A partire dai positivi risultati preconsuntivi 2022, il nuovo Piano quinquennale poggia sulle solide basi del precedente e si arricchisce di importanti progettualità volte a promuovere l'economia circolare, la transizione energetica e la resilienza delle reti, con oltre 4,1 miliardi di investimenti per aumentare la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder. Anche il dividendo è previsto in crescita, confermata la solidità finanziaria.

Highlight economico-finanziari

  • Margine operativo lordo al 2026: circa 1,5 miliardi (+246 milioni rispetto al 2021)

  • Investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi (+53% rispetto agli ultimi 5 anni)

  • Debito netto/MOL a 2,8x nel 2026

  • Dividendo in ulteriore crescita fino a 15 centesimi per azione nel 2026 (+25% rispetto all'ultimo dividendo pagato)

  • Oltre 130 milioni di contributi PNRR ottenuti per accelerare gli investimenti del Gruppo sui territori serviti

Highlight industriali

  • Sviluppo trainato sia dalla crescita organica sia per linee esterne (M&A) e bilanciato tra attività regolate e a libero mercato

  • Obiettivo di 4 milioni di clienti energy al 2026

  • MOL a valore condiviso al 2026: 62% del totale (pari a circa 910 milioni), in linea con l'obiettivo del 70% al 2030

  • Tra i principali obiettivi al 2030: aumentare del 150% la plastica riciclata e ridurre del 37% le emissioni

  • Solido punto di riferimento per abilitare i territori nella direzione della transizione ecologica, digitale e della coesione sociale

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi il Piano industriale al 2026, che conferma l'impegno della multiutility a mantenere anche per il prossimo quinquennio un importante volume di investimenti, accelerando l'evoluzione di tutti i business presidiati e le linee strategiche tracciate un anno fa, in coerenza con le policy comunitarie e in risposta al contesto esterno particolarmente sfidante, con l'obiettivo di continuare a creare valore per tutti gli stakeholder e confermarsi un solido riferimento per i territori serviti.

Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
"La crescita dei dati preconsuntivi dell'anno appena chiuso confermano la resilienza delle nostre attività. Prosegue pertanto la nostra strategia di sviluppo, che punta sul nostro know how distintivo in tema di circolarità, efficienza e transizione energetica per soddisfare la rapida crescita della domanda dei clienti sempre più sensibili al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Nel nuovo Piano, focalizzato sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder, prevediamo significativi investimenti e incrementiamo tutti gli impegni precedenti, ivi compresi quelli relativi alla politica di distribuzione dei dividendi."

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
"La nostra strategia di sviluppo prevista a Piano poggia su solide basi ed è incentrata a conquistare maggiori livelli di efficienza, potenziare tutti i servizi gestiti e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture, affiancando i territori serviti nella transizione ecologica, anche con l'ausilio dei fondi del PNRR. Avendo già da molti anni ottimizzato le emissioni dei nostri processi produttivi, la nostra attenzione sarà sempre più focalizzata a supportare le famiglie e le imprese e tutti i nostri stakeholder in questa transizione. A riconferma della nostra solidità, inoltre, la crescita prevista in arco Piano sarà associata a una conservativa leva finanziaria che consentirà di cogliere ulteriori opportunità."

Oltre 20 anni di vicinanza al territorio e un MOL preconsuntivo 2022 in crescita a quasi 1,3 miliardi
Lo scorso novembre il Gruppo Hera ha compiuto 20 anni: a partire dalla sua costituzione, l'azienda ha intrapreso un percorso ininterrotto di sviluppo che, forte del modello industriale multibusiness e del bilanciamento tra crescita organica e M&A (oltre 40 dal 2002 a oggi), l'ha resa tra le più importanti multiutility del panorama nazionale, con una consolidata posizione di leadership nei settori presidiati.
A coronare il ventennale dalla nascita, il Gruppo Hera prevede di chiudere l'esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il margine operativo lordo (MOL) preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in più rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dell'incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni.
I dati preconsuntivi evidenziano, quindi, la resilienza dei margini industriali e la validità del modello multibusiness del Gruppo, che capitalizza l'esperienza maturata negli anni, preservando i propri asset e accelerando il percorso di crescita sostenibile dell'azienda e delle comunità servite.

