Comunicato Stampa

Approvati i risultati preliminari dell'esercizio 2022

Utile netto consolidato a 11,1 milioni di euro

(+18% a/a escludendo la plusvalenza da cessione BPdG nel 2021)

  • Ricavi netti consolidati a 70,6 milioni di euro (+6,2% a/a) con crescita positiva in tutte le aree di business, nonostante la performance negativa dei mercati finanziari
  • Risultato operativo a 18,4 milioni di euro (+9,6%), considerati i significativi investimenti in tecnologia, progetti e risorse umane (cost income al 74,0%)
  • Raccolta totale della clientela a 5,6 miliardi di euro (-3,7%), in diminuzione per effetto mercato e nonostante una raccolta netta Private positiva per 173 milioni di euro
  • CET 1 ratio al 22,7%, tra i più elevati del mercato, a conferma della solidità patrimoniale
  • Continua la positiva implementazione del Piano Industriale che ha portato nel 2022 a raggiungere gli obiettivi di periodo
  • Approvato il nuovo budget 2023 che sviluppa ulteriormente le iniziative avviate nei primi 3 anni e conferma gli obiettivi di Piano nello scenario best case

Milano, 09 febbraio 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo S.p.A. riunitosi oggi ha esaminato i dati preliminari individuali e consolidati al 31 dicembre 2022.

Risultati consolidati preliminari dell'esercizio 2022

Al 31 dicembre 2022, Banca Profilo e le sue controllate chiudono l'esercizio, caratterizzato dall'instabile contesto geopolitico fortemente influenzato dal conflitto Russia-Ucraina, con un utile netto pari a 11,1 milioni di euro (-5,0% a/a), in riduzione di 0,6 milioni di euro rispetto al risultato dello scorso esercizio, ma in crescita di 1,7 milioni di euro (+18,2% a/a) al netto degli utili non ricorrenti relativi alla cessione della controllata svizzera nel 2021. I risultati in crescita nonostante lo scenario avverso rispetto a quanto sperimentato nel 2021 confermano la validità del business model nel generare risultati economici positivi con ridotta volatilità anche in scenari di mercato altamente instabili, mantenendo un'elevata solidità patrimoniale. Si conferma altresì l'assenza di esposizioni dirette da parte del Gruppo nei confronti dell'Ucraina e della Russia, sia nell'attività creditizia sia nella detenzione di strumenti finanziari.

La raccolta totale clientela, inclusa la Raccolta Fiduciaria netta, si attesta a 5,6 miliardi di euro (-3,7% a/a), in diminuzione di circa 0,3 miliardi di euro rispetto ai 5,9 miliardi di euro del 31 dicembre 2021, in funzione della riduzione di valore della raccolta indiretta a seguito del calo dei mercati e nonostante una raccolta netta positiva del Private Banking per 173 milioni di euro.

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La raccolta diretta si incrementa di 61,2 milioni di euro passando dai 985,1 milioni di euro del 31 dicembre 2021 ai 1.046,3 milioni di euro del 31 dicembre 2022. La raccolta indiretta, esclusa la Raccolta Fiduciaria netta, diminuisce di 0,2 miliardi di euro, passando dai 4,1 miliardi di euro del 31 dicembre 2021 ai 3,9 miliardi di euro del 31 dicembre 2022 (-6,7%). Al suo interno il risparmio amministrato si attesta a 3,1 miliardi di euro (-8,2%) e le gestioni patrimoniali (al netto della raccolta diretta) ammontano a 787 milioni di euro (-0,4%).

Il totale ricavi netti al 31 dicembre 2022 è pari a 70,6 milioni di euro (+6,2%), in crescita di 4,1 milioni di euro rispetto ai 66,5 dell'anno precedente, nonostante condizioni dei mercati finanziari sostanzialmente opposte, a conferma della ridotta volatilità della grandezza, anche grazie alla diversificazione delle fonti di ricavo.

