DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.p.A.

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COMUNICATO STAMPA

GRUPPO DANIELI

Il Consiglio di Amministrazione della Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (in seguito anche "Danieli"), riunitosi oggi 9 marzo 2023, ha esaminato ed approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, e preso atto del risultato dei primi sei mesi di gestione.

SITUAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 31/12/2022

Sintesi dei risultati dei primi sei mesi dell'esercizio

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) dei sei mesi chiusi al 31 dicembre 2022 è salito del 25% rispetto lo stesso periodo dello scorso esercizio, spinto dai risultati del settore ABS Steel Making, che ha beneficiato nel secondo semestre del 2022 di un mix favorevole tra prezzi, volumi e crediti per società energivore (in una situazione di costi per energia anche decuplicati nel periodo) e con un settore Danieli Plant Making con margini in tenuta ma ancora non soddisfacenti per l'effetto temporaneo, ma significativo, di incremento dei costi per tutta la componentistica elettronica e dei trasporti che solo ora stanno rientrando su valori coperti dai prezzi contrattualmente concordati con i clienti.

Pure il Risultato Netto dei primi sei mesi dell'esercizio 2022/2023 sale rispetto allo scorso anno pur con un basso contributo dei proventi finanziari, ridotti dalle attualizzazioni su crediti di difficile incasso mentre le differenze cambio rimangono sostanzialmente stabili e senza più impatti

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significativi legati alla chiusura del tubificio ESW in Germania, qualificata "discontinua" ai sensi dell'IFRS 5 come nello scorso esercizio.

Si conferma in questo esercizio la capacità del Gruppo Danieli a mantenere una buona marginalità consolidata pur operando in due settori che spesso presentano risultati in controtendenza e leggermente traslati nel tempo.

Il fatturato del settore impianti (Plant Making) è in crescita, sostenuto dalla produzione su ordini con un contenuto tecnologico più sofisticato in un mercato nuovamente favorevole mentre i ricavi per il settore acciaio (Steel Making) sono in linea con budget di inizio anno seppure in calo dopo il picco dei prezzi dello scorso esercizio con prodotti spediti nel semestre chiuso al 31 dicembre 2022 per circa 505.000 tonnellate e con l'obiettivo di migliorare i volumi nel secondo semestre dell'esercizio presentando un risultato positivo per l'intero esercizio in corso.

Le performances di entrambi i settori Plant Making (ingegneria e costruzioni impianti) e Steel Making (produzione acciai speciali), assieme ad un portafoglio ordini sempre su buoni livelli permettono di confermare, seppure con qualche incertezza, le previsioni fatte per i risultati di fine esercizio.

In particolare, nel settore Danieli Plant Making si prevede buoni volumi ed una migliore marginalità nel secondo semestre dell'esercizio con un'equa distribuzione nelle principali linee di prodotto (acciaierie, prodotti lunghi, prodotti piani, automazione e digitalizzazione degli impianti), con una redditività essenzialmente omogenea in tutte le aree geografiche interessate ed un buon contributo per il Gruppo da parte delle principali consociate operative.

Nel settore ABS Steel Making si attende una conferma nel primo semestre del 2023 dei risultati già raggiunti nel secondo semestre del 2022 con un maggior volume di tonnellate prodotte e un mercato ancora ricettivo per i prodotti di qualità, con prezzi in tenuta o in diminuzione direttamente correlati al calo dei costi dei fattori produttivi, ed in particolare di gas ed energia elettrica.

La posizione finanziaria netta del Gruppo si mantiene positiva e la gestione della liquidità è proseguita nel periodo secondo gli usuali principi di investimento a basso rischio e facile realizzo, seppure il veloce aumento dei tassi di interesse ha consigliato una riduzione importante degli indebitamenti verso banche (utilizzando quota parte della liquidità lorda) mentre la gestione valutaria si è mantenuta neutra per l'effetto positivo delle coperture cambio attivate sulla provvista in Usd pur a fronte di un allineamento cambio Usd/Euro sfavorevole di circa il 3%, rispetto al 30 giugno 2022.

Prospettive worldwide del settore produzione metalli che influenzano l'attività di Danieli nel settore Plant Making

L'economia mondiale ha mostrato nel 2022 una crescita del 3,4%, in discesa rispetto al valore di 6,2% del 2021 (legato alla ripresa post COVID) e le più recenti proiezioni del World Economic Outlook (Fondo Monetario Internazionale) disponibili alla data di redazione della presente relazione prevedono valori di crescita positivi ma inferiori per il 2023 (crescita del 2,9%) e per il 2024 (crescita del 3,1%), essenzialmente per un ritracciamento nell'andamento delle due principali economie mondiali:

  • quella USA con una previsione di crescita bassa tra l'1,2% e il 1,4%, con l'inflazione raffreddata dagli interventi sui tassi della Federal Reserve e
  • quella cinese che rimane elevata (tra il 5,2% e il 4,5%) ma in modo inferiore rispetto il trend passato per lo stress finanziario subito dal settore immobiliare e per un minor dinamismo

nell'economia, legato anche a un rallentamento nelle riforme strutturali nella società.

