DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.p.A.

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COMUNICATO STAMPA

GRUPPO DANIELI

Il Consiglio di Amministrazione della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (in seguito anche "Danieli"), riunitosi oggi 10 marzo 2022, ha esaminato ed approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2021, predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, e preso atto del risultato dei primi sei mesi di gestione.

SITUAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 31/12/2021

  1. Ai ricavi del 31 dicembre 2021 per 1.559,8 milioni di euro si aggiunge il valore delle costruzioni interne sviluppate per 8,5 milioni di euro (erano 36 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Sintesi dei risultati dei primi sei mesi dell'esercizio

Il Margine Operativo Lordo del periodo (EBITDA) è salito del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, trainato dal settore Steel Making che ha beneficiato di prezzi e volumi elevati pur avendo sofferto una marginalità compromessa a fine anno dal costo triplicato dei fattori energetici e con un settore Plant Making con margini soddisfacenti seppure ancora limitati per gli avanzamenti ancora bassi dei nuovi progetti sviluppati secondo i programmi di costruzione concordati con i clienti.

Il Risultato Netto dei primi sei mesi dell'esercizio 2021/2022 sale invece rispetto allo scorso anno favorito dai proventi finanziari per differenze cambio legate all'allineamento della cassa e delle altre

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poste di bilancio espresse in Usd al cambio del 31 dicembre 2021 verso l'Euro che risulta migliore di circa il 5% rispetto al cambio del 30 giugno 2021.

La tipologia degli ordini oggi sviluppati in portafoglio nel settore Plant Making e la pianificazione della produzione nelle unità produttive del Gruppo ha permesso una gestione ordinata dei reparti di progettazione e di quelli di produzione sia in Italia che all'estero, senza subire, al momento, problemi significativi derivanti dalle limitazioni produttive legate al COVID-19.

Il livello dei ricavi del Gruppo sale rispetto a quanto realizzato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, con un fatturato in forte crescita nel settore acciaio (Steel Making) grazie al contributo di produzione del nuovo laminatoio vergella in ABS a Pozzuolo del Friuli ed in leggera riduzione nel settore impianti (Plant Making) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2020/2021. I ricavi per il settore Plant Making risultano comunque allineati con le previsioni d'inizio anno con un EBITDA per 64,3 milioni di euro, sostenuto dalla produzione su ordini più profittevoli con un contenuto tecnologico più sofisticato ed acquisiti in un mercato più favorevole.

I ricavi per il settore Steel Making hanno superato il budget di inizio anno e presentano una redditività lorda di 52,1 milioni di euro, con prodotti spediti nel periodo chiuso al 31 dicembre 2021 per circa 630.000 tonnellate (superiori del 25% ai volumi dell'omologo periodo dello scorso esercizio), con l'obiettivo di migliorare la redditività e volumi nel primo semestre del 2022 presentando un risultato positivo per l'intero esercizio in corso.

Inoltre buono anche l'order intake del periodo che ha permesso di incrementare il portafoglio ordini ad un livello elevato per il Plant Making al 31 dicembre 2021 grazie agli impianti e tecnologie innovative anche green promosse da Danieli e che il mercato ha accolto positivamente.

L'intervento militare in Ucraina ha generato un persistente aumento dei costi nei fattori energetici che potrebbe impattare negativamente sul risultato di ABS Steel Making se confermato nel tempo mentre per il settore Danieli Plant Making non sono in essere ad oggi progetti di valore significativo in Ucraina e rimangono attivi solo alcuni progetti con clienti russi (per un valore di circa il 1,7% del portafoglio ordini del gruppo al 31 dicembre 2021) seppure con rallentamenti derivanti dalle limitazioni finanziarie poste sulle banche russe.

I nostri uffici tecnici a Dnepropetrovsk sono al momento chiusi e Danieli ha provveduto al trasporto e all'accoglienza in Italia delle famiglie dei nostri colleghi ucraini in parte rimasti nel paese a seguito degli arruolamenti per ordine governativo.