Il margine di interesse alla fine del 2022 è pari a 41,1 milioni di euro (+136,4%) in crescita rispetto ai 17,4 milioni di euro del passato esercizio. Il significativo incremento è dovuto (i) al maggior contributo derivante dai titoli di debito del banking book, in particolare sui titoli governativi legati all'inflazione a seguito del forte rialzo registrato da quest'ultima grandezza, (ii) all'impatto della stessa inflazione sui titoli del trading book a compensazione di minori ricavi nella voce risultato dell'attività finanziaria come infra rappresentato; (iii) alla crescita degli impieghi gestiti dall'Investment banking e garantiti dallo Stato, e (iv) alla dinamica dei tassi che ha favorito la redditività della raccolta diretta nell'ultimo trimestre.

Le commissioni nette sono pari a 23,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 2021 (-17,5%). Il risultato è dovuto principalmente alle minori commissioni da collocamenti di prodotti alternativi e illiquidi e da minori quotazioni sui mercati nei Capital Market, entrambi ridotti nell'esercizio a seguito dall'incertezza generata dall'andamento fortemente negativo di tutti i mercati, e alla riduzione delle masse in gestione e consulenza nel Private Banking.

Il risultato netto dell'attività finanziaria e dei dividendi, pari a 4,7 milioni di euro, è in riduzione di 14,9 milioni rispetto ai 19,6 milioni dello scorso esercizio. La significativa diminuzione registrata su tale voce è da leggersi unitamente all'incremento registrato sul margine di interesse, in relazione ai diversi impatti delle strategie operate nella gestione dei portafogli nel corso dell'esercizio. La riduzione registrata dalla voce trova infatti parziale compensazione nell'incremento del margine di interesse per circa 5,1 milioni di euro sui titoli obbligazionari italiani legati all'inflazione classificati nel trading book. Oltre a questo elemento, il calo è attribuibile a minori ricavi derivanti dall'andamento sfavorevole dei mercati finanziari rispetto all'andamento particolarmente positivo del 2021, in particolare sul portafoglio di trading azionario, nonché ai minori realizzi registrati nell'esercizio dalla cessione dei titoli di debito nei portafogli di banking book.

Il saldo degli altri proventi e oneri di gestione, pari a 0,9 milioni di euro, è in crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (+59,5%) principalmente per i minori oneri diversi per la clientela.

L'aggregato dei costi operativi è pari a 52,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 49,7 milioni di euro del 2021 (+5,0%). L'incremento è da attribuirsi principalmente alle attività progettuali e agli investimenti su risorse umane in coerenza con gli investimenti previsti nel Piano Industriale. Le spese del personale aumentano di 1,1 milioni di euro passando dai 28,8 milioni di euro del 2021 ai 29,9 milioni di euro del 2022 (+3,7%). L'incremento è da attribuirsi principalmente agli investimenti fatti in risorse umane (+9 risorse) e alla loro valorizzazione. Alla fine del 2022 le altre spese amministrative, al netto degli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 20,1 milioni di euro e si incrementano di 1,5 milioni di euro rispetto al 2021. L'incremento è da attribuirsi principalmente alle varie iniziative di trasformazione digitale dei processi della Banca, alla locazione software e data provider (in parte colpiti dal deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro), all'effetto inflattivo su alcune voci di costo nonché alle maggiori consulenze legate ai principali progetti in corso.

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Le rettifiche di valore su immobilizzazioni, pari a 2,3 milioni di euro, sono in linea rispetto a quelle dello scorso esercizio (-1,5%).

Il risultato della gestione operativa, pari a 18,4 milioni di euro (+9,6%) è in crescita di 1,6 milioni di euro rispetto alla fine dello scorso anno, equivalente ad un cost income del 74,0% in miglioramento rispetto al 74,8% del 2021.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono negativi per 2 migliaia di euro e si riferiscono principalmente all'effetto netto rilevato nell'impairment sulle garanzie rilasciate.