Le attività manifatturiere sono state affette da rallentamenti nel corso del 2022 specialmente in Europa per le conseguenze correlate al conflitto russo-ucraino, che hanno portato ad uno shock negli scambi internazionali e sui prezzi di materie prime e fattori energetici che solo ora iniziano a rientrare verso livelli più ragionevoli (seppure ancora molto più alti rispetto al 2021), con una forte inflazione indotta che la Banca Centrale Europea ha contrastato con aumenti importanti dei tassi di interesse.

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Il livello di GDP mondiale e il suo Outlook per il 2023 rimangono comunque positivi con una crescita media indebolita per la minore spinta da parte dei paesi con economie avanzate mentre la leadership mondiale di crescita sarà l'India, seguita dalla Cina e dagli altri paesi asiatici.

La produzione siderurgica mondiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 1.878 milioni di tonnellate, in diminuzione del 4,2% rispetto al 2021 (come indicato da World Steel Association), con una leggera riduzione in Asia (dove l'aumento di produzione in India, Indonesia e Malesia hanno parzialmente compensato il calo di produzione in Cina, Giappone e Korea) e con un calo più marcato nel resto del mondo soprattutto in USA ed UE, tranne in Middle East che sale nei volumi di produzione grazie alla disponibilità di fattori energetici a prezzi molto competitivi.

Il coefficiente medio di utilizzo degli impianti si è mantenuto nel 2022 attorno all'80%, influenzato negativamente dalla riduzione della capacità produttiva in Cina per il permanere delle limitazioni COVID ed in Europa (dopo il traino nel 2021 per la ripresa economica post COVID) per lo stallo e il ritardo nel processo di crescita in conseguenza della crisi energetica e finanziaria causata dal conflitto russo-ucraino.

L'Outlook generale del mercato dell'acciaio rimane comunque positivo per il 2023, con prezzi e volumi in tenuta rispetto al 2022 grazie ad un mercato di sbocco più ricettivo con un'aspettativa di progressiva normalizzazione del mercato energetico (soprattutto in Europa), seppure la marginalità potrebbe risentire negativamente per una fluttuazione non facilmente controllabile nei prezzi dei fattori energetici e produttivi.

La Cina ha mantenuto nel 2022 il suo ruolo principale nell'industria dell'acciaio coprendo circa il 54% della produzione annuale ed il paese ha proseguito nel processo di transizione da metallurgia primaria (partendo da minerale di ferro) verso quella secondaria (riciclando il rottame metallico) salendo progressivamente nella produzione d'acciaio da forno elettrico (EAF) per ridurre così le emissioni dirette di CO2 (scopo1), mentre gli obiettivi confermati al COP27 di zero emissioni entro il 2060 porterà nei prossimi anni ad un cambiamento significativo delle tecnologie utilizzate per produrre l'acciaio liquido con la necessità di grandi investimenti per ridurre in modo significativo l'impatto ambientale della produzione.

Pure in Europa la tematica delle emissioni GHG si conferma sempre più importante anche per i produttori d'acciaio, soprattutto in tema di investimenti e costi di compensazione per una produzione sostenibile, tenendo conto della prossima entrata in vigore del meccanismo di tassazione sul contenuto di CO2 dei prodotti d'acciaio importati in UE (CBAM), che gradualmente si affiancherà al nuovo Sistema Europeo dei Certificati Ambientali (ETS), favorendo i produttori da forno elettrico meno impattanti in tema di emissioni rispetto alla produzione tradizionale da altoforno.

Il mantenimento di un livello sempre elevato nella produzione di acciaio nel mondo e l'interesse a sviluppare la produzione utilizzando i fattori energetici in modo sempre più efficiente ed innovativo, tiene alto l'interesse dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti, oltre ad aggiornare tecnologicamente quelli esistenti per produrre con maggiore qualità e flessibilità, riducendo le emissioni di CO2 ed utilizzando in modo sostenibile le risorse disponibili.

Il processo di decarbonizzazione della produzione di acciaio ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più centrale per tutti gli investimenti del settore che oggi possono contare su nuove tecnologie per utilizzare direttamente negli impianti energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e gas o idrogeno, quando disponibile, a condizioni economiche competitive per permettere una riduzione significativa delle emissioni del processo industriale di produzione dell'acciaio liquido.