Una strategia efficace per rispondere al contesto sfidante
In un contesto esogeno sfidante - caratterizzato da un'elevata incertezza legata all'instabilità geopolitica, alla volatilità del mercato, all'aumento dell'inflazione, all'incremento dei prezzi dell'energia e ai problemi nelle supply chain - il Gruppo ha trasformato le sfide in opportunità ed elaborato un Piano in continuità con il percorso già intrapreso, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali sulla transizione energetica, sull'economia circolare e sull'innovazione.
In questo quadro, le città giocheranno un ruolo chiave nella mitigazione del cambiamento climatico: tra le 100 selezionate dalla Commissione UE per diventare "città intelligenti a impatto zero" entro il 2030 rientrano anche Bologna e Padova, in cui il Gruppo Hera ha già avviato investimenti e progetti chiave per supportare i Comuni nel raggiungimento della neutralità carbonica.

Investimenti per oltre 4,1 miliardi di euro, supportati dai contributi PNRR
Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni all'anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato.
Tali numeri comprendono iniziative concrete sui territori serviti che si sono già aggiudicate oltre 130 milioni di euro di finanziamenti PNRR, a cui si aggiungeranno altri fondi destinati ai progetti della raccolta e igiene urbana per i quali si attendono le graduatorie definitive nei prossimi mesi.
Il 70% degli investimenti previsti tra il 2022 e il 2026 risponderà agli obiettivi fissati dall'Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attività ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarà riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione.
La positiva generazione di cassa in arco Piano sarà in grado di coprire il piano di investimenti, riportando progressivamente la leva finanziaria al di sotto della soglia del 3x, con l'obiettivo di arrivare a 2,8x al 2026.

Le principali progettualità del Gruppo per contribuire alle transizioni in essere
La strategia al 2026 è stata elaborata per rispondere alle sfide più rilevanti del settore con progettualità d'eccellenza su tutti i territori in cui opera il Gruppo.
Anche questo Piano conferma l'impegno e il contributo alla transizione energetica, ad esempio con iniziative volte allo sviluppo di fonti rinnovabili elettriche e gassose. In questo senso si inseriranno l'installazione di impianti fotovoltaici nei siti di proprietà della multiutility, dei clienti domestici e industriali, e la produzione di biometano e idrogeno con tecnologie già collaudate (biometano da matrice organica) o uniche sul panorama nazionale (impianto power to gas abbinato al ciclo idrico integrato) da immettere nella rete di distribuzione o a beneficio del consumo locale ("Hydrogen Valleys").
Contribuiranno alla transizione ecologica anche le iniziative di efficienza energetica: da quelle riservate ai clienti industriali, ai condomini, alla pubblica amministrazione, fino alle diverse soluzioni che permetteranno al nostro Gruppo di ridurre i consumi di energia del 10% rispetto al 2013.
Parimenti il nuovo Piano industriale alimenterà l'evoluzione del Gruppo e dei nostri clienti verso un modello di economia circolare: da un lato con impianti innovativi per il riciclo delle plastiche rigide o delle fibre di carbonio, che porteranno al raddoppio dei volumi di plastiche riciclate rispetto al 2017; dall'altro con le soluzioni commerciali e impiantistiche offerte da Herambiente Servizi Industriali ai propri clienti e con le dotazioni intelligenti riservate alla clientela domestica per conferire i propri rifiuti, per traguardare un tasso di riciclo degli imballaggi del 73% già al 2026 e raggiungere un valore di raccolta differenziata pari al 77%, con l'avvio di sistemi di raccolta smart e nuovi sistemi tecnologici per la misurazione puntuale dei conferimenti.
Infine, la strategia del Gruppo Hera si svilupperà grazie al solido contributo dell'innovazione, elemento abilitante anche per la transizione ecologica in senso ampio. Le nostre infrastrutture (reti e impianti) sfrutteranno le opportunità della telegestione, del telecontrollo, dell'automazione per garantire al territorio una maggiore resilienza ai sempre più frequenti fenomeni climatici, con possibilità di intervento puntuale e immediato e quindi di mitigazione dei rischi per i servizi erogati.