Le rettifiche e le riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e su attività finanziare valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva al 31 dicembre 2022 sono pari a 1.534 migliaia di euro di rettifiche nette. Il dato al 31 dicembre 2021 era pari a 1.274 migliaia di euro di rettifiche. Nel 2022 si sono registrate rettifiche di valore nette per 502 migliaia di euro su limitate posizioni creditizie deteriorate, per 306 migliaia di euro sul portafoglio titoli e per 726 migliaia di euro su crediti in bonis. Si precisa altresì che il portafoglio crediti della Banca, costituito principalmente da finanziamenti Lombard e in misura minore da mutui ipotecari e finanziamenti garantiti dallo Stato, è caratterizzato da esposizioni con ampi livelli di garanzie che, nonostante la volatilità di mercato, il perdurare della pandemia da Covid-19 ed il protrarsi del conflitto Russia-Ucraina, non hanno subito oscillazioni significative nel rischio di credito e nelle relative garanzie.

Nel 2022, l'utile al lordo delle imposte è pari a 16,9 milioni di euro (+9,1%) in crescita rispetto ai 15,5 milioni di euro rilevati nel 2021.

Le imposte dell'esercizio, al netto di quelle calcolate sugli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 5,0 milioni di euro. Al lordo di tale riclassifica il tax rate è pari al 29,6%

La voce oneri riguardanti il sistema bancario comprende i contributi finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario (Fondi di Risoluzione e Fondo Interbancario Tutela dei Depositi) esposti al netto delle imposte ed è pari a 711 mila euro, in diminuzione rispetto ai 930 mila euro di dicembre 2021. L'importo è sostanzialmente composto dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico per l'esercizio 2022, pari a 0,8 milioni di euro al lordo delle imposte. Il dato al 31 dicembre 2021 comprendeva altresì il contributo addizionale per Fondo Nazionale di Risoluzione Unico per un ammontare pari a 0,3 milioni di euro.

L'utile dei gruppi di attività in via di dismissione al 31 dicembre 2021 rappresentava il contributo fornito nell'anno da Banque Profil de Gestion, risultato positivo per 2,3 milioni di euro in prevalenza legato alla plusvalenza da cessione. Si evidenzia che in data 1° giugno 2021 è stato perfezionato il closing dell'operazione di cessione della totalità delle azioni detenute dalla Banca in BPdG a favore degli azionisti di One Swiss Bank e che a decorrere da tale data è stato effettuato il deconsolidamento.

Il Gruppo Banca Profilo chiude il 2022 con un utile netto consolidato di 11,1 milioni di euro, in riduzione di 0,6 milioni di euro (-5,0%) rispetto al 2021. Al netto della plusvalenza realizzata nel primo semestre 2021 dalla vendita della controllata svizzera per 2,3 milioni di euro, la crescita dell'utile netto risulta pari al 18,2%.

Lo Stato Patrimoniale Consolidato al 31 dicembre 2022 evidenzia un Totale dell'Attivo pari a 1,9 miliardi di euro contro gli 1,7 miliardi di euro di fine dicembre 2021 (+13,3%) principalmente a seguito dell'aumento dei crediti clientela (+24,3%) e delle attività finanziarie (+6,7%). Il Patrimonio Netto del Gruppo è pari a 160,6 milioni di euro contro i 163,9 milioni di euro del 31 dicembre 2021 (-2,0%)in limitato calo in funzione della distribuzione di dividendi e riserve nel 2022 e alla diminuzione della riserva di valutazione HTCS, in parte compensati dall'utile del 2022.