Le performances di entrambi i settori Plant Making (ingegneria e costruzioni impianti) e Steel Making (produzione acciai speciali) ed il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli fanno prevedere risultati di fine esercizio in linea con le previsioni fatte. In particolare, nel settore Steel Making si attende un miglioramento nel 2022 dei risultati già raggiunti nel secondo semestre del 2021 grazie ad un maggior volume in tonnellate prodotte e prezzi più remunerativi legati ad un migliore mix di produzione con un mercato ancora ricettivo verso i prodotti di qualità.

Prospettive worldwide del settore produzione metalli che influenzano l'attività di Danieli nel settore Plant Making

L'economia mondiale ha mostrato nel 2021 una crescita del 5,9%, in forte salita rispetto al valore negativo di 3,1% del 2020 e le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale prevedono valori di crescita positivi anche per il 2022 e il 2023 seppure inferiori per un rintracciamento nell'andamento delle due principali economie mondiali: in USA essenzialmente dal rallentamento dell'industria per carenza di approvvigionamento dalle catene di subfornitura ed in Cina per lo stress finanziario subito dal settore immobiliare e per le sospensioni delle attività economiche legate alla politica di tolleranza zero verso le infezioni da varianti COVID-19.

La crescita media prevista del 4,4% per il 2022 e quella del 3,8% per il 2023 potrebbero essere in parte ridotte dall'andamento dell'inflazione presente ormai con tassi elevati sia nei paesi emergenti ed in quelli economicamente avanzati spinta anche dai prezzi dei fattori energetici stabilmente alti non più solo nel breve periodo.

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Rispetto a questo scenario, non è ancora prevedibile l'entità degli impatti derivanti dal conflitto russo ucraino esploso a fine febbraio sui mercati finanziari, sugli scambi internazionali e sui mercati delle materie prime, in particolare di quelle energetiche.

La produzione siderurgica mondiale ha raggiunto nel 2021 un volume di circa 1.950 milioni di tonnellate, in rialzo del 3,7% rispetto al 2020 (come indicato da World Steel Association), con una crescita minima in Asia (dove gli aumenti in Giappone, India e Korea hanno compensato il calo di produzione in Cina) e con risultati in miglioramento nel resto del mondo soprattutto in USA ed UE ma pure in Middle East ed Africa.

Il coefficiente medio di utilizzo degli impianti si è mantenuto nel 2021 attorno all'80% influenzato negativamente dalla riduzione della capacità produttiva cinese e positivamente dagli aumenti di tutti gli altri produttori del resto del mondo trainati dalle prospettive di miglioramento economico post pandemia COVID-19: possibile però uno stallo e un ritardo nel processo di crescita nella prima parte del 2022 a seguito delle sanzioni imposte da USA e UE alla Russia in merito alla crisi in Ucraina.

L'Outlook generale del mercato dell'acciaio rimane ancora positivo per il 2022 con prezzi in aumento e margini in tenuta rispetto al 2021 grazie ad un mercato di sbocco più ricettivo con un'aspettativa di crescita nelle quantità e nella verticalizzazione qualitativa dei prodotti, seppure la marginalità potrebbe risentire negativamente della forte fluttuazione nei prezzi dei fattori energetici e produttivi.

La Cina ha mantenuto nel 2021 il suo ruolo principale nell'industria dell'acciaio coprendo circa il 53% della produzione annuale ed il paese ha proseguito nel processo di transizione da metallurgia primaria (partendo da minerale di ferro) verso quella secondaria (riciclando il rottame metallico) salendo progressivamente nella produzione d'acciaio da forno elettrico (EAF) per ridurre così le emissioni dirette di CO2 (scopo1), mentre il nuovo obiettivo presentato al COP26 di Glasgow con zero emissioni entro il 2060 porterà nei prossimi anni ad un cambiamento rapido delle tecnologie utilizzate per produrre l'acciaio liquido con la necessità di grandi investimenti per ridurre in modo significativo l'impatto ambientale della produzione.