MOL in aumento a circa 1,5 miliardi nel 2026, grazie allo sviluppo organico e per linee esterne
Per quanto riguarda le principali dimensioni economiche del Piano industriale, al 2026 è previsto un MOL complessivo di 1.470 milioni di euro, in aumento di 246 milioni rispetto al consuntivo 2021, per una crescita media annua di circa 50 milioni, fondata in modo equilibrato sia sulla componente organica che sullo sviluppo per linee esterne. Un obiettivo particolarmente apprezzabile considerando che saranno assorbiti anche forti impatti negativi derivanti, ad esempio, dalla revisione tariffaria relativa al WACC sui business regolati (distribuzione energia elettrica, gas e ciclo idrico), dalla progressiva scadenza degli incentivi legati alla produzione di energia dai termovalorizzatori e dal venir meno di alcuni incentivi sui lavori nei condomini (bonus facciate e super eco bonus al 110%).
Fermo restando il positivo apporto di tutte le filiere di business, la crescita organica contribuirà all'incremento complessivo del MOL per 146 milioni, alimentata principalmente dalle marginalità associate alle nuove progettualità, dagli sviluppi industriali e commerciali previsti a Piano e dalle efficienze e sinergie sul perimetro attuale. Un ulteriore contributo di 100 milioni verrà dalle attività di M&A, di cui circa 24 milioni derivanti dalle operazioni recentemente concluse: si tratta di due aziende nella filiera ambiente, la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR - che hanno portato al rafforzamento della leadership nel settore dei rifiuti industriali, con particolare riferimento alle attività di bonifica e global service - e una in corso di perfezionamento nel Nord Est nel settore delle telecomunicazioni, Asco TLC, in partnership con Ascopiave. A queste si aggiungeranno ulteriori acquisizioni di realtà operanti nei business dell'ambiente e dell'energia che permetteranno l'ampliamento dell'offerta di servizi del Gruppo o l'estrazione di sinergie.

L'attenzione ai nostri stakeholder: MOL a "valore condiviso" al 62% nel 2026, dividendi in aumento del 25%
La sostenibilità si conferma uno degli assi portanti delle strategie di crescita del Gruppo, perfettamente integrata e trasversale a tutti gli ambiti in cui opera, con una crescente attenzione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. Lo stesso margine operativo lordo a "valore condiviso", rendicontato a partire dal 2016, è aumentato costantemente negli anni e si prevede che costituirà nel 2026 il 62% del totale del MOL di Gruppo, pari a circa 910 milioni, per poi arrivare al 70% nel 2030, seguendo un percorso che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell'azienda.
A conferma poi della costante attenzione alla generazione di valore per gli azionisti, il Gruppo prevede di distribuire dividendi in continua crescita: in occasione dell'approvazione del bilancio 2022, la multiutility proporrà infatti al Consiglio di Amministrazione un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 12 centesimi del 2021. In arco Piano è previsto un aumento progressivo del dividendo, che raggiungerà i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto all'ultimo pagato.
L'utile netto per azione è previsto in crescita di oltre il 3% medio annuo.

Leader nell'ambiente con oltre 100 impianti all'avanguardia e progetti innovativi per centrare gli obiettivi di neutralità carbonica ed economia circolare
Il MOL della filiera ambiente è previsto in crescita di 149 milioni: il valore totale passa dai 292 milioni di consuntivo 2021 ai 441 milioni al 2026, grazie ad uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne. In arco Piano, il Gruppo mira a rafforzare ulteriormente la propria leadership a livello nazionale nell'area ambiente e, a supporto della crescita, prevede circa 1,2 miliardi di investimenti, tre quarti dei quali nel trattamento e recupero, volti a rafforzare il parco impiantistico della multiutility.
Con più di 100 impianti all'avanguardia, il Gruppo è in grado di trattare ogni tipologia di rifiuto (urbani, industriali e sottoprodotti di impianti), per un totale di circa 8,7 tonnellate complessive previste al 2026. A sostenere la crescita dei volumi trattati, oltre all'espansione della base impiantistica, è previsto un maggiore impegno nella intermediazione dei rifiuti costituendo una rete internazionale di partnership con player europei.
Tra gli obiettivi distintivi della strategia del Gruppo si segnala la produzione di gas rinnovabili: a partire dall'eccellenza impiantistica dell'impianto di Sant'Agata Bolognese (BO) che produce biometano dalla frazione organica dei rifiuti, il Piano prevede di incrementare ulteriormente le quantità prodotte fino ai 12 milioni di metri cubi annui nel 2026, anche grazie al contributo della partnership con la società Inalca del Gruppo Cremonini. A inizio 2023 è stato, infatti, avviato a Spilamberto (MO) un impianto dotato delle più avanzate tecnologie di digestione anaerobica e upgrading che, a regime, produrrà 3,7 milioni di metri cubi di biometano all'anno e circa 18.000 tonnellate di compost dalla raccolta differenziata dell'organico e dai reflui agroalimentari.
Anche la controllata Aliplast, leader nel riciclo delle plastiche, prevede nuovi progetti di sviluppo industriale con investimenti per oltre 80 milioni di euro, sia per ampliare la capacità impiantistica nei segmenti già presidiati, come nella produzione di PET riciclato ad uso alimentare e polimeri riciclati per cosmetica e food, che nei segmenti di nicchia e più innovativi. In particolare, saranno realizzate due nuove piattaforme assolutamente all'avanguardia a livello europeo, sia dal punto di vista tecnologico sia per la rilevanza strategica dei materiali coinvolti, tanto da avere ricevuto anche contributi del PNRR per le caratteristiche di innovazione: si tratta dell'impianto per la rigenerazione delle fibre di carbonio a Imola (BO) e dell'impianto di recupero delle plastiche rigide che sarà ubicato a Modena, che consentiranno di rendere sempre più sostenibili anche settori come l'automotive, la nautica, l'aerospaziale, fino all'elettronica di consumo, che finora utilizzano prevalentemente materiali vergini.
Accanto allo sviluppo impiantistico vi è quello commerciale nel mondo dell'ambiente, trainato dai clienti di maggiori dimensioni (nazionali e internazionali) che richiedono in misura crescente l'individuazione di soluzioni avanzate in termini di circolarità e valorizzazione dei rifiuti e trovano in Herambiente Servizi Industriali il partner ideale.

