Genesis Global e la sua società madre Digital Currency Group hanno raggiunto un accordo di principio con i creditori di Genesis per risolvere le richieste avanzate durante il fallimento del prestatore di criptovalute, come risulta da un documento del tribunale di martedì.

Il piano potrebbe portare ad un recupero di circa il 70%-90% in dollari equivalenti per i creditori non garantiti e di circa il 65%-90% di recupero in natura a seconda della denominazione degli asset digitali, secondo il deposito presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti nel Distretto Sud di New York.

L'accordo include il pagamento di circa 630 milioni di dollari in prestiti non garantiti con scadenza a maggio 2023 e una cambiale non garantita da 1,1 miliardi di dollari con scadenza nel 2032, oltre ad altre potenziali richieste.

Genesis ha presentato istanza di fallimento a gennaio, con un debito di almeno 3,4 miliardi di dollari nei confronti dei creditori, e ha raggiunto un accordo di principio su un piano di ristrutturazione, sostenuto da Digital Currency Group, e dai suoi principali creditori, tra cui Gemini, a febbraio.

DCG, di proprietà di Barry Silbert, possiede un portafoglio di società di criptovalute oltre a Genesis, tra cui il sito di notizie ed eventi di criptovalute CoinDesk e Grayscale, un importante gestore di asset digitali con sede a New York. (Servizio di Lavanya Ahire a Bengaluru; Servizio aggiuntivo di Akanksha Khushi; Redazione di Rashmi Aich e Sohini Goswami)