Tiziana Life Sciences Ltd. ha annunciato che sono stati riscontrati risultati positivi in un totale di sei degli otto pazienti di taglia intermedia della Popolazione ad Accesso Espanso (EA). Questi pazienti hanno mostrato miglioramenti nei punteggi di fatica misurati dalla Modified Fatigue Impact Scale (MFIS). I risultati della scansione PET che mostrano una riduzione dell'attivazione microgliale sono stati osservati anche nei sei pazienti con miglioramento del punteggio MFIS al periodo di valutazione di tre mesi.

I risultati della scansione PET per altri due pazienti EA (10 in totale) saranno disponibili a fine gennaio. Tarun Singhal, M.B.S., M.D., Direttore del Programma di Imaging PET nelle Malattie Neurologiche presso il Brigham and Women's Hospital, membro fondatore del Mass General Brigham Healthcare System e Professore Associato di Neurologia presso la Harvard Medical School, ha commentato: "Dopo aver esaminato le scansioni PET [F-18] PBR06 al basale e a tre mesi dei due nuovi pazienti EA na-SPMS, è stata osservata una riduzione qualitativa dell'attività microgliale in uno dei due nuovi pazienti. In combinazione con la mia valutazione dei primi sei pazienti EA a tre mesi, un totale di sei degli otto pazienti ha suggerito una riduzione del segnale qualitativo della PET microgliale.

Questi risultati sono promettenti dal punto di vista dell'imaging e sono necessari ulteriori studi per confermarli utilizzando ulteriori approcci quantitativi". Le cellule T attivate svolgono un ruolo importante nel processo infiammatorio. Foralumab, l'unico anticorpo monoclonale anti-CD3 completamente umano (mAb), si lega al recettore delle cellule T e smorza l'infiammazione modulando la funzione delle cellule T, sopprimendo così le caratteristiche effettrici in molteplici sottoinsiemi di cellule immunitarie.

Questo effetto è stato dimostrato nei pazienti con COVID e con sclerosi multipla, oltre che nei soggetti sani e normali. Lo studio di Fase 2 di foralumab intranasale per la SPMS non attiva ha dosato il primo paziente nel dicembre 2023. L'immunomodulazione mediante mAb anti-CD3 nasale rappresenta una nuova via per il trattamento delle malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative umane.