Pure in Europa la tematica emissioni GHG sta divenendo sempre più importante anche per i produttori d'acciaio, soprattutto in tema di investimenti, costi per le compensazioni e produzione sostenibile tenendo conto del prospettato meccanismo di tassazione sul contenuto di CO2 dei prodotti d'acciaio che gradualmente si affiancherà al nuovo Sistema Europeo dei Certificati Ambientali (ETS) favorendo i produttori da forno elettrico meno impattanti in tema di emissioni rispetto alla produzione tradizionale da altoforno.

La produzione primaria di acciaio contribuisce per circa il 7-9 % della produzione globale di CO2 di natura fossile (un settore industriale secondo solo a quello della generazione di energia) e la sua trasformazione in linea con gli accordi di Parigi e di Glasgow prevede una de-carbonizzazione che inizialmente porti ad un miglioramento di efficienza degli altoforni ma poi alla loro graduale sostituzione con l'utilizzo di nuove tecnologie di riduzione del minerale di ferro.

L'ambizione di porre un tetto alla crescita della temperatura media globale non superiore a 1,5° come previsto dal COP26 necessita quindi di forti investimenti nel settore acciaio per utilizzare nuovi impianti che limitino in modo significativo l'uso del carbone nel processo produttivo.

Produrre acciaio con basse emissioni di CO2 è divenuto oggi un obiettivo sempre più centrale per tutti gli investimenti del settore che necessiterà maggiore disponibilità di energia elettrica da fonti rinnovabili e l'uso prima di gas e poi di idrogeno a condizioni economiche competitive per permettere una riduzione significativa delle emissioni del processo industriale di produzione dell'acciaio liquido.

Per mantenere la competitività in questo mercato Danieli ha investito molto in tecnologie innovative che permettano una produzione Green di acciaio riaffermando innanzitutto la centralità del cliente:

  • migliorando la produttività degli impianti e con essa il valore aggiunto pro-capite;
  • riducendo le emissioni GHG per tonnellata prodotta con l'applicazione di soluzioni tecnologiche innovative ed oggi consolidate a basso impatto ambientale;

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  • rendendo operativi i principi della rivoluzione 4.0 nell'industria siderurgica grazie al progetto
    DIGIMET per garantire il controllo totale delle variabili produttive in tutte le fasi di produzione dall'acciaio liquido al prodotto finale, finito e confezionato e;
  • velocizzando i processi produttivi con tempi e costi ridotti ed ottimizzando l'efficienza della produzione integrando fasi diverse di lavorazione termomeccanica con soluzioni endless sia per prodotti lunghi che per i prodotti piani.

La ricerca e lo sviluppo tecnologico attuati da Danieli nell'ultima decade hanno permesso di ampliare la gamma degli impianti offerti all'intero settore Metal (acciaio, alluminio ed altri metalli), riducendo sensibilmente il costo necessario per l'investimento iniziale per singolo progetto (CapEx), ma pure ottimizzando i costi operativi di produzione (OpEx), integrando più fasi di lavorazione all'interno del processo produttivo ed allargando quindi la platea dei potenziali investitori grazie ad una fattibilità economica più agevole degli investimenti sia in paesi con economie mature che in quelli ancora in fase di sviluppo.

Il portafoglio ordini include molti impianti innovativi anche per la produzione di acciaio Green ed è conferma della propensione dei produttori di acciaio ad investire in nuovi impianti non solo per migliorare la competitività ma anche Toward Net Zero.

Sintesi dei risultati per settore

(*) I ricavi del Plant Making includono 8,5 milioni di euro per le forniture vendute ad ABS (al 31 dicembre 2020 36 milioni di euro)

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall'Emittente per monitorare e valutare l'andamento gestionale e rappresenta l'utile operativo al lordo degli ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti (è una misura non definita nell'ambito dei principi IFRS e pertanto potrebbe non essere del tutto comparabile con altre entità che utilizzano criteri diversi di determinazione)

In applicazione del principio IFRS 5 sono stati rilevati separatamente i ricavi e i costi del tubificio ESW in quanto poste legate ad attività discontinua e correlate alla sua chiusura, e il risultato del periodo viene direttamente recepito nella riga dell'utile/perdita di esercizio.