Un obiettivo di 4 milioni di clienti energy al 2026 da abilitare e supportare nella transizione energetica
In arco Piano il MOL della filiera energia è previsto in aumento di 16 milioni, passando da 423 milioni a 439 milioni al 2026, più che compensando le discontinuità del periodo, grazie al progressivo incremento della base clienti e alla crescita della domanda per servizi a valore aggiunto (VAS). A supporto di tale crescita nel quinquennio 2022-2026 sono stati, quindi, stanziati 650 milioni di investimenti.
Oltre a un incremento rispetto al 2021 del 16% della base clienti, che nel 2026 raggiungerà i 4 milioni di unità - ben bilanciati tra energia elettrica e gas - consolidando il Gruppo al terzo posto nel settore energy, in arco Piano la multiutility prevede di affiancare ulteriormente i propri clienti nel percorso verso la transizione energetica e l'elettrificazione dei consumi, con un potenziamento e arricchimento delle offerte VAS, nuovi prodotti e soluzioni sempre più avanzate. Tra le proposte più innovative della gamma VAS rientrano le offerte che permettono al cliente il monitoraggio e la riduzione degli sprechi, grazie all'impiego di strumenti per l'efficientamento energetico delle abitazioni, per l'auto produzione e per la mobilità sostenibile, con l'obiettivo di raggiungere in arco Piano 2.300 impianti fotovoltaici venduti a clienti domestici.
Parallelamente, la presenza del Gruppo nel campo dell'energia rinnovabile sarà rafforzata anche da diverse iniziative che porteranno al 2026 la capacità fotovoltaica installata di proprietà oltre i 90 MW. Comprendendo anche gli impianti presso i clienti, dai tradizionali sistemi di pannelli fotovoltaici fino ai nuovi modelli di generazione distribuita di energia elettrica, con la costituzione di Comunità Energetiche, la capacità installata entro il 2026 sarà di 150 MW.
L'innovazione sarà una leva fondamentale per far evolvere il rapporto tra venditore e cliente verso nuovi standard di qualità e soddisfazione, aumentando la fidelizzazione dei clienti, grazie a offerte personalizzate che faranno leva sui dati raccolti dai contatori di seconda generazione e grazie all'introduzione di soluzioni di intelligenza artificiale a supporto dei vari applicativi aziendali utilizzati nelle relazioni con la clientela.

