MILANO (MF-DJ)--Nelle ultime settimane si sono rincorse decine di indiscrezioni sul nome del candidato amministratore delegato di Generali Ass. della lista Caltagirone. E nessuna si è rivelata corretta.

A sorpresa, l'imprenditore romano, alla guida della compagine con la quale punta a sfidare la lista del Cda del Leone di Trieste ha scelto un manager interno al gruppo: Luciano Cirina'. Un uomo della 'cantera' dell'azienda, direbbero in Spagna parafrasando un termine sportivo.

Triestino doc, e' infatti professionalmente nato e cresciuto in Generali - lavora nella compagnia da ben 33 anni - e attualmente è a capo delle attività del Gruppo nell'Europa Centrale e Orientale (ACEE) divisione che nel 2021 ha registrato una raccolta premi di 6,957 miliardi di euro.

Laureato in Economia e Commercio all'Università di Trieste nel 1988, Cirina' nel 1989 entra in Deutscher Lloyd (Gruppo Generali), a Monaco di Baviera, prima come underwriter e in seguito come chief-underwriter, dove è stato responsabile del dipartimento di assicurazione per gli incendi industriali. Nel 1996 diventa responsabile della Divisione Rischi aziendali per l'Austria e i Paesi della Cee a Vienna e nel 2007 viene nominato amministratore delegato di Generali Versicherung in Austria, prima di diventare Responsabile di Generali Holding Vienna. Dal 2005 al 2006 è stato area manager presso la Direzione centrale di Trieste, dove ha supervisionato le attività in Austria, nell'Europa Centrale e Orientale, in Grecia, Tunisia e Medio Oriente.

Tutto questo si evince più o meno dalla descrizione del suo profilo nel comunicato diffuso ieri dalla società di Caltagirone. Nella nota viene evidenziato inoltre che l'area che dirige Cirina', in particolare Cechia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Romania, Bulgaria, Serbia, Slovenia, Croazia, Austria, "sotto la sua guida è quella maggiormente cresciuta negli ultimi anni". Alcuni osservatori sottolineano che questa area geografica è caratterizzata da economie in fase di maggiore espansione se paragonate a Francia e Germania, le altre divisioni di Generali, e che è dunque naturale che lo sviluppo in quelle zone sia stato più significativo.

Guardando nel dettaglio alla raccolta delle varie divisioni del Leone di Trieste, in testa c'è l'Italia con 24,66 miliardi di euro di premi raccolti nel 2021, seguita da Francia (15,49 mld) e Germania (14,89 mld).

Mentre e' può assolutamente essere vero che il manager "gode di particolare stima e rispetto da parte di tutto il personale della compagnia", riesce complicato capire come mai Cirina' sarebbe "considerato da molti all'interno della compagnia il successore dell'attuale amministratore delegato", come recita il comunicato di Caltagirone. Il gruppo può vantare una prima linea di assoluto livello, a partire da Marco Sesana, country manager di Generali Italia, che tra l'altro gestirà la fusione con Cattolica Assicurazioni. Senza dimenticare il responsabile della Germania, Giovanni Liverani, e Jean-Laurent Granier, numero uno della Francia. E ancora Carlo Trabattoni, ceo dell'Asset&Wealth Management, con 575,3 miliardi di patrimonio in gestione al 31 dicembre 2021.

Inoltre, Cirina' ha finora partecipato, come gli altri country manager, a tutte le fasi della costruzione del piano dell'attuale ceo, Philippe Donnet, dando il proprio contributo e, di fatto, sostenendo la strategia adottata dalla compagnia. Si fatica dunque a individuare quel tratto di discontinuità rispetto alla gestione attuale, richiesta a gran voce da Caltagirone.

In ogni caso al momento, secondo quanto si apprende, non c'è nessuna indicazione di dimissioni da parte sua ne' di provvedimenti nei suoi confronti da parte dell'azienda.

L'attesa è ora per il piano alternativo a quello di Donnet, la cui presentazione a quanto sembra non sarebbe imminente.

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francesca.chiarano@mfdowjones.it

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