Tiziana Life Sciences Ltd. ha annunciato che uno studio relativo al suo candidato principale, foralumab, è stato evidenziato in Neurology today®?, la fonte ufficiale di notizie dell'American Academy of Neurology (AAN), in un articolo intitolato "Anti-CD3 Antibody Foralumab Shows Promise in PIRA, Measured by Novel PET Ligand". Lo studio è stato redatto da Tarun Singhal, M.B.S., M.D., Direttore del Programma di Imaging PET nelle Malattie Neurologiche presso il Brigham and Women's Hospital, membro fondatore del Mass General Brigham Healthcare System e Professore Associato di Neurologia presso la Harvard Medical School, e dimostra che foralumab, un anticorpo monoclonale anti-CD3 completamente umano, attenua l'attivazione microgliale nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva non attiva (na-SPMS) con progressione indipendente dalla ricaduta (PIRA). Una revisione sistemica pubblicata su JAMA Neurology nell'ottobre 2023 ha rilevato che la PIRA è la manifestazione più frequente dell'accumulo di disabilità nell'intero spettro dei fenotipi tradizionali della sclerosi multipla (SM). Lo studio valuta l'effetto del foralumab intranasale sull'attivazione microgliale nei pazienti na-SPMS con PIRA, misurata dalla tomografia a emissione di positroni (PET) tramite il marcatore radiologico [F-18]PBR06-PET, un nuovo ligando a lunga emivita utilizzato nella scansione PET.

Lo studio è progettato per essere in aperto e si basa sui dati del Programma di Accesso Espanso che valuta foralumab nei pazienti na-SPMS, attualmente in corso. In questo studio, cinque dei sei pazienti (83%, intervallo di confidenza al 95% 44%-97%) hanno mostrato una riduzione qualitativa sulla [F-18]P BR06-PET in più regioni cerebrali dopo 3 e 6 mesi di trattamento con foralumab nasale. I dati dello studio sono stati presentati in occasione di una sessione di piattaforma alla Riunione Annuale dell'Accademia Americana di Neurologia, che si tiene a Denver, in Colorado.

L'abstract è intitolato "Il trattamento T della PIRA con Foralumab nasale smorza l'attivazione microgliale e stabilizza la progressione clinica nella SM secondaria progressiva non attiva". Il link all'articolo completo di Neurology Today®? si trova qui: PostID=211: Le cellule T attivate svolgono un ruolo importante nel processo infiammatorio. Foralumab, l'unico anticorpo monoclonale anti-CD3 completamente umano (mAb), si lega al recettore delle cellule T e smorza l'infiammazione modulando la funzione delle cellule T, sopprimendo così le caratteristiche effettrici in molteplici sottoinsiemi di cellule immunitarie.

Questo effetto è stato dimostrato nei pazienti con COVID e con sclerosi multipla, oltre che nei soggetti sani e normali. Lo studio di Fase 2 SPMSintranasale non attivo con foralumibody ha iniziato lo screening dei pazienti nel novembre 2023. L'immunomodulazione mediante mAb anti-CD3 nasale rappresenta una nuova via per il trattamento delle malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative umane.