Reti sempre più resilienti e pronte per la transizione energetica
In arco Piano il MOL della filiera reti è previsto in crescita di 74 milioni, passando dai 472 milioni di consuntivo ai 546 milioni al 2026 al netto della recente revisione tariffaria di Arera.
Il percorso di sviluppo della filiera sarà sostenuto dalla crescita organica, alimentata dall'importante piano di investimenti previsto nel quinquennio per circa 2,2 miliardi. Circa la metà di queste risorse sarà destinato al ciclo idrico integrato, mentre un'altra fetta importante pari al 42% sarà investita nella distribuzione gas ed energia elettrica.
Le infrastrutture della filiera vanteranno una sempre maggiore resilienza agli effetti esogeni (climatici e non solo), grazie ai numerosi progetti di digitalizzazione e automazione, che renderanno l'intervento sui sistemi gestiti più tempestivo. L'impiego di modelli di manutenzione predittiva e di modellazione funzionale permetterà inoltre di classificare, pianificare e dimensionare meglio gli interventi necessari sulla pluralità di reti gestite, a beneficio della clientela finale sia in termini di efficienza che di qualità del servizio.
La spinta all'innovazione nel settore verrà anche dall'installazione di circa 410.000 contatori elettrici di seconda generazione (2G), che consentiranno una misurazione più puntuale dei consumi, di circa 300.000 smart meter gas NexMeter, brevettati dalla multiutility, con funzioni di sicurezza avanzate in caso di fughe o terremoti e utilizzabili anche per blend con "green gas", e di circa 100.000 smart meter residenziali per il ciclo idrico.
Anche la filiera reti contribuirà alla transizione energetica, sia in termini di adattamento che di contributo alla stessa. Da un lato, il Gruppo intensificherà i progetti volti a sperimentare la produzione di idrogeno e gas rinnovabili, con progetti come l'impianto power to gas di Bologna, tra le prime realizzazioni di questo tipo a livello internazionale, che entrerà in funzione entro il 2025 all'interno del più grande depuratore fra quelli gestiti dalla multiutility per bacino di utenza servito. Dall'altro proseguiranno i test di immissione idrogeno nella rete di distribuzione del gas per preparare le infrastrutture ad accogliere i nuovi vettori rinnovabili su cui si fonda anche la strategia energetica europea.
Sempre in chiave di decarbonizzazione il Gruppo investirà circa 160 milioni di euro nel teleriscaldamento, con progetti volti a sviluppare e ottimizzare i sistemi già esistenti e a massimizzare l'impiego di calore di origine rinnovabile. Le progettualità su Bologna, Ferrara e Forlì, che si sono recentemente aggiudicate i fondi del PNRR, sono un esempio concreto della direzione intrapresa e, da sole, porteranno a una riduzione delle emissioni di quasi 29 mila tonnellate di anidride carbonica e un minor consumo di fonti fossili per 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio all'anno.
Inoltre, sono previste varie iniziative di economia circolare per il risparmio, riuso e recupero dell'acqua, sia presso i clienti sia nelle attività e sedi del Gruppo, anche mediante un'efficace ottimizzazione della gestione dei fanghi da depurazione e al riciclo di materia dai rifiuti del ciclo idrico con un'impiantistica dedicata e strumenti innovativi. Tra i progetti che mirano alla salvaguardia della risorsa idrica, con una particolare attenzione alla diminuzione delle perdite, ai consumi energetici e alla tutela delle fonti di approvvigionamento, rientrano anche quelli nel Nord Est della controllata AcegasApsAmga, in parte finanziati dal PNRR e presentati con altri gestori. Ne sono esempio lo "Smart Water Management FVG", che ha come obiettivo quello di diminuire del 13% le perdite di rete in Friuli-Venezia Giulia attraverso progetti di digitalizzazione degli asset e il progetto "Sustainable water management" per la riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici delle province di Padova e Vicenza. A Padova, infine, saranno installati sette nuovi bioessiccatori negli impianti di depurazione, con benefici legati all'importante riduzione dei volumi di fanghi da avviare a recupero e al minor sfruttamento di energia, mentre a Udine sarà realizzato un innovativo impianto per il trattamento dei fanghi di tutti i depuratori del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale.

Il Piano al 2026 conferma il percorso verso i principali obiettivi industriali al 2030 già definiti
I tanti progetti previsti dal Piano Industriale al 2026, qui trattati solo in modo esemplificativo, permetteranno di disegnare una traiettoria coerente con tutti i target della transizione ecologica da traguardare al 2030 che il Gruppo Hera ha già fissato da qualche anno.
Relativamente all'impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del Gruppo le varie iniziative permettono di confermare l'ambizioso obiettivo di riduzione del 37% al 2030, già validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Inoltre, per contribuire in modo tangibile alla transizione energetica, nel mondo della vendita energy la multiutility si è data l'obiettivo al 2030 di incrementare al 50% la quota di energia elettrica rinnovabile sul totale venduto e prevede di ridurre del 10% al 2030 (rispetto ai consumi 2013) i consumi interni di energia.
Ancora, con riferimento all'economia circolare, possono essere confermati gli obiettivi al 2030 di incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017), di riciclo degli imballaggi (fino all'80% del totale), di riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030) e di riduzione dei consumi idrici interni (-25% al 2030 rispetto al consumo dell'anno 2017).

Attachments

Disclaimer

HERA S.p.A. - Holding Energia Risorse Ambiente published this content on 08 February 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 08 February 2023 14:23:11 UTC.