RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 30 GIUGNO 2023

Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 30 ottobre 2023

SOMMARIO

Relazione sulla gestione

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Organi di Amministrazione e Controllo

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4

Profilo del Gruppo

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5

Relazione sulla Corporate Governance e Relazione sulla Remunerazione

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13

Principali rischi ed incertezze cui Juventus è esposta

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14

Fatti di rilievo dell'esercizio 2022/2023

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22

Analisi dei risultati del bilancio dell'esercizio 2022/2023

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30

Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2023

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34

Evoluzione prevedibile della gestione

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39

Risorse umane e organizzazione

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40

Altre informazioni

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44

Proposta di approvazione del bilancio e di copertura della perdita dell'esercizio

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46

Bilancio consolidato al 30 giugno 2023

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47

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

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48

Conto economico consolidato

pag.

50

Conto economico complessivo consolidato

pag.

51

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

pag.

52

Rendiconto finanziario consolidato

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53

Note illustrative

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54

Attestazione ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/1998

pag. 121

Bilancio di esercizio al 30 giugno 2023

pag. 122

Situazione patrimoniale-finanziaria

pag.

123

Conto economico

pag. 125

Conto economico complessivo

pag. 126

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

pag. 127

Rendiconto finanziario

pag. 128

Note illustrative

pag.

129

Proposta di approvazione del bilancio e di copertura della perdita dell'esercizio

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211

Attestazione ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/1998

pag. 215

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Il presente documento è disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.juventus.com

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 - relazione sulla gestione

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ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione *

Presidente

Gianluca Ferrero

Amministratore Delegato

Maurizio Scanavino

Amministratori non esecutivi e non indipendenti

Diego Pistone

Amministratori indipendenti

Laura Cappiello

Fioranna Vittoria Negri

Comitato per le nomine e la remunerazione

Laura Cappiello (Presidente), Fioranna Vittoria Negri e Diego Pistone

Comitato controllo e rischi

Fioranna Vittoria Negri (Presidente), Laura Cappiello e Diego Pistone

Comitato operazioni con parti correlate

Fioranna Vittoria Negri (Presidente), Laura Cappiello e Diego Pistone

Comitato ESG

Diego Pistone (Presidente), Laura Cappiello e Fioranna Vittoria Negri

Collegio Sindacale **

Presidente

Roberto Spada

Sindaci Effettivi

Maria Luisa Mosconi

Roberto Petrignani

Società di Revisione ***

Deloitte & Touche S.p.A.

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  • Il mandato del Consiglio di Amministrazione scadrà con l'Assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio al 30 giugno 2025.
  • A seguito delle dimissioni, in data 5 gennaio 2023, dei Sindaci Effettivi dott.ssa Maria Cristina Zoppo e dott. Alessandro Forte, sono subentrati nella carica, ai sensi di legge e di Statuto, gli allora Sindaci Supplenti dott.ssa Maria Luisa Mosconi e dott. Roberto Petrignani, appartenenti anch'essi all'unica lista presentata dall'azionista EXOR N.V. Ai sensi dell'art. 2401 cod. civ., i nuovi sindaci restano in carica fino alla prossima assemblea, la quale provvederà all'integrazione del Collegio Sindacale ai sensi delle applicabili disposizioni normative e statutarie.
  • L'incarico della Società di Revisione scadrà con l'Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2024.

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PROFILO DEL GRUPPO

Juventus Football Club S.p.A. ("Juventus", la "Società " o l'"Emittente") è la società capogruppo del gruppo Juventus Football Club (di seguito il "Gruppo" o "Gruppo Juventus"). La Società ha sede in Italia, Via Druento n. 175, Torino.

