(Alliance News) - Carel Industries Spa ha comunicato giovedì che i ricavi consolidati ammontano a EUR146,4 milioni rispetto a EUR161,0 milioni al 31 marzo 2023, in calo del 9,0%.

Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento di Kiona ed Eurotec di EUR7,3 milioni e del marginale effetto negativo dei cambi, il calo sarebbe stato pari a al 13%.

Tale calo è ascrivibile anzitutto a un elemento contingente e non ricorrente legato alla significativa contribuzione ai ricavi, nella prima parte del 2023, dello smaltimento del backlog accumulato nei trimestri precedenti. In tale periodo, infatti, si era allentato notevolmente il fenomeno dello shortage di materiale elettronico, permettendo così al Gruppo di aumentare i volumi prodotti e consegnati. A ciò si aggiunge una effettiva contrazione della domanda che ha colpito alcuni settori, in particolare in Europa.

L'Ebitda consolidato al 31 marzo è pari a EUR26,7 milioni, in calo del 20% rispetto a EUR33,4 milioni registrati nello stesso periodo del 2023. La profittabilità è stata pari al 18,2% dal 20,8% al 31 marzo 2023. Tali performance riflettono l'andamento negativo dei ricavi in parte mitigato da alcune iniziative di contenimento delle spese discrezionali.

"Da segnalare l'atteso incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, che superano il 5% dei ricavi, con l'obiettivo di mantenere e rafforzare il posizionamento competitivo di leadership nell'innovazione che ha sempre contrassegnato la strategia del gruppo", ha dichiarato la società.

Il risultato netto consolidato è pari a EUR16,5, milioni e in calo dell'11% rispetto a EUR18,5 milioni al 31 marzo 2023 e riflette solo parzialmente i risultati operativi grazie a risultati particolarmente positivi derivanti dall'andamento dei cambi e dalla plusvalenza legata all'acquisizione del residuo 49% del capitale social di CFM. Il tax rate si attesta appena sopra il 22%, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell'anno passato.

La Posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per EUR78,0 milioni, inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a EUR32,5 milioni. L'incremento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023, che era pari a EUR35,7 milioni, è dovuto all'acquisizione del residuo 49% del capitale sociale di CFM. Escludendo tale elemento, la PFN risulta sostanzialmente immutata rispetto alla fine del 2023: la generazione di cassa ha più che coperto, infatti, investimenti per circa EUR5,4 milioni e l'incremento del capitale circolante dovuto principalmente ad effetti stagionali.

"Per quanto riguarda il prosieguo dell'anno, le attese sono per una graduale crescita delle performance, in particolare in EMEA, nella seconda parte del 2024, legata a una serie di fenomeni, tra cui la ripresa del ciclo degli investimenti nel settore della refrigerazione, lo smaltimento delle scorte accumulate nella supply chain delle pompe di calore e il miglioramento dello scenario macroeconomico europeo. Anche la base di comparazione con il 2023 si normalizzerà nella seconda parte dell'anno. Per il secondo trimestre, lo scenario non dovrebbe subire significativi cambiamenti, perciò il gruppo si attende ricavi consolidati vicini a quelli del primo trimestre di quest'anno".

Il titolo di Carel Industries è in rialzo dello 0,7% a EUR19,22 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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