MILANO (MF-DJ)--A maggio sono state immatricolate in Italia 142.730
autovetture a fronte di 99.842 immatricolazioni nello stesso mese
dell'anno precedente, con un aumento di quasi il 43%.
Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità
Sostenibili nella consueta comunicazione mensile.
I trasferimenti di proprietà sono stati invece 292.258 a fronte di 206.967 passaggi registrati a maggio 2020, con un aumento di circa il 41%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 434.988, ha interessato per il 32,81% vetture nuove e per il 67,19% vetture usate.
Per quanto riguarda Stellantis, la società ha immatricolato nel mese di
maggio 56.148 auto, con una quota di mercato pari al 39,3%. Il dato
relativo alle vetture vendute è in aumento del 49,5% rispetto a maggio
dello scorso in cui erano state vendute 37.569 unità.
Nei cinque mesi del 2021 il gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa ha
immatricolato 294.623 autovetture rispetto alle 183.321 unitá vendute nei
primi cinque mesi del 2020; con una variazione positiva del 60,7%.
"I dati del mercato di maggio in Italia evidenziano le
forti difficoltá dell'auto a risollevarsi dalla crisi e annullano,
inoltre, il pur timido tentativo di ripresa dei mesi scorsi sostenuto
dagli incentivi", lo affermano Anfia, Federauto e Unrae in una nota
congiunta. Con 142.730 immatricolazioni registrate nel mese, la perdita
numerica è di 55 mila vetture rispetto a maggio 2019, pari a un calo del
27,9%, il piú pesante degli ultimi mesi. Il dato di maggio è infatti in
forte peggioramento rispetto ai precedenti mesi di marzo e aprile
(rispettivamente -12,7% e -17,1% nei confronti degli stessi mesi 2019).
Anche rispetto alle circa 100 mila vetture vendute a maggio 2020, il
recupero (+43%) è lontano dall'ipotizzare un allontanamento della crisi.
Nel cumulato gennaio-maggio il mercato perde circa 1 vettura su 5, con
735.125 unitá (-19,3% rispetto al 2019).
Un ulteriore problema che contribuisce ad aggravare le condizioni del
settore riguarda la crisi della fornitura dei semiconduttori, che sta
generando un ritardo nella consegna delle vetture nuove. A tal riguardo,
pertanto, le associazioni del settore automotive richiedono che il limite
attualmente previsto entro il quale concludere una prenotazione con
Ecobonus passi da 180 a 300 giorni, così da non vanificare l'efficacia
della misura.
Nell'ambito delle riforme necessarie, infine, le tre associazioni
rinnovano anche la richiesta di modificare con urgenza la normativa sulle
vetture aziendali in fringe benefit, adeguandola ai valori della nuova
procedura di omologazione in Wltp.
"Occorre - sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro
Studi Promotor - che il Governo reperisca fondi adeguati per rifinanziare
nel piú breve termine possibile gli incentivi alle auto con emissioni di
CO2 contenute tra 61 e 135 gr/km. Tra l'altro, come è facile dimostrare,
lo stanziamento di 400 milioni di cui si era parlato sarebbe piú che
interamente recuperato con il gettito Iva delle auto vendute in piú
grazie agli incentivi e a ciò si aggiunge la certezza che senza incentivi
il mercato dell'auto nei prossimi mesi potrebbe collassare con tutto
quello che ne deriverebbe anche in termini di crescita del prodotto
interno lordo".
cce
MF-DJ NEWS
0119:01 giu 2021
(END) Dow Jones Newswires
June 01, 2021 13:01 ET (17:01 GMT)