Juventus è una società di calcio professionistico quotata in Borsa che si è affermata, in più di un secolo di storia, come una delle squadre più rappresentative e amate a livello italiano e globale. Il core business della Società consiste nella partecipazione alle competizioni calcistiche nazionali ed internazionali e nell'organizzazione delle partite. Le principali fonti di ricavo derivano dall'attività di licenza dei diritti audiovisivi e media (in relazione alle competizioni disputate), dalle sponsorizzazioni, dai ricavi da stadio, dalle attività di direct retail, di e-commerce e di licenza del marchio per la realizzazione di prodotti, nonché dalla commercializzazione di ulteriori servizi ai propri tifosi. Ulteriore fonte di ricavi caratteristici deriva dalla gestione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.

Le azioni Juventus sono quotate su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("EXM").

Juventus è controllata da EXOR N.V., società di diritto olandese con sede ad Amsterdam (Olanda), quotata sul mercato Euronext Amsterdam, mercato regolamentato organizzato e gestito da Euronext Amsterdam N.V., che detiene il 63,8% del capitale sociale (pari al 77,87% dei diritti di voto). EXOR N.V. è una delle principali società di investimento europee ed è controllata dalla Giovanni Agnelli B.V.

L'11,4% del capitale di Juventus (pari al 6,95% dei diritti di voto) è detenuto da Lindsell Train Ltd. e il 24,8% residuo è rappresentato dalla quota di capitale sociale diffuso presso il mercato (c.d. flottante).

La storia di Juventus

Un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quel gioco così speciale da poco "importato" dall'Inghilterra, si ritrova presso una panchina in Corso Re Umberto, uno dei viali nobili nel centro di Torino. C'è un'idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d'essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D'Azeglio, sono istruiti e non superano i 17 anni di età. Per questo scelgono il nome Juventus, che in latino significa "gioventù". È il 1° novembre del 1897. Essi ancora non lo sanno, ma hanno dato vita ad una leggenda.

Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d'Italia. Il primo presidente della Società è Enrico Canfari, il primo campo è in Piazza d'Armi e la prima maglia è rosa. Con quella, nel 1900, la Juventus debutta in Campionato. Tre anni dopo arriva il bianconero, importato da Nottingham e cinque anni più tardi, nel 1905, ecco il primo titolo italiano, dopo una avvincente finale a tre con Genoa e Milanese. Il presidente è lo svizzero Alfredo Dick che però, dopo qualche screzio nello spogliatoio e alcune contestazioni, lascia la Società, fondando il Torino e portando con sé i migliori stranieri. Seguono anni non facili per la Juventus che, fino allo scoppio della Grande Guerra, non può competere con le nuove potenze calcistiche del momento, la Pro Vercelli e il Casale. Subito dopo il primo conflitto mondiale però, i bianconeri tornano protagonisti: il portiere Giacone e i terzini Novo e Bruna sono i primi giocatori bianconeri a vestire la maglia della Nazionale. Presidente è il poeta e letterato Corradino Corradini, che è anche l'autore dell'inno sociale che resiste sino agli anni Sessanta. Il 1923 è un anno speciale: in Prima Squadra debutta Giampiero Combi, uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, e, soprattutto, cambia la guida della Società. Il 24 luglio l'Assemblea dei Soci elegge per acclamazione il nuovo presidente: il dottor Edoardo Agnelli, figlio del fondatore della FIAT. La squadra ha ora un campo tutto suo, in Corso Marsiglia. Le tribune sono in muratura e i tifosi aumentano giorno dopo giorno. Ci sono insomma tutte le premesse per salire ai vertici assoluti del calcio italiano: a rafforzare una squadra che già conta su giocatori come Combi, Rosetta, Munerati, Bigatto e Grabbi, arrivano il primo vero allenatore, l'ungherese Jeno Karoly, e il primo fuoriclasse straniero, anch'egli ungherese, la mezz'ala sinistra Hirzer.

