In un comunicato stampa pubblicato il 22 settembre 2023, il Consiglio di amministrazione di Atos ha smentito queste accuse, sottolineando di aver sempre agito esclusivamente nell'interesse aziendale di Atos. Ha ricordato che la proposta di vendita di Tech Foundations permetterebbe di completare la prevista separazione di Eviden e Tech Foundations, annunciata nel giugno 2022, nelle migliori condizioni possibili.

Il consiglio ha inoltre sottolineato che non è stato possibile avviare trattative esclusive con EP Equity Investment prima del 1° agosto 2023, data in cui il mercato è stato informato delle manifestazioni di interesse per una potenziale acquisizione di Tech Foundations. In risposta alle critiche, il Consiglio di amministrazione ha chiarito che la vendita proposta sarà soggetta all'approvazione degli azionisti, andando oltre la raccomandazione autorità dei mercati finanziari, che prevede solo un voto non vincolante in materia.

Nessun'altra proposta credibile

Dieci giorni fa, sul giornale economico francese La Tribune, il presidente di Atos, Bertrand Meunier, aveva difeso la vendita dell'attività di outsourcing a Daniel Kretinsky, dichiarando che Tech Foundations aveva bisogno di 1,1 miliardi di euro per la ristrutturazione, che ora sarà interamente a carico di EPEI. Ha inoltre affermato che l'offerta di EPEI era l'unica concreta per Tech Foundations.

In risposta alle voci di altre offerte francesi, Meunier ha dichiarato che né Airbus, né Astek, né altri operatori francesi o stranieri hanno presentato un'offerta di acquisto per Tech Foundations. Ha inoltre definito non credibile l'approccio di One Point per Eviden e ha affermato che Atos non è mai stata avvicinata da Astek o da Sabeg.

Nonostante le critiche, Atos e il suo consiglio di amministrazione restano convinti dell'importanza del dialogo con gli azionisti e sono sempre aperti a uno scambio costruttivo. Hanno inoltre avvertito che potrebbero intraprendere azioni legali per sanzionare qualsiasi manovra volta a destabilizzare l'azienda.