L'azienda italiana Enel ha in programma 35,8 miliardi di euro (39 miliardi di dollari) di spese lorde in conto capitale nei prossimi tre anni, adottando un approccio più cauto agli investimenti nelle energie rinnovabili, ha dichiarato mercoledì il nuovo amministratore delegato del gruppo energetico.

Ecco i punti chiave del piano dell'amministratore delegato Flavio Cattaneo, il suo primo da quando ha assunto il ruolo a maggio.

INVESTIMENTI

Circa 18,6 miliardi di euro (20,29 miliardi di dollari) di investimenti lordi saranno dedicati alle reti, concentrandosi sul miglioramento della qualità, della resilienza e della digitalizzazione delle reti esistenti, oltre che sulle nuove connessioni.

Circa 12,1 miliardi di euro di investimenti lordi saranno destinati alle Rinnovabili, sulla base di decisioni di investimento più selettive, incentrate sull'eolico onshore, sul solare e sull'accumulo di batterie.

Circa 3 miliardi di euro di investimenti lordi saranno destinati all'attività Clienti, gestendo attivamente il portafoglio attraverso offerte multi-play in bundle, nel tentativo di ridurre un tasso di abbandono del 20%.

L'azienda prevede di accedere a sovvenzioni europee per circa 3,5 miliardi di euro e di stabilire partnership in progetti rinnovabili, per un importo totale di circa 6,1 miliardi di euro.

Di conseguenza, la spesa capex netta dovrebbe ammontare a circa 26,2 miliardi di euro.

MERCATI PRINCIPALI

L'azienda rimane impegnata nei suoi sei mercati principali: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.

Un totale del 49% degli investimenti è destinato all'Italia, il 25% all'Iberia, il 19% all'America Latina e il 7% al Nord America.

TAGLIO DEI COSTI/INDEBITAMENTO

Rispetto ad una linea di base per il 2022, il gruppo prevede di ottenere una riduzione totale dei costi di circa 1,2 miliardi di euro nel 2026.

Il rapporto Indebitamento finanziario netto/EBITDA dovrebbe scendere a circa 2,3 volte nel 2026. Nel 2023, tale rapporto equivalente si attesterà a 2,7-2,8 volte, con un debito finanziario netto previsto per il 2023 tra i 60 e i 61 miliardi di euro.

Un piano di dismissione che prevede un ritiro dai mercati non core dovrebbe avere un impatto positivo sull'indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024.

ALTRI OBIETTIVI FINANZIARI

L'EBITDA del Gruppo dovrebbe crescere tra i 23,6 e i 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un tasso di crescita medio composto (CAGR) di circa il 5%.

L'utile netto del Gruppo dovrebbe aumentare tra i 7,1 e i 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR del 6% circa.

Il dividendo sarà di almeno 0,43 euro per azione per il periodo 2024-2026, con un potenziale aumento fino a un payout del 70% sul reddito ordinario netto, se si raggiunge la neutralità del flusso di cassa.

OBIETTIVI VERDI

Il Gruppo intende uscire completamente dalla generazione di energia a carbone nel 2027.

Entro il 2040, punta a una generazione di energia rinnovabile al 100% e a uscire dalla vendita al dettaglio di gas. (1 dollaro = 0,9168 euro) (Relazioni di Francesca Landini e Keith Weir. Scrittura di Keith Weir. Editing di Jane Merriman)