Nella stagione 1925/1926 la Juventus conquista il secondo tricolore, dopo un'avvincente finale con il Bologna, superato solo allo spareggio, e una finalissima con l'Alba Roma. È solo l'inizio: dal 1930 al 1935 la Juventus è la padrona assoluta del campionato e a Torino arrivano cinque scudetti consecutivi. I protagonisti del "Quinquennio d'oro" sono il tecnico Carlo Carcano e campioni del calibro di Orsi, Caligaris, Monti, Cesarini, Varglien I e II, Bertolini, Ferrari e Borel II. La Juventus dà anche un apporto determinante alla Nazionale, che conquista il titolo mondiale a Roma nel 1934. Sempre negli anni Trenta la squadra fa le prime esperienze di calcio internazionale partecipando alla Coppa Europa, antenata illustre della Coppa dei Campioni. I bianconeri non hanno fortuna, ma in ben quattro occasioni approdano alle semifinali.

La Juventus torna al successo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, Giovanni Agnelli, figlio di

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Edoardo, tragicamente scomparso nel 1935 in un incidente aereo, diventa presidente della Società, i cui campioni più rappresentativi sono adesso Carlo Parola, i danesi John Hansen e Praest e, soprattutto, Giampiero Boniperti. Arrivano, accolti da folle di tifosi, gli scudetti del 1950 e del 1952.

Nel 1953 Giovanni Agnelli lascia la presidenza, che due anni più tardi passerà al fratello Umberto Agnelli. Un nuovo ciclo trionfale è alle porte: con l'arrivo di Omar Sivori e John Charles, la squadra bianconera conquista lo scudetto nel 1958, fregiandosi, prima Società in Italia, della stella al merito sportivo per avere vinto i dieci titoli nazionali. Negli anni Sessanta arrivano altri tre successi, l'ultimo, nel 1967, sotto la presidenza di Vittore Catella. Con l'inizio del nuovo decennio la storia bianconera si fa ancor più gloriosa. Giampiero Boniperti ha ormai appeso le scarpe al chiodo, ma non smette di guidare la squadra: nel luglio del 1971 diviene presidente e la Juventus non si ferma più.

L'era Boniperti inizia subito con due vittorie in campionato, nella stagione 1971/1972 e in quella successiva.

  • il prologo di un ciclo trionfale che porta in bianconero nove scudetti, la prima affermazione europea con la Coppa Uefa nel 1977 e la Coppa delle Coppe nel 1984.

Il successo nella massima competizione europea, a lungo inseguito, arriva però nella serata più triste della storia della Juventus: il 29 maggio 1985, a Bruxelles, si consuma la tragedia dell'Heysel. Prima della partita contro il Liverpool si scatena la follia e 39 vittime innocenti perdono la vita. Il calcio, da quel momento, non sarà più lo stesso. La gara si gioca comunque per cercare di riportare l'ordine pubblico e la Juventus vince la Coppa. È un successo che non dà gioia, ma permette ai bianconeri di volare a Tokyo, in inverno, per giocare la Coppa Intercontinentale. L'avversario è l'Argentinos Junior, che viene superato ai rigori. La Juventus è anche Campione del Mondo.

A guidare la Juventus, dalla panchina, c'è Giovanni Trapattoni, arrivato in bianconero nel 1976 dopo il boemo Vycpalek e Carlo Parola, che sotto la presidenza di Boniperti, crea negli anni un'armata invincibile. Prima puntando su giovani italiani talentuosi, da Zoff a Scirea, da Tardelli a Cabrini, da Causio a Paolo Rossi, da Gentile a Furino, da Anastasi a Bettega. Poi, dopo la riapertura delle frontiere nel 1980, affidandosi anche all'apporto di fuoriclasse stranieri. Il primo è Liam Brady, centrocampista irlandese dai piedi vellutati e dal cervello fino, che detta i tempi del gioco e segna gol preziosi. L'ultimo, siglato a Catanzaro, su rigore, consegna alla Juventus il ventesimo scudetto, quello della seconda stella. È il 16 maggio 1982, il popolo bianconero è in trionfo.