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Grazie agli investimenti fatti in entrambi i settori operativi il Gruppo Danieli si propone di offrire ai propri clienti un servizio sempre migliore per qualità, prezzo e puntualità di consegna, operando con un'organizzazione volta all'ottimizzazione dei processi aziendali per ridurre sprechi ed emissioni, ricercando la massima soddisfazione del cliente con prodotti innovativi ed eco- sostenibili.

Strategie

Tra i motti Danieli troviamo:

  • "Innovaction to be a step ahead in capex and opex" che ha l'obiettivo di valorizzare il nuovo modello organizzativo assunto dal Gruppo favorendo la crescita intellettuale e multiculturale e sviluppando soluzioni per rispondere in modo più efficace alle attuali esigenze dei mercati.
  • "Passion to innovate and perform" ma pure "We do not shop around for noble equipment". Il Gruppo Danieli continuerà quindi a consolidare ed espandere le sue attività per garantire maggiore competitività in termini di innovazione, tecnologia, qualità, costi, produttività e servizio al cliente.
  • "Absolute Steel Quality" che sintetizza l'impegno costante di ABS a produrre acciai con un livello di finitura e servizio al cliente sempre in linea con le aspettative più esigenti e per le applicazioni industriali più innovative e rigorose.

Innovazione e prodotti nobili vengono sviluppati e costruiti prevalentemente in Europa mentre la progettazione e fabbricazione di impianti con tecnologie già consolidate viene eseguita nelle fabbriche in Asia, garantendo ad un costo inferiore la stessa qualità europea sia per il mercato siderurgico occidentale sia per quello asiatico, che oggi interessa oltre il 70% della produzione mondiale di acciaio.

Nel settore della produzione acciai speciali, ABS è riconosciuta a livello internazionale come una delle più moderne acciaierie per la qualità dei suoi impianti che garantiscono non solo prodotti certificati ma pure la massima efficienza produttiva ed una piena tutela dell'ecosistema in cui opera.

ABS fornisce prodotti con qualità e tempi di consegna in linea con i migliori produttori a livello mondiale, e si pone l'obiettivo di essere il primo operatore in Italia nel settore degli acciai speciali e tra i primi tre in Europa.

Portafoglio ordini

Il portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto ed ammonta, al 31 dicembre 2021, a 4.050 milioni di euro (di cui 612 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 3.534 milioni di euro al 30 giugno 2021 (di cui 622 milioni di euro per acciai speciali).

Pur con le rilevanti incertezze connesse all'attuale contesto geopolitico ed economico si ritiene che il Gruppo non sia esposto in misura significativa a rischi derivanti dai mercati russo ed ucraino, nei quali si è realizzato nel semestre chiuso al 31 dicembre 2021 un volume di produzione del 3% pari a 49 milioni di euro (erano 185 milioni di euro nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2021). Le commesse in corso in tali mercati non presentano al netto degli accantonamenti fatti a fine semestre un'esposizione netta rilevante o negativa e i crediti netti scaduti e non svalutati verso clienti russi e ucraini ammontano a circa 25 milioni di euro. Gli ordini acquisiti ma non ancora in vigore nei suddetti mercati ammontano a circa 520 milioni di euro e sono stati esclusi dal valore del portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 e dalla posizione finanziaria netta per gli anticipi già incassati. Il portafoglio ordini non include, prudenzialmente, anche le quote a finire ancora da sviluppare su progetti verso committenti russi dove sono previsti particolari rallentamenti o ritardi per circa 370 milioni di euro.

La Direzione sta provvedendo ad una disamina dei vari riflessi sul Gruppo di tale situazione e del sistema di sanzioni recentemente attivato ed ancora in evoluzione, seppure il potenziale impatto sarà legato più alle minori opportunità commerciali future legate al raffreddamento del mercato

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Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. published this content on 10 March 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 10 March 2022 22:35:02 UTC.