L'IBEX 35 ha aperto in territorio negativo mercoledì, in seguito al crescente sentimento del mercato secondo cui i tassi di interesse potrebbero rimanere a livelli elevati più a lungo di quanto gli investitori vorrebbero, spingendo i rendimenti verso l'alto nel mercato del debito e pesando sui prezzi delle azioni.

Gli ultimi dati macroeconomici degli Stati Uniti hanno evidenziato un'economia forte e un'inflazione persistente, mentre in Europa mercoledì (0800 GMT) si prevede che l'indicatore dei prezzi al consumo della Germania mostri un rimbalzo dal 2,2% di aprile al 2,4% di maggio (anno su anno).

"(Questo) rimbalzo (...) ci ricorderà che la strada verso l'obiettivo del 2% rimarrà accidentata e continuerà a mettere in discussione un secondo taglio dei tassi (da parte della BCE) a luglio, dopo il primo taglio del 6 giugno che diamo per scontato (95% di probabilità), soprattutto dopo la moderazione di ieri nelle aspettative di inflazione al consumo di aprile rilasciate dalla BCE sia a 1 anno (2,9%e contro il 3% precedente) che a 3 anni (2,4% contro il 2,5% precedente)", hanno detto gli analisti di Renta 4.

Le prospettive poco rassicuranti per le politiche monetarie delle banche centrali hanno lasciato il segno sul reddito fisso, dove i rendimenti obbligazionari della zona euro sono saliti ai massimi di un mese, anche in attesa dei dati sull'inflazione dell'intera zona euro previsti per giovedì.

Nemmeno il rimbalzo dei prezzi del petrolio ha contribuito all'ottimismo dei mercati azionari, a causa delle aspettative di riduzione della produzione in un contesto di aumento della domanda, oltre all'intensificarsi del conflitto a Gaza.

In ogni caso, gli analisti sottolineano che l'attività dovrebbe essere limitata in attesa del deflatore dei consumi degli Stati Uniti (venerdì), un indicatore molto rilevante per i mercati finanziari in quanto è la misura preferita della Federal Reserve per l'inflazione.

Per quanto riguarda le azioni, alle 07:05 GMT di mercoledì, l'IBEX 35 della Spagna era in calo di 37,90 punti, o dello 0,34%, a 11.238,10 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 delle grandi azioni europee era in calo dello 0,20%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,21%, BBVA è scesa dello 0,18%, Caixabank è avanzata dello 0,08%, Sabadell ha guadagnato lo 0,29%, Bankinter è scesa dello 0,08% e Unicaja Banco ha perso lo 0,23%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,43%, Inditex è avanzata dello 0,21%, Iberdrola è scesa dello 0,82% e Cellnex è scesa dell'1,24%.

L'azienda petrolifera Repsol, che è salita dell'1,12%, e Técnicas Reunidas, un gruppo ingegneristico i cui principali clienti operano nel settore del petrolio e del gas, sono saliti del 2,44%.

(Informazioni di Tomás Cobos; a cura di Javi West Larrañaga)