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I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 31 dicembre 2022 sono pari a 133,7 milioni di euro, con un CET 1 Ratio consolidato del 22,7%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 9. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded

  • pari al 22,6%, largamente superiore ai requisiti normativi e tra i più elevati della categoria. La riduzione rilevata sul CET1 ratio di circa 293 bps, rispetto al 25,6% di fine dicembre 2021, è imputabile principalmente alla riduzione dei Fondi Propri a seguito della distribuzione di riserve (per circa 5,9 milioni di euro), dalla variazione negativa della Riserva di valutazione HTCS registrata nell'anno (per circa 5,2 milioni di euro) nonché alla maggiore deduzione a seguito del versamento in c/futuro aumento di capitale di Tinaba effettuato ad inizio luglio 2022 (per 2,25 milioni di euro). Le attività di rischio ponderate, sostanzialmente invariate rispetto al dato di fine anno 2021, evidenziano nell'esercizio una riduzione sui rischi di mercato compensata dall'incremento sul rischio di credito, in linea con le previsioni del Piano Industriale. Tali indicatori non tengono conto del risultato d'esercizio 2022.

L'indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta ampiamente superiore al 100%, in particolare al 31 dicembre 2022 l'indice è pari a 201,9% circa.

Risultati consolidati per settore di attività

Private Banking

Il settore Private Banking chiude il 2022 con ricavi netti per 26,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 25,6 milioni di euro del precedente esercizio (+3,3%). Il risultato è principalmente dovuto alla contribuzione da raccolta diretta a seguito del rialzo dei tassi di mercato nel secondo semestre, alle commissioni di custodia e commissioni ricorrenti relative ai prodotti alternativi. Risultano in diminuzione le commissioni da collocamenti di prodotti alternativi e illiquidi e le commissioni ricorrenti legate alle masse che hanno subito una riduzione a causa delle performance dei mercati finanziari.

Le masse complessive del Private sono pari a 5,2 miliardi di euro, in diminuzione del 4,9%, nonostante una raccolta netta positiva per 172,6 milioni di euro. La raccolta fiduciaria netta ammonta a 745,2 milioni di euro, in linea con il dato dello scorso anno (+0,3%).

I costi operativi sono pari a 21,9 milioni di euro, in aumento dell'8,9% rispetto ai 20,1 milioni di euro dello scorso esercizio nei costi del personale. A seguito di un affinamento metodologico nei costi operativi al 31 dicembre 2022 sono ricompresi 0,8 milioni di oneri che hanno un diretto collegamento con l'area di business. Anche il dato comparativo dell'esercizio 2021 riallocato nei costi operativi del Private Banking e precedentemente allocato nel Corporate Center è pari a 0,8 milioni di euro.

L'area chiude con un risultato della gestione operativa pari a 4,6 milioni di euro in diminuzione rispetto ai 5,5 milioni di euro del precedente esercizio.

Investment Banking

Il settore Investment Banking chiude il 2022 con ricavi netti per 5,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5,5 milioni di euro del precedente esercizio (+3,1%). Il risultato è stato ottenuto mediante l'incremento dei volumi degli impieghi assistiti da garanzia dello Stato (MCC/SACE) e degli acquisti di crediti fiscali "Superbonus 110%", nonché un aumento delle commissioni ongoing relative ai mandati di Capital Market.

Gli impieghi sono pari a 152,0 milioni di euro, in crescita di 102,4 milioni di euro (+206,4% a/a) rispetto al 2021. In particolare, i finanziamenti garantiti dallo stato si attestano a 97,6 milioni di euro (+157,6% a/a), mentre gli acquisti di crediti fiscali relativi al "Superbonus 110%" si attestano a 45,9 milioni di euro.

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I costi operativi sono pari a 2,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,3 milioni di euro dello scorso esercizio (+29,5%) nei costi del personale a seguito del rafforzamento del team sulle nuove attività. A seguito di un affinamento metodologico nei costi operativi al 31 dicembre 2022 sono ricompresi 0,4 milioni di oneri che hanno un diretto collegamento con l'area di business. Il dato comparativo dell'esercizio 2021 riallocato nei costi operativi dell'Investment Banking e precedentemente allocato nel Corporate Center è pari a 0,3 milioni di euro.

