La compagnia aerea low cost britannica ha registrato una perdita ante imposte di 126 milioni di sterline nel primo trimestre, in leggero miglioramento rispetto a -133 milioni di un anno fa. Il titolo ha guadagnato fino al 5% negli scambi del mattino, ai massimi da marzo 2023.

I vettori europei hanno beneficiato di una domanda robusta nel 2023, grazie alla ripresa dei viaggi post pandemia, ma i timori per i prezzi elevati del carburante, l'instabilità geopolitica in Medio Oriente e le incertezze economiche hanno causato qualche preoccupazione.

"Vediamo un trend positivo nelle prenotazioni per l'estate 2024, con i viaggi che rimangono una priorità per i consumatori", ha detto l'AD Johan Lundgren in un comunicato.

Secondo easyJet, mentre i costi del carburante per i jet rimarranno piatti nella prima metà dell'anno finanziario, sono destinati ad aumentare a una sola cifra nella seconda metà, con il 55% del carburante per quel periodo che è gia coperto.

EasyJet ha detto di essere riuscita a mitigare l'impatto della guerra a Gaza grazie alla crescita della capacità nelle aree in cui la domanda era in aumento, e che le prenotazioni si sono riprese dalla fine di novembre.

Tuttavia la compagnia aerea ha detto che per il momento non riprenderà i voli verso Israele e Giordania e di aver registrato un rallentamento della domanda verso l'Egitto a causa della guerra, che ha causato la svalutazione, aggiungendo però di prevedere una ripresa anche in questo caso.

"La chiusura delle rotte è molto costosa e non è chiaro quando la situazione si normalizzerà", ha detto Sophie Lund-Yates, analista azionario di Hargreaves Lansdown.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)