MILANO (MF-DJ)--La ripresa spinge il risultato ordinario di B.Mps per il 2021 al di sopra delle previsioni e la banca ha azzerato la stima delle emissioni da realizzare nel 2021 in previsione del possibile aumento di capitale.

E' quanto emerge relazione sul resoconto intermedio di gestione al 30

settembre in cui la banca ammette l'impercorribilità di una "soluzione

strutturale" e conferma di essere al lavoro sul business plan 2022-2026

che "potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuitá

rispetto a quanto ipotizzato nelle precedenti discussioni con DG Comp".

Più nel dettaglio "in relazione ai principali obiettivi economici e patrimoniali di Piano per l'anno in corso" il Monte "prevede un risultato economico superiore alle attese, soprattutto in relazione alle dinamiche legate al costo del credito, inferiore alle previsioni per minori flussi di crediti deteriorati e per riprese connesse al miglioramento delle stime di evoluzione del Prodotto Interno Lordo e ad alcune componenti di ricavo, soprattutto commissionali, che beneficeranno delle migliori dinamiche sul risparmio gestito, oltre al maggior contributo di altre componenti reddituali di natura finanziaria".

Rocca Salimbeni mette nero su bianco che la ripresa economica avrà un

effetto benefico sui risultati della banca. "La ripresa economica in atto

potrá avere effetti positivi sulla performance del gruppo anche nei

prossimi mesi. È realistico immaginare, con il proseguimento delle misure

di sostegno all'economia almeno fino a fine 2021 il posticipo

dell'emersione di nuovi flussi di credito deteriorato e, pertanto, è

atteso per l'anno in corso un costo del credito su livelli inferiori a

quanto previsto, per effetto di minori flussi di credito deteriorato,

comprensivi anche dei default, particolarmente contenuti, osservati sulle

esposizioni in moratoria venute a scadenza, oltre che di riprese connesse

al miglioramento delle stime di evoluzione del Pil".

Rispetto alle stime formulate nel Bilancio 2020 che evidenziavano uno

shortfall di capitale già a partire dal primo trimestre 2021 con una

crescita a 1,5 mld di euro al 1* gennaio 2022, al 30 settembre 2021, come

nei due trimestri precedenti, "non è emerso alcuno shortfall nè si

prevede che emerga a 12 mesi dalla data di riferimento, ovvero al 30

settembre 2022".

Nella relazione si evidenzia, altresì, che al 1* gennaio 2023, considerando la riduzione programmata di capitale collegata al phase-in Ifrs9 e assumendo il pieno recepimento nel corso del quarto trimestre 2022 degli effetti inflattivi sui risk weighted assets connessi alle evoluzioni sui modelli di misurazione del rischio di credito per effetto delle Eba Guidelines, lo shortfall sull'aggregato patrimoniale Tier 1 potrebbe arrivare a 500 mln di euro. Tale shortfall potrebbe essere mitigato da alcune iniziative di capital management a disposizione del gruppo.

Anche i ricavi sono attesi al di sopra di quanto programmato "grazie soprattutto alla componente dei ricavi commissionali, che beneficerá delle migliori dinamiche sul risparmio gestito e delle altre componenti di natura finanziaria. Grazie a tali andamenti e agli oneri operativi in linea con le attese, il risultato della gestione ordinaria 2021 è previsto attestarsi al di sopra delle previsioni", scrive ancora la banca.

Sempre per quanto riguarda il 2021 la banca prevede un focus particolare sull'attività commerciale finalizzata al recupero di redditività e la realizzazione di ulteriori 30 interventi di restyling delle filiali, in sinergia con altre progettualitá, dopo le 55 filiali di grandi dimensioni/visibilitá realizzate nel 2020 "al fine di migliorare la proattivitá commerciale".

Intanto si è tenuto il primo incontro sindacale delle segreterie

aziendali per la chiusura di 50 sportelli di B.Mps entro il prossimo mese

e domani si terrà un altro incontro relativo ai carichi di lavoro e agli

impatti di tale chiusure sui lavoratori.

I sindacati hanno osservato che questa iniziativa, "ennesima

imposizione degli organi di vigilanza europei, genera un impatto piú

negativo rispetto a quanto ipotizzato, sia in termini di volumi di lavoro

che di risultati economici". Le organizzazioni sindacali verificheranno

nei prossimi giorni la dichiarata volontá dell'azienda a trovare

"soluzioni che coniughino gli obiettivi strategici con la tutela dei

diritti dei lavoratori".

L'operazione di razionalizzazione, va ricordato, avviene nel rispetto

dei vincoli nell'ambito del piano di ristrutturazione 2017-2021 approvato

dalla Commissione Europea. "Dall'attuazione dell'iniziativa, su un

organico complessivo di 843 risorse (di cui due dipendenti distaccati da

Banca Widiba, quattro da Mps Capital Services e uno da Mps

Leasing&Factoring) è stimata la liberazione di circa 70 risorse che

saranno coerentemente utilizzate nell'ambito della rete commerciale",

spiegava la banca in una nota presentando l'operazione.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

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November 16, 2021 12:39 ET (17:39 GMT)