Gli svizzeri si attivano sempre più spesso per ottimizzare con lungimiranza la loro situazione finanziaria nella terza età. È quanto emerge dal nuovo studio sulla previdenza, che illustra le possibilità di gestione individuale all'interno del sistema dei tre pilastri. Sempre secondo lo studio, sono aumentati i versamenti nel pilastro 3a e i riscatti di prestazioni della cassa pensione - così come è notevolmente aumentata la scelta dei giovani di optare per investimenti in azioni nel pilastro 3a. Le donne, invece, non solo effettuano meno versamenti nel 3. pilastro, ma scelgono spesso anche strategie d'investimento più conservative rispetto agli uomini. Inoltre, la prima analisi di dati anonimizzati della cassa pensione di Credit Suisse Group (Svizzera) indica che i collaboratori prossimi al pensionamento o con modesti patrimoni 1e, nonché le donne, tendono a optare per piani previdenziali 1e meno rischiosi.

Tra la popolazione svizzera cresce la consapevolezza che per garantirsi un adeguato tenore di vita in età avanzata è sempre più importante compiere sforzi individuali. Secondo l'Ufficio federale di statistica, nel 2019 circa il 60% dei lavoratori svizzeri ha versato regolarmente (53%) o saltuariamente (6%) contributi nella previdenza privata vincolata. Tra le donne e le persone sotto i 35 anni la quota di chi effettua versamenti nel pilastro 3a è inferiore alla media. Nonostante la recessione, nel primo anno della pandemia nel 2020 sono continuati ad aumentare i fondi previdenziali del pilastro 3a detenuti presso banche e assicurazioni. Non sorprende che, considerato il basso livello dei tassi d'interesse, gli averi sui conti di previdenza remunerati sono rimasti invariati (+0,4%). Le soluzioni in titoli del pilastro 3a hanno invece evidenziato una crescita del 17%, che si spiega con la performance positiva dei mercati finanziari nonostante il COVID-19 ma anche con un aumentato interesse per questo tipo di prodotti da parte della clientela.

Pilastro 3a: quota di titoli più elevata tra i giovani
Secondo l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, la penetrazione delle soluzioni in titoli è pari al 30% circa (2013: 20% circa). In base ai dati dell'Associazione di previdenza Svizzera, sono soprattutto i giovani risparmiatori nel pilastro 3a a investire sempre più spesso in titoli. Sono significativi i dati sul comportamento d'investimento rilevati per la prima volta nel 2020 presso quattro aziende esclusivamente digitali, la cui quota di mercato al momento è pari ad appena l'1,6% e la cui clientela è costituita per il 76% da persone di età inferiore a 45 anni: la loro penetrazione delle soluzioni in titoli supera il 70% in tutte le classi d'età (cfr. fig.). Le donne non solo effettuano meno versamenti nella previdenza vincolata, ma scelgono spesso anche strategie d'investimento piuttosto conservative con un'eccedenza di contante e un significativo sotto investimento in azioni.

Sempre più riscatti di prestazioni nella Cassa pensione
Le possibilità della previdenza professionale - come il risparmio facoltativo con contributi più elevati o i riscatti di prestazioni nella Cassa pensione - godono di crescente popolarità. Nel 2020 gli assicurati attivi degli istituti di previdenza svizzeri hanno effettuato versamenti unici e riscatti per un valore di oltre 6,8 miliardi di franchi - circa due terzi in più rispetto al 2010. Ciò si spiega con la crescente consapevolezza da parte della popolazione delle problematiche relative alla previdenza per la vecchiaia nonché con il solido andamento dei mercati finanziari negli ultimi anni. Gli assicurati possono ricorrere ai componenti straordinari di reddito, come pagamenti di bonus o elevati rendimenti sul patrimonio privato, per finanziare i riscatti.

L'analisi dei dati degli assicurati della Cassa pensione di Credit Suisse Group (Svizzera) evidenzia che i riscatti facoltativi più frequenti vengono effettuati tra i 45 e i 60 anni e da persone con reddito più elevato. I vantaggi fiscali dei riscatti scaglionati sembrano essere comunque noti ai collaboratori della banca: il 72% delle persone che hanno effettuato riscatti nella Cassa pensione di Credit Suisse tra il 2017 e il 2021 lo ha fatto in misura graduale su più anni.

Le strategie d'investimento 1e con rischio minimo e massimo sono le più diffuse
La prima analisi di dati anonimizzati della Cassa pensione di Credit Suisse Group (Svizzera) mostra il comportamento d'investimento di un elevato numero di collaboratori assicurati in piani di previdenza 1e. In particolare, le persone prossime al pensionamento - ma anche gli assicurati con un modesto patrimonio 1e e le donne - optano per strategie meno rischiose. Se con un orizzonte temporale breve ciò può essere opportuno, non lo è in generale per molti assicurati, in quanto le aspettative di rendimento per gli investimenti a basso rischio sono negative a causa dell'attuale situazione dei tassi d'interesse. Lo studio sottolinea la necessità di definire il processo di risparmio e investimento in base al profilo e alla capacità di rischio individuali. In tale contesto occorre anche evitare che gli assicurati scelgano in modo disinformato o inconsapevole strategie d'investimento che ostacolano la realizzazione di rendimenti positivi e portano a lungo termine a un'evoluzione del patrimonio di previdenza ben al di sotto delle possibilità e delle prassi del secondo pilastro.

La tendenza verso maggiori liquidazioni in capitale comporta dei rischi
Negli ultimi anni è leggermente diminuita la quota di rendite esclusive, mentre sono aumentate le pure liquidazioni di capitale. Secondo dati provvisori per il 2020, presso le casse pensioni (senza istituzioni di libero passaggio), il 54% dei nuovi beneficiari ha ricevuto almeno una parte delle prestazioni sotto forma di capitale (il 34% ha ricevuto solo capitale e il 20% ha optato per una combinazione di rendita e capitale). Poco meno della metà delle persone assicurate (46%) ha ricevuto la pura rendita mensile - le donne un po' più spesso degli uomini. Nel complesso, la liquidazione in capitale presuppone una situazione patrimoniale solida. In questo contesto, la longevità rappresenta un rischio finanziario, e occorre evitare che i mezzi finanziari disponibili si esauriscano troppo presto.

La penetrazione delle soluzioni in titoli nel pilastro 3a è di quasi il 30%, a fronte di oltre il 70% per chi offre soluzioni digitali

Penetrazione delle soluzioni in titoli: quota dei fondi complessivi investiti su depositi e conti 3a in %, per classi di età

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Credit Suisse Group AG published this content on 12 April 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 12 April 2022 07:30:05 UTC.