Attraverso un progetto interno dal nome in codice Magi, Google ha cercato di infondere il suo motore omonimo con l'intelligenza artificiale generativa, una tecnologia in grado di rispondere alle domande con una prosa simile a quella umana e di ricavare nuovi contenuti dai dati passati.

Lo sforzo sarà il più seguito quando i dirigenti di Google saliranno sul palco della sua conferenza annuale I/O a Mountain View, in California, vicino alla sua sede centrale. Il risultato potrebbe modificare il modo in cui i consumatori accedono alle informazioni del mondo e quale azienda vincerà il mercato globale della pubblicità di ricerca, stimato dalla società di ricerca MAGNA in 286 miliardi di dollari quest'anno.

Per anni il portale principale di Internet, Google ha messo in discussione la sua posizione da quando i rivali hanno iniziato a sfruttare l'AI generativa come un modo alternativo di presentare i contenuti del web.

Prima è arrivato ChatGPT, il chatbot di OpenAI, sostenuto da Microsoft, che gli osservatori del settore hanno definito l'elemento di disturbo di Google. Poi è arrivato Bing, il motore di ricerca di Microsoft aggiornato con un chatbot altrettanto abile, in grado di rispondere a domande per le quali non esiste alcun risultato ovvio online, come ad esempio quale seggiolino auto acquistare per un particolare modello di veicolo.

Il mese scorso Microsoft ha pubblicizzato i guadagni di quota negli Stati Uniti per Bing, che recentemente è cresciuto fino a oltre 100 milioni di utenti attivi giornalieri, ancora inferiori ai miliardi di ricerche su Google.

I rivali di Google hanno preso le sue scoperte di ricerca degli anni precedenti e le hanno sfruttate, superando il loro inventore. Questo ha rappresentato un affronto tecnologico e commerciale: Microsoft ha dichiarato che ogni punto percentuale di quota guadagnato nella pubblicità di ricerca potrebbe portare altri 2 miliardi di dollari di entrate.

Per mesi, i team di Google si sono affrettati a rilasciare la tecnologia all'I/O o prima, come il suo concorrente ChatGPT Bard, difendendo il territorio dell'azienda.

Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet, quest'anno ha dichiarato che l'AI generativa per distillare le query complesse arriverà in Google Search, così come altre prospettive, "come i blog di persone che suonano sia il pianoforte che la chitarra".

Google sta anche cercando di riaffermare il suo mantello di ricerca. Alla conferenza di mercoledì, si prevede che annuncerà un modello di AI più potente, noto come PaLM 2, secondo quanto riportato da CNBC.

Si prevede anche che presenterà un nuovo hardware per la sua linea di dispositivi Pixel, secondo quanto riportato dai media.