Meno di due mesi dopo, l'11 luglio, lo sarà tutta l'Italia, proprio grazie alla Juventus: a Madrid la Nazionale si laurea Campione del Mondo per la terza volta nella storia con una formazione che ricorda molto quella di Trapattoni. Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi sono i pilastri dell'Italia che alza la coppa di fronte al Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Rossi è anche capocannoniere del torneo, con sei gol realizzati in sette partite, e vince il Pallone d'Oro, secondo italiano della storia dopo Rivera. In quegli anni, il trofeo di France Football è di casa a Torino.

Nella stagione post mondiale, infatti, il numero degli stranieri arruolabili dalle squadre italiane sale a due e alla Juventus arrivano il polacco Zibì Boniek e, soprattutto, Michel Platini. Il francese è un fuoriclasse assoluto. Elegante nei movimenti, gioca a testa alta, sforna lanci di cinquanta metri, telecomandati sui piedi dei compagni, e segna molti gol. "Le Roi" vince per tre anni consecutivi sia la classifica dei cannonieri che il Pallone d'Oro e incanta le platee di tutto il mondo. Nel trionfo di Tokyo è lui a siglare l'ultimo rigore, quello decisivo, dopo essersi visto annullare ingiustamente, nei tempi regolamentari, uno dei gol più belli della storia del calcio. In quella stagione la Juventus conquista l'ultimo scudetto dell'era Boniperti. Platini giocherà ancora un anno, poi, nel 1987 si ritirerà dai campi per intraprendere la carriera di allenatore prima e di dirigente poi, diventando, nel 2007, presidente dell'UEFA.

Con l'addio al calcio di Michel e il doveroso rinnovamento della rosa, la Juventus vive un periodo meno entusiasmante, che tuttavia riserva altre vittorie: nel 1990 i bianconeri centrano l'accoppiata Coppa UEFA - Coppa Italia. L'allenatore è Dino Zoff, che nel primo periodo si avvale della preziosa collaborazione di un suo grande compagno e amico, Gaetano Scirea. Il destino però spezza quel solido legame: durante un viaggio in Polonia per osservare i futuri avversari della Juventus in Coppa UEFA, Gaetano perde la vita in un tragico incidente d'auto. È il 3 settembre 1989, una data che nessun tifoso bianconero potrà mai dimenticare.

Nel 1990 Giampiero Boniperti lascia la presidenza all'avvocato Vittorio Caissotti di Chiusano. Tre anni più tardi la Juventus vince la sua terza Coppa Uefa, ma il successo in campionato manca da troppo tempo. Nel 1994 si apre così una nuova fase a livello societario: il presidente rimane Chiusano, ma i ruoli operativi vengono affidati a Roberto Bettega, Antonio Giraudo e Luciano Moggi.

L'allenatore è Marcello Lippi e in squadra ci sono molte novità: Ferrara in difesa, Paulo Sousa e Deschamps a metà campo, e in avanti, al fianco di leader conclamati come Gianluca Vialli e Roberto Baggio, si mette in

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luce un giovane interessante. È arrivato l'anno prima dal Padova, ha una tecnica notevole e mostra subito una spiccata personalità. Il suo nome è Alessandro Del Piero. Riscriverà ogni record della storia bianconera. Lo scudetto arriva al primo colpo, così come la Coppa Italia. È una sfida infinita con il Parma, cui la Juventus concede solo la Coppa UEFA. L'annata è trionfale, ma è segnata dalla tragedia di Andrea Fortunato, scomparso per un male incurabile il 25 aprile 1995. Con la vittoria dello scudetto, la Juventus, l'anno successivo, torna finalmente a respirare aria di Coppa dei Campioni. Nei quarti elimina il Real Madrid, poi, in semifinale, tocca ai francesi del Nantes farsi da parte. La finale si gioca a Roma, contro l'Ajax campione in carica. È il 22 maggio 1996, finisce 1-1. Poi i rigori: i bianconeri non ne sbagliano neanche uno, mentre Peruzzi ne para due. Jugovic va dal dischetto per l'ultimo tiro con il sorriso sulle labbra. Quel sorriso, dopo pochi secondi, si trasforma in un urlo di gioia. La Juventus è Campione d'Europa.

