ROMA (MF-DJ)--Oggi la premier Giorgia Meloni ha tenuto la conferenza stampa di fine anno. Meloni si è sottoposta per tre ore alle 45 domande dei giornalisti: "una maratona Telethon", la battuta della premier prima dell'ultima domanda. Ovviamente molti i temi toccati, dalla manovra al Covid, dai temi economici a quelli internazionali. Ecco il Meloni-pensiero in pillole.

MANOVRA. "La legge di bilancio è stata approvata, non era facile. Avremmo potuto rimandare le scelte politiche al prossimo anno, ma abbiamo voluto scrivere in tempi rapidi una manovra politica, investendo gran

parte delle risorse sul caro-energia. Abbiamo iniziato a mantenere gli impegni presi. Al di lá del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontá di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti".

GOVERNO. "Credo fermamente che i miei tempi coincidano con quelli

dei miei alleati. Penso che tutti quanti nella coalizione ci diamo un orizzonte temporale di 5 anni. Uno degli elementi di forza del Paese è un governo che, a differenza degli altri anni, dá un'idea di stabilitá. Mi fido dei miei alleati al governo. Al di lá dei dibattiti che sono naturali in una maggioranza, c`è una visione comune e il clima è molto positivo".

FISCO. "Confermo che sul tema della riforma fiscale noi andremo avanti secondo le direttrici che sono giá visibili nella manovra economica appena licenziata. Intendiamo andare avanti anche sul taglio del costo del lavoro sul quale bisogna fare molto di piú. L'obiettivo della legislatura è il taglio di cinque punti".

ENERGIA. "Il tema dell'energia offre un'occasione all'Europa di

tornare a essere presente in Africa e offre all'Italia l'occasione di

fare da capofila nell'ottica del nuovo approccio che ha l'Europa verso

l'Africa. I Paesi africani sono interessati al tema dell'alta tecnologia dell'approvvigionamento energetico. Credo che con poche risorse spese bene, a partire dall'Europa ma questo riguarda anche la nostra cooperazione e il Pnrr, si possa ragionare per produrre l'energia che serve diversificando le fonti di approvvigionamento e fare dell'Italia la porta di ingresso di questa energia".

GIUSTIZIA. "Il Parlamento ha presentato un odg per un ritorno alla

vecchia prescrizione, quella prima della riforma dell'ex ministro Alfonso

Bonafede e il governo ha dato parere favorevole. È un'indicazione di buon

senso il ritorno alla prescrizione che rimane un fondamento dello stato di diritto. Per noi la riforma della giustizia resta prioritaria. Per farlo serve un governo deciso e coraggioso ma io credo che il governo abbia una visione equilibrata su questa materia".

LAVORO. "Creare le condizioni per migliorare la qualitá del

lavoro in Italia è una materia che riguarda soprattutto il tema della

crescita economica: bisogna mettere le persone in condizione di assumere. Questo si fa quando l'economia è libera di operare, quando ci si trova di fronte un governo e una politica che fanno il loro meglio per favorire chi crea ricchezza e lavoro, non è sempre quello che l'Italia ha fatto".

PNRR. "Sono contenta che l'Italia sia riuscita a raggiungere

tutti i 55 obiettivi previsti, per inviare la lettera e richiedere la

tranche da 19 miliardi. Quando siamo arrivati al governo dei 55 obiettivi

ne erano stati conseguiti 25, abbiamo lavorato per terminare gli altri 30, questa staffetta ha funzionato. Ora si entra nella parte difficile del piano, il grosso fatto fin qui era programmazione e riforme, ora arriva una parte molto complessa in cui questi obiettivi devono diventare cantieri, passaggio che presenta difficoltá oggettive date dall'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia.

RIFORME. "Confermo che il presidenzialismo è una mia priorità, punto a farlo entro questa legislatura. Può solo fare bene all'Italia, consente stabilità e governi frutto di indicazioni popolari chiare. Sono sempre partita dal sistema francese non perchè sia il mio preferito ma quello più condiviso, penso a una riforma condivisa".

UE. "Della riforma del Patto di stabilitá ne ho parlato con Paolo Gentiloni quando sono stata a Bruxelles. Non sono ancora entrati nel dettaglio delle proposte, ma siamo tutti d'accordo sul fatto che non si debba tornare alle regole precedenti. Il nuovo Patto di stabilitá deve

essere incentrato piú sulla crescita che sulla stabilitá".

COVID. "In Italia l'incidenza del Covid era in calo, poi c'è questa nuova situazione determinata da quanto accaduto in Cina, ci siamo mossi immediatamente e il ministro Schillaci ha immediatamente disposto i

tamponi per chiunque arrivi dalla Cina, ma è una misura che rischia di

essere non efficace se non presa a livello europeo".

TIM. "La natura di Tim, che è una societá privata e quotata, richiede molta prudenza e una certa riservatezza. Confermo che questo governo si dá l'obiettivo duplice di assumere il controllo della rete, per ragioni spiegate tante volte e che tutti condividiamo, perchè è una questione strategica, dall'altra vogliamo lavorare piú possibile per mantenere i livelli occupazionali".

B:MPS. "Occorre lavorare per un sistema bancario che non ripeta

gli errori del passato. Siamo al lavoro sul dossier di Mps, un'altra delle grandi questioni che abbiamo ereditato, una situazione molto difficile gestita fin qui abbastanza male, con decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti".

MES. "Vorrei confrontarmi con il direttore del Mes e capire se

esistono margini, piuttosto che ratificare una riforma che manterrá le

risorse bloccate, per avere qualcosa di diverso, di utilizzabile per i

Paesi che ne fanno parte, con condizionalitá diverse, senza vincoli che

possono rischiare di mettere in difficoltá il debito pubblico, proverei a

ragionare ed è quello che proverò a fare nelle prossime ore".

BCE. "La Bce ha la sua autonomia e noi la rispettiamo, così come la Bce deve rispettare quella della politica. Per come la vedo io, nella situazione attuale sarebbe meglio evitare scelte peggiorative e sarebbe utile gestire bene la comunicazione sulla scelte che si fanno, sennò si rischia di generare, se non panico, fluttuazioni che vanificano il lavoro dei governi".

UCRAINA. "Spero che la Russia fermi questa inaccettabile guerra di aggressione: sino a quando non accadrà, noi non ci fermeremo. Occorre fare di tutto per arrivare alla pace. Il tema non si ottiene solo rivendicandolo, bisogna lavorarci e anche pesantemente. Non ci sono i segnali della Russia ma l'Italia è pronta a farsi garante".

QATARGATE. "Su questo scandalo l'impressione è che si debba andare fino

in fondo senza fare sconti. Una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione italian job, come se fosse una macchia sulla nostra nazione. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci e esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un socialist job".

alu

fine

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2918:00 dic 2022


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December 29, 2022 12:01 ET (17:01 GMT)