Ue : Tavares, dovrebbe proteggere settore europeo per ristabilire parita' con cinesi
30 maggio 2023 alle 17:15
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Douvrin, 30 mag - "Sarebbe ragionevole" da parte dell'Unione europea proteggere "almeno in modo decrescente" l'industria europea dell'automotive dalla concorrenza straniera, in particolare cinese. Lo ha detto Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, incontrando la stampa a margine dell'inaugurazione della prima gigafactory europea realizzata da Acc, la jv paritetica tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies a Douvrin. "Penso che sarebbe ragionevole farlo, almeno in modo decrescente, per far sì che ci troviamo tutti sullo stesso piano di parità", ha specificato Tavares, sottolineando che "i regolamenti europei" in questa fase risultano favorire "i nostri concorrenti asiatici". Per Tavares, "i regolamenti sono stati modellati sull'aspetto più competitivo dell'industria automobilistica cinese. Abbiamo messo le normative europee esattamente dove i cinesi erano i più competitivi", aggiungendo che per questo servirebbero delle protezioni da parte dell'Ue per l'industria europea dell'auto, almeno "nella fase di transizione", fino a quando non si sarà ristabilità una parità di condizioni per una competizione corretta.
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).