Il mercato ha accolto senza particolare entusiasmo l'acquisizione del cognac Courvoisier da parte di Davide Campari. Dopo l'annuncio il prezzo delle azioni del gruppo italiano di alcolici è sceso del 3% a Milano, attestandosi intorno ai 10 euro. Tuttavia, gli analisti concordano su un punto: si tratta di un'operazione significativa per il gruppo e rappresenta una buona notizia per il settore. La prova? Nello stesso momento la rivale Rémy Cointreau è rimbalzata del 4% a Parigi.
"Campari è solita acquistare marchi polverosi e poco amati al momento giusto del ciclo". Edward Mundy, analista del settore alcolici di Jefferies, non ha fatto giri di parole nel commentare la transazione. L'operazione migliora l'esposizione dell’azienda milanese negli Stati Uniti e il suo portafoglio di brown spirits. Negli ultimi dieci anni, Courvoisier è rimasto indietro rispetto ai concorrenti Rémy Martin (Rémy Cointreau), Martell (Pernod Ricard) e Hennessy (LVMH). Tuttavia, secondo Mundy, Campari dispone della rete e dell'esperienza necessarie per migliorare la situazione.
Posizionamento di Courvoisier (ex Beam Suntory) / Fonte: Jefferies
Sanjeet Aujla di UBS ritiene che il prezzo pagato, pari a 21 volte il rapporto EV/EBITDA 2024, sia elevato. Tuttavia, l'analista sottolinea che l'operazione si colloca nella fase più bassa del ciclo per il settore del cognac e sottolinea il successo di Campari nell'integrazione di nuovi marchi. L'acquirente avrà un certo margine di manovra per riposizionare il prodotto, dal momento che Courvoisier ha un prezzo piuttosto basso rispetto alla concorrenza, che si tratti di VS, VSOP o XO. Jefferies ha anche commentato il posizionamento del gruppo producendo questo grafico, che mostra come Courvoisier sia un cognac entry-level.
Implicazioni per Rémy Cointreau
Poiché Campari è nota per il suo fiuto per gli investimenti, la transazione ha un impatto positivo su Rémy Cointreau, il cui titolo ha guadagnato terreno durante la sessione. "L'operazione Campari-Courvoisier implica un multiplo di circa 3,6 volte per gli stock che raggiungono la maturità", osserva Edward Mundy, che valuta le azioni Rémy Cointreau a circa 129 euro utilizzando lo stesso multiplo.
I prezzi di Courvoisier negli Stati Uniti sono nettamente inferiori a quelli della concorrenza in tutti i segmenti di prezzo (UBS con Nielsen)
Per quanto riguarda l'eventuale intensificazione della guerra commerciale, non è detto che ciò avvenga nel breve termine. "La sovrapposizione con Remy è limitata, dato il posizionamento più alto di Remy nel mercato. Stimiamo che i ricavi del cognac di Remy nel 2022 saranno di 500 euro per cassa, rispetto ai 200 euro di Courvoisier", afferma Mundy.
Davide Campari-Milano N.V. figura tra i principali produttori e distributori italiani di alcolici e vini. L'attività è organizzata intorno a tre famiglie di prodotti:
- alcolici: rum, vodka, tequila, whisky, liquori, ecc. (marchi Campari, SKYY Vodka, Cynar, Aperol, Cabo Wabo, CampariSoda, Glen Grant, Ouzo 12, X-Rated, Dreher, Old Eight e Drury's);
- vini: marchi Liebfraumilch, Cinzano, Mondoro, Riccadonna, Sella & Mosca e Teruzzi & Puthod;
- bevande analcoliche: aperitivi (marca Crodino), sode (LemonSoda, OranSoda, PelmoSoda e TonicSoda), e acque minerali (Crodo).
A fine 2023 il gruppo dispone di 22 siti di produzione in tutto il mondo.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Sud Europa, Medio Oriente e Africa (27,6%), Americhe (43,9%), Nord Europa, Europa Centrale e Europa Orientale (20,6%) e Asia Pacifico (7,9%).