(Alliance News) – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all'unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2022. Il risultato netto è sostanzialmente stabile rispetto a EUR263 milioni al 30 settembre 2021.

Nei primi nove mesi del 2022, i ricavi sono stati pari a EUR14,32 miliardi, in forte rialzo del 123% rispetto a EUR6,42 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

"In particolare, i settori dell'energia presentano una crescita importante legata principalmente all'incremento del prezzo delle commodities energetiche, che

ha raggiunto livelli molto elevati, soprattutto nel terzo trimestre dell'anno. Inoltre, si segnala la crescita dei servizi energia legati agli interventi orientati all'efficienza energetica nelle abitazioni - bonus facciate e superbonus 110% - e l'aumento delle attività per servizi a valore aggiunto per i clienti", scrive la società nella nota aziendale.

Il margine operativo lordo dei primi nove mesi si attesta a EUR874,8 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto agli EUR854,4 milioni al 30 settembre 2021.

Particolarmente buone le performance dell'area ambiente, che registra un MOL in crescita di EUR27,8 milioni e dell'area ciclo idrico, in crescita di EUR7,3 milioni che consentono di assorbire pienamente i minori contributi delle aree energy e dell'area altri servizi.

Il risultato della gestione finanziaria al 30 settembre 2022 è di EUR89,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a EUR85,4 milioni al 30 settembre 2021. La variazione è riconducibile principalmente all’incremento dell’indebitamento finanziario netto generato dall’andamento dei prezzi delle commodities energetiche rispetto ai valori del 2021.

Hera mercoledì scambia poco sopra la parità a EUR2,52 per azione.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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