ROMA (MF-DJ)--Il gruppo Hera, tramite la controllata Herambiente servizi industriali (Hasi), ha sottoscritto oggi un accordo vincolante per una partnership di lungo termine che prevede l'acquisizione del 60% della società Acr, una delle maggiori realtà italiane nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all'oil&gas, con sede principale a Mirandola (Modena). Nella nuova società confluiranno, inoltre, alcune attività di bonifica e global service in capo ad Hasi.

Le parti prevedono di arrivare a completare l'operazione entro il termine del 31 marzo 2023.

L'operazione, informa un comunicato, dà vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service, con una presenza capillare in tutta la penisola italiana. Il gruppo Hera rafforza così ulteriormente il proprio primato nel settore ambiente, grazie a un centinaio di impianti di proprietà certificati e all'avanguardia, e può ora contare sull'elevata capacità operativa, il time to market neiservizi e il parco macchine e attrezzature di Acr, già attiva in oltre 100 siti di bonifica con oltre 450 dipendenti e, tra i propri clienti, i maggiori player nel settore oil&gas.

Con questa partnership, da un lato, il gruppo Hera anticipa il raggiungimento dell'obiettivo nelle attività di bonifica fissato nel piano industriale, dando seguito al percorso di crescita in questo ambito sia in termini dimensionali sia in termini di sostenibilità ed economia circolare, in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda Onu al 2030, che negli ultimi 10 anni hanno consentito di raddoppiare la base clienti.

Dall'altro lato, Acr dà corso al proprio piano strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore nazionale del settore, rafforzando la propria presenza nel core business delle bonifiche ed entrando nel mondo del global service.

Attraverso la controllata Hasi, il gruppo Hera conta oggi 18 siti polifunzionali dedicati al trattamento dei rifiuti prodotti dalle aziende e tratta ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti industriali. Nel 2021 Acr ha sviluppato ricavi per circa 110 milioni di euro e un margine operativo lordo di circa 17 milioni nei settori oggetto dell'operazione.

L'attuale proprietà di Acr (famiglia Reggiani) rimarrà all'interno della nuova compagine societaria con il 40%. Al fine di regolare la futura governance verrà sottoscritto un patto parasociale che prevederà un Consiglio di amministrazione della nuova Acr composto da 5 membri, di cui 3 nominati dal gruppo Hera e 2 dalla famiglia Reggiani, con la

designazione dei fratelli Alberto e Claudio Reggiani come amministratori delegati.

"Con questa nuova acquisizione mettiamo a sistema le eccellenze e i punti di forza di due primarie realtà che, insieme, si completano sinergicamente per rispondere in maniera sempre più performante e capillare alle esigenze delle aziende, in particolare quelle con grandi stabilimenti industriali dove è necessario trattare anche complesse tipologie di rifiuti, sia solidi che liquidi", commenta Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del gruppo Hera, aggiungendo che "con questa operazione consolidiamo il nostro primato in questo settore e puntiamo a rafforzare ulteriormente la nostra proposta di servizi ambientali integrati a beneficio di tutto il territorio nazionale".

com/rov


(END) Dow Jones Newswires

November 07, 2022 12:42 ET (17:42 GMT)