MILANO (MF-DJ)--Risultati ambivalenti per i fondi di Exor. Nel 2017 la holding della famiglia Agnelli-Elkann ha lanciato due veicoli di investimento in Lussemburgo per diversificare il portafoglio e mettere a reddito la liquidità propria e della controllata Partner Re.

Ebbene, stando ai dati consultati da MF-Milano Finanza, il bilancio 2020 di Exor Financial Investments è fatto di luci e ombre. Nel complesso, al 31 dicembre dell'anno scorso la Sicav-Sif del Granducato controllava un patrimonio netto di oltre 1,4 miliardi di dollari, cresciuto del 9,8% rispetto al 2019. Merito soprattutto delle partecipazioni nel supermercato online britannico Ocado, nei fornitori di servizi all'industria petrolifera e in società minerarie di oro, platino e uranio. Eccezion fatta per un taglio delle quote nella compagnia tedesca Rwe, peraltro, il portafoglio investimenti della società è rimasto perlopiù invariato rispetto all'anno precedente e a fine 2020 valeva quasi 2 miliardi di dollari, comprensivo di attivi comprati per circa 1,3 miliardi su cui Exor poteva vantare quasi 500 milioni di plusvalenze non realizzate.

rerd/lab

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1308:17 lug 2021

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July 13, 2021 02:18 ET (06:18 GMT)