L'emissione di obbligazioni societarie negli Stati Uniti dovrebbe rallentare la prossima settimana dopo un inizio d'anno frenetico, dopo che i dati economici hanno inviato segnali contrastanti venerdì, ma hanno attenuato le aspettative di un taglio dei tassi d'interesse a marzo.

La prima settimana del 2024 ha visto quasi 59 miliardi di dollari di emissioni di obbligazioni di alto livello, battendo le previsioni di 50-55 miliardi di dollari.

La corsa è stata guidata dalle società con rating più elevato, che hanno voluto approfittare di costi di prestito relativamente più bassi, grazie all'inasprimento degli spread di credito, il premio richiesto rispetto ai Treasury, e al calo dei rendimenti dei Treasury alla fine del 2023.

Sono stati accolti da una forte domanda, in quanto gli investitori miravano a bloccare i rendimenti che potrebbero non essere disponibili se la Federal Reserve iniziasse a tagliare i tassi d'interesse statunitensi nel corso dell'anno.

Ma i dati economici rilasciati venerdì hanno inviato segnali contrastanti e hanno portato a bruschi movimenti dei rendimenti del Tesoro. I rendimenti hanno toccato i massimi di tre settimane all'inizio della sessione di trading e poi sono scesi in picchiata, riportando il Treasury a 10 anni sotto il 4%.

La volatilità dei rendimenti e la pubblicazione degli utili bancari la prossima settimana potrebbero limitare l'offerta di nuove obbligazioni.

"La prossima settimana sarà piuttosto leggera, piuttosto moderata in confronto", ha detto Guy Lebas, capo stratega del reddito fisso presso il gestore patrimoniale Janney Capital Management.

I desk dei sindacati obbligazionari prevedono in media 35 miliardi di dollari di emissioni la prossima settimana, secondo Informa Global Markets.

Di conseguenza, questi desk si aspettano un flusso costante di nuove emissioni obbligazionarie a gennaio, dato che i costi di prestito sono ancora più bassi rispetto al quarto trimestre del 2023.

I rendimenti degli indici investment-grade erano in media del 5,3% il 4 gennaio, rispetto al 5,88% del quarto trimestre, secondo i dati ICE BAML.

Dan Krieter, direttore della strategia U.S. investment grade di BMO, ha notato che le aziende risparmierebbero quasi 85 punti base rispetto a ottobre e novembre, quando i rendimenti erano in media del 6,13%.

Gli investitori sono ancora attratti dalle obbligazioni di alto livello, come dimostrano i 5 miliardi di dollari affluiti nei relativi fondi ed ETF nella settimana conclusasi il 3 gennaio, secondo una nota di ricerca di BoFA Global.

Si tratta di una cifra superiore ai 3,15 miliardi di dollari della settimana precedente e del maggiore afflusso settimanale da luglio. (Relazione di Matt Tracy; Redazione di Cynthia Osterman)