Lo ha riferito una fonte a diretta conoscenza del dossier, confermando quanto riportato oggi dal quotidiano La Stampa.

L'inchiesta è al momento senza indagati, ha precisato la fonte.

L'esposto del Cda, conferma la fonte, punta il dito su due interviste: quella rilasciata da Luciano Cirinà il 13 aprile alla Stampa e quella di Francesco Gaetano Caltagirone al Sole 24 ore il 25 marzo.

All'epoca dell'intervista Caltagirone non faceva più parte del board di Generali, che aveva lasciato polemicamente a gennaio. Aveva quindi lavorato a una propria lista di candidati per il rinnovo del Cda, indicando l'ex manager di Generali Cirinà come Ceo.

Nell'assemblea di aprile ha vinto la lista proposta dal Cda uscente ed è stato quindi confermato Philippe Donnet alla guida del gruppo.

Entrato comunque con tre posti in consiglio, alcuni giorni fa Caltagirone si è dimesso dal board senza dare spiegazioni.

No comment di Generali, mentre non è stato possibile al momento avere un commento da Cirinà e Caltagirone.

(Emilio Parodi, in redazione Claudia Cristoferi, editing Cristina Carlevaro)