La graduale sostituzione del carbone nei processi metallurgici primari permetterà di ridurre le emissioni di GHG correlati che oggi contribuiscono per circa il 7% della produzione globale di CO2 di natura fossile (un settore industriale secondo solo a quello della generazione di energia) e la sua trasformazione, in linea con gli obiettivi della COP27 che prevede una decarbonizzazione che inizialmente porti ad un miglioramento di efficienza degli altoforni e poi alla loro graduale sostituzione con l'utilizzo di nuove tecnologie di riduzione del minerale di ferro con gas e idrogeno. L'ambizione di porre un tetto alla crescita della temperatura media globale non superiore a 1,5°, come ribadito dal COP 27 in Egitto, necessiterà quindi un forte impegno finanziario con investimenti nel settore acciaio per utilizzare nuovi impianti che limitino in modo significativo l'uso del carbone nel processo produttivo.

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Danieli ha sviluppato e possiede tutte queste nuove tecnologie e può puntare a raggiungere questi risultati avendo anche presentato il proprio Communication On Progress (COP) per il 2023 aderendo agli obiettivi sostenibili promossi dal United Nations Global Compact ed avendo condiviso le proprie soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni sia a Sbti (Science Base Target Inititative), ottenendo la validazione dei nostri target nella RACE TO ZERO, sia a CDP (Carbon Disclosure Project), ottenendo nel 2022 la leadership A- nel Climate Action e nell'utilizzo di una Supply Chain sostenibile grazie al grande impegno svolto nello sviluppare soluzioni innovative ed Environmental Friendly per i nostri clienti.

Per mantenere la competitività in questo mercato, Danieli ha investito molto in tecnologie innovative che permettano una produzione Green di acciaio ponendo, comunque, la centralità del cliente quale primo impegno della nostra attività:

  • per migliorare la produttività degli impianti e con essa il valore aggiunto pro-capite;
  • ridurre le emissioni GHG per tonnellata prodotta con l'applicazione di soluzioni tecnologiche innovative, ad oggi consolidate a basso impatto ambientale;
  • rendere operativi i principi della rivoluzione 4.0 nell'industria siderurgica, grazie al progetto
    DIGIMET, per garantire il controllo totale delle variabili produttive in tutte le fasi di produzione, dall'acciaio liquido al prodotto finale, finito, confezionato e;
  • velocizzare i processi produttivi con tempi e costi ridotti ottimizzando l'efficienza della produzione ed integrando fasi diverse di lavorazione termomeccanica con soluzioni endless, sia per prodotti lunghi che per prodotti piani.

La ricerca e lo sviluppo tecnologico attuati da Danieli, nell'ultima decade, hanno permesso di ampliare la gamma degli impianti offerti all'intero settore Metal (acciaio, alluminio ed altri metalli), riducendo sensibilmente il costo necessario per l'investimento iniziale per singolo progetto (CapEx), ma pure ottimizzando i costi operativi di produzione (OpEx), integrando più fasi di lavorazione all'interno del processo produttivo ed allargando quindi la platea dei potenziali investitori grazie ad una fattibilità economica più agevole degli investimenti, sia in paesi con economie mature che in quelli ancora in fase di sviluppo.

Il portafoglio ordini include già oggi molti impianti innovativi anche per la produzione di acciaio Green ed è conferma della propensione dei produttori di acciaio ad investire in nuovi impianti non solo per migliorare la competitività ma anche per raggiungere gli obiettivi Net Zero per la salvaguardia del pianeta.

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Sintesi dei risultati per settore

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dall'Emittente per monitorare e valutare l'andamento gestionale e rappresenta l'utile operativo al lordo degli ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni e delle svalutazioni nette dei crediti (è una misura non definita nell'ambito dei principi IFRS e pertanto potrebbe non essere del tutto comparabile con altre entità che utilizzano criteri diversi di determinazione)

In applicazione del principio IFRS 5 sono stati rilevati separatamente i ricavi e i costi della società ESW in quanto poste legate ad attività discontinua e correlate alla sua chiusura, e il risultato del periodo viene direttamente recepito nella riga dell'utile/perdita di esercizio.

Strategie

Tra i motti Danieli troviamo:

  • "Innovaction to be a step ahead in capex and opex" che ha l'obiettivo di valorizzare il nuovo modello organizzativo assunto dal Gruppo favorendo la crescita intellettuale e multiculturale e sviluppando soluzioni per rispondere in modo più efficace alle attuali esigenze dei mercati.
  • "Passion to innovate and perform" ma pure "We do not shop around for noble equipment". Il Gruppo Danieli continuerà quindi a consolidare ed espandere le sue attività per garantire maggiore competitività in termini di innovazione, tecnologia, qualità, costi, produttività e servizio al cliente.
  • "Absolute Steel Quality" che sintetizza l'impegno costante di ABS a produrre acciai con un livello di finitura e servizio al cliente sempre in linea con le aspettative più esigenti e per le applicazioni industriali più innovative e rigorose.

Innovazione e prodotti nobili vengono sviluppati e costruiti prevalentemente in Europa mentre la progettazione e fabbricazione di impianti con tecnologie già consolidate viene eseguita nelle fabbriche in Asia, garantendo ad un costo inferiore la stessa qualità europea, sia per il mercato

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Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. published this content on 09 March 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 14 March 2023 08:44:08 UTC.