ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude la seduta di metà settimana in rialzo, mettendo a segno l'ottava giornata positiva consecutiva e raggiungendo livelli che non si vedevano da due anni: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'899,26 punti, in progressione dello 0,98%.

I mercati hanno accolto positivamente le ultime indicazioni sull'inflazione americana, che è leggermente scesa al 3,4%. I dati danno nuova linfa alle speranze di un'accelerazione dei tempi del taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. A questo punto non pochi investitori scommettono anche su più di un intervento per abbassare il costo del denaro quest'anno.

Queste aspettative sul fronte della politica monetaria, unite ai buoni risultati aziendali diffusi nelle ultime settimane, hanno sostenuto i corsi anche in Svizzera. L'SMI ha così segnato un nuovo massimo pluriennale a 11'906,80 punti, il livello più alto dal maggio 2022. Oltre 1000 punti separano comunque il listino dai 12'997 punti del 3 gennaio 2022, record di sempre.

A livello di singoli titoli acquisti sono stati segnalati su Lonza (+4,89 a 532,20 franchi) e su Sonova (+4,09% a 297,50 franchi), che ieri hanno presentato i trimestrali. Bene orientati sono rimasti anche i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+1,35% a 48,20 franchi), Geberit (+2,02% a 566,20 franchi), Holcim (+1,28 a 79,38 franchi), Kühne+Nagel (+0,53% a 248,60 franchi) e Sika (+1,87% a 283,40 franchi), mentre un po' meno tonica è apparsa Logitech (+0,12% a 80,60 franchi), che ha annunciato un aumento del dividendo.

Ha proseguito su un cammino di crescita moderata UBS (+1,24% a 27,67 franchi), che fra titoli finanziari è stata superata solo da Partners Group (+2,20% a 1279,00 franchi). Si è messa in luce Roche (+1,29% a 227,50 franchi), dopo il via libera dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense alla commercializzazione di un test che consente l'autoprelievo per stabilire la presenza del virus del papilloma umano (HPV), mentre più in ombra sono rimasti gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (+0,95% a 95,54 franchi) e Novartis (-0,20% a 93,30 franchi).

Nel mercato allargato SoftwareOne (+7,34% a 16,96 franchi) e Lastminute.com (invariata a 22,00 franchi) hanno informato sull'andamento degli affari. Landis +Gyr (-0,95% a 72,80 franchi) ha beneficiato solo inizialmente di un giudizio di JPMorgan, mentre Hochdorf (-32,17% a 7,02 franchi) ha visto il corso crollare dopo la decisione dell'assemblea degli azionisti di confermare in carica gli attuali amministratori, dirigenti che un nuovo grande azionista, l'azienda italiana Newlat, voleva sostituire.