MILANO (MF-DJ)--L'utile netto di Hera al 31 dicembre 2021 sale a 372,7 milioni, in rialzo del 15,5% rispetto ai 322,8 milioni dell'anno precedente. A tale risultato hanno contribuito "special items" pari a 12,6 milioni. Il tax rate dell'esercizio 2021 risulta pari al 26,8%, rispetto al 25,7% dell'anno precedente. In forte crescita anche l'utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, che sale a 333,5 milioni rispetto ai 302,7 milioni nel 2020 (+10,2%).

I ricavi 2021 del Gruppo Hera salgono a 10.555,3 milioni di euro, in rialzo del 49,1% rispetto ai 7.079,0 milioni del 2020, in crescita in tutte le aree. Il MOL del Gruppo sale a quota 1.223,9 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto ai 1.123,0 milioni di euro del 2020.

Sale anche il risultato operativo netto a 611,7 milioni di euro, in crescita dell'11,0% rispetto ai 551,3 milioni del 2020, nonostante i maggiori accantonamenti e ammortamenti per i nuovi investimenti eseguiti nei settori operativi, e quelli derivanti dalle variazioni di perimetro; il rapporto rispetto al MOL si attesta al 50%.

Ipositivi risultati economici si sposano con la sempre maggiore attenzione della multiutility alla sostenibilità. Nel 2021 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business che rispondono anche ai driver per una crescita sostenibile, è salito a 570,6 milioni in significativo aumento rispetto al 2020 (+25,4%) e corrisponde al 46,6% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2025 questo valore a quota 55% del totale, per arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso lineare che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell'azienda.

A conferma dell'attenzione alla generazione di valore per gli azionisti e in linea con quanto annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del Piano industriale al 2025, in considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all'Assemblea dei Soci del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo rispetto a quanto previsto nel precedente documento stategico.

Il Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano ha commentato: "anche nel 2021 il nostro impegno nel perseguire la creazione di valore per l'azienda e per i nostri stakeholder, con uno sviluppo sostenibile, ci ha consentito di ottenere risultati positivi e mettere in campo azioni di sostegno per il tessuto economico in cui operiamo, a partire dai clienti. Continueremo a farlo nonostante lo scenario che rimane complesso e guardiamo al futuro puntando su due fattori che hanno sempre contraddistinto la nostra storia ventennale: concretezza e solidità. La nostra decisione di aumentare il dividendo a 12 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del nuovo Piano industriale, va in questa direzione e porterà benefici per i nostri azionisti, che potranno contare su maggiori entrate per affrontare la difficile congiuntura attuale. La prevenzione e gestione dei rischi, del resto, è una delle direttrici strategiche alla base del nostro stesso Piano e si traduce in un approccio di medio-lungo termine necessario per anticipare le azioni di mitigazione dei rischi a cui sono esposte le utility, affrontare le complessità e continuare a garantire qualità e continuità dei servizi".

L'Amministratore Delegato Stefano Venier ha aggiunto: "i positivi risultati conseguiti nel 2021 evidenziano un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale e finanziaria dell'azienda, confermata anche dal rapporto debito netto/MOL a 2,66x, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente. La positiva generazione di cassa ci ha consentito di effettuare maggiori investimenti, con ricadute positive per i territori in cui operiamo sia in termini di qualità del servizio sia di indotto creato. Questa nostra maggiore solidità ci consente di affrontare con fiducia il complesso scenario attuale, continuando a garantire investimenti e sostegno per i nostri stakeholder, con la sostenibilità che risulta pienamente integrata nelle strategie di business. Ne è una conferma l'incremento di oltre il 25% del margine operativo lordo a valore condiviso, salito a 570,6 milioni nel 2021 e pari al 46,6% del MOL complessivo, con l'obiettivo di arrivare al 70% nel 2030".

In linea con la propria strategia di risk management, il Gruppo Hera sta monitorando giorno per giorno l'evolversi della situazione, definendo i possibili scenari di rischio per le proprie attività e individuando, laddove possibile, azioni di mitigazione.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it


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March 23, 2022 09:15 ET (13:15 GMT)