portare allo sviluppo di uno standard uniforme per la progettazione di tutte le future unità di compressione impiegate da Snam.

"L'obiettivo dell'iniziativa è continuare a testare le infrastrutture gas esistenti per la compatibilità con l'utilizzo dell'idrogeno, rendendole pronte a trasportare una molecola che avrà un ruolo chiave nel processo di transizione energetica", ha spiegato la blue chip italiana.

Il titolo di Snam è in calo dello 0,5% a EUR4,82 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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