L'area chiude con un risultato della gestione operativa pari a 2,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 3,2 milioni di euro del precedente esercizio.

Finanza

I ricavi netti nel 2022 ammontano a 36,5 milioni di euro, contro i 36,3 milioni di euro dello scorso esercizio (+0,7%) sostanzialmente in linea con i risultati record dello scorso anno ma ottenuti in un contesto di mercati finanziari molto più complicato con andamenti sostanzialmente opposti, a riprova della capacità di diversificare e coprire attivamente i rischi. Il portafoglio di Trading risulta in flessione rispetto all'esercizio precedente (-33%) soprattutto nel desk Equity Prop a causa del contributo negativo apportato dalle strategie direzionali in seguito alle performance negative dei mercati azionari. Contributo positivo sia del desk di Equity Market Making grazie al posizionamento favorevole sulla curva di volatilità sia del desk di Credit ottenuto principalmente mediante strategie di arbitraggio su governativi italiani con esposizione aperta al rialzo di inflazione. L'attività di intermediazione (+3%) è in lieve aumento rispetto all'anno precedente dove il desk Bond Sales si conferma il principale centro di ricavo. Il banking book registra una performance superiore rispetto allo scorso anno (+24%) grazie all'elevata redditività implicita dei portafogli ottenuta anche mediante l'introduzione di titoli legati all'inflazione, oltre alle plusvalenze realizzate nel primo trimestre.

I costi operativi aumentano del 14,2% passando dai 12,4 milioni di euro del 31 dicembre 2021 ai 14,2 milioni di euro del 31 dicembre 2022, anche a causa degli investimenti effettuati per l'enhancement della piattaforma informatica. A seguito di un affinamento metodologico nei costi operativi al 31 dicembre 2022 sono ricompresi 1,1 milioni di oneri che hanno un diretto collegamento con l'area di business. Il dato comparativo dell'esercizio 2021 riallocato nei costi operativi dell'area finanza e precedentemente allocato nel Corporate Center è pari a 0,8 milioni di euro.

Alla fine del 2022, il risultato della gestione operativa è positivo per 22,3 milioni di euro e risulta in riduzione del 6,4% rispetto al passato esercizio

Digital Bank

I ricavi netti nel 2022 ammontano a 399 migliaia di euro, in crescita rispetto al risultato del 2021 per effetto del margine di contribuzione della raccolta diretta positivo per 488 migliaia di euro a seguito del rialzo dei tassi nel secondo semestre, dell'incremento delle masse in Robogestioni (+13%) con un conseguente aumento delle commissioni di gestione che ammontano a 244 migliaia di euro (+115%) e da altre voci di ricavo quali il transato Alipay e le commissioni su altri servizi innovativi. Al 31 dicembre 2022 il numero di utenti sulla piattaforma in collaborazione con Tinaba è cresciuto da inizio anno del 32%. In crescita anche tutti i KPI di business relativi all'utilizzo dell'app con un incremento significativo delle transazioni digitali, del transato della carta, dei clienti gold (utilizzatori ricorrenti) e dell'utilizzo delle funzionalità a valore aggiunto.

Al 31 dicembre 2022 i costi operativi per lo sviluppo dell'Area Canali Digitali, in collaborazione con Tinaba, sono pari a 5,0 milioni di euro, in limitata crescita rispetto ai 4,9 milioni di euro dell'esercizio precedente (+2,3%), nonostante la significativa crescita delle attività. Il risultato è stato ottenuto grazie agli efficientamenti dei processi operativi in corso d'anno, a rinegoziazioni con i partner e ad un utilizzo estensivo della robotica. A seguito di un affinamento metodologico nei costi operativi al 31 dicembre 2022 sono ricompresi 0,3 milioni di oneri che hanno un diretto collegamento con l'area di business. Anche il dato

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Banca Profilo S.p.A. published this content on 10 February 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 10 February 2023 07:29:03 UTC.