L'anno successivo il rinnovamento è profondo: in attacco, partiti Vialli e Ravanelli, arrivano Boksic, Vieri e Amoruso. In difesa e a centrocampo le due novità sono Montero e Zidane. I bianconeri tornano sul tetto del mondo, con il successo sul River Plate firmato da Del Piero, nella Coppa Intercontinentale a Tokyo. In quella stagione arrivano anche lo scudetto e la Supercoppa Europea, a spese del Paris Saint Germain. Purtroppo, a Monaco di Baviera, sfugge la conferma europea: vince il Borussia Dortmund degli ex juventini Moeller e Paulo Sousa. La delusione in Champions League si ripete l'anno successivo, quando, ad Amsterdam, i bianconeri vengono superati in finale dal Real Madrid. Il campionato però dice ancora Juventus, trascinata dalle prodezze di Inzaghi e Del Piero. Proprio Del Piero, nella stagione successiva subisce un gravissimo infortunio a Udine, l'8 novembre 1998. La Juventus, priva del suo faro, rallenta la marcia e in panchina si assiste all'avvicendamento tra Lippi e Ancelotti.

Dopo due stagioni senza successi però, Lippi torna a casa: è il 2001, il tecnico viareggino riprende in mano le redini di una squadra che, partiti Inzaghi e Zidane, può contare sugli innesti preziosi di Buffon, Thuram e Nedved. Il campionato vive un finale da brividi: all'ultima giornata l'Inter è in testa e gioca a Roma contro la Lazio. La Juventus, a Udine, parte fortissimo e risolve tutto in un quarto d'ora. L'Inter invece annaspa, si riprende, torna sotto, affonda.

La gioia immensa di Del Piero e Trezeguet, le lacrime di Ronaldo: sono le immagini che consegnano alla storia lo scudetto numero 26. Il tricolore rimane sulla casacca bianconera anche la stagione successiva, ma

  • l'unica gioia di un anno altrimenti triste: il 24 gennaio 2003 muore l'avvocato Giovanni Agnelli e tutto il popolo bianconero è segnato da un lutto profondo. A maggio arriva poi la sconfitta ai rigori nella finale di Champions League, giocata a Manchester contro il Milan.

Una tappa storica per la Società è il 15 luglio dello stesso anno: la Juventus sigla l'accordo con il Comune di Torino per l'acquisizione del diritto di superficie per 99 anni dello stadio Delle Alpi, dove sarebbe sorto il nuovo stadio. Intanto la squadra, nel mese di agosto, gioca negli Stati Uniti la Supercoppa italiana e si prende la rivincita contro il Milan. La festa, però, è di breve durata, perché in quei giorni scompare il presidente Vittorio Caissotti di Chiusano. Al suo posto viene nominato l'avvocato Franzo Grande Stevens, vicepresidente FIAT. Dopo la vittoria nella Supercoppa, la stagione si rivela avara di soddisfazioni per la Juventus e in primavera, la società è colpita da un altro lutto: il 27 maggio 2004 muore Umberto Agnelli.

Per la stagione successiva la squadra è affidata a Fabio Capello. Arrivano tra gli altri il brasiliano Emerson, Fabio Cannavaro e una nuova punta, lo svedese Zlatan Ibrahimovic. In Europa mancano le soddisfazioni, ma in Italia la Juventus è inarrestabile e conquista due scudetti consecutivi, polverizzando record e annichilendo gli avversari.

Durante le fasi finali della stagione 2005/2006 però, la Società viene coinvolta in un'inchiesta nata da alcune intercettazioni telefoniche. La vicenda, nota con il nome di "Calciopoli", porta profondi mutamenti all'interno del club, ai cui vertici vengono nominati presidente Giovanni Cobolli Gigli e amministratore delegato Jean- Claude Blanc. La Juventus è condannata dalla giustizia sportiva a disputare il campionato di serie B con nove punti di penalizzazione e si vede revocati gli scudetti vinti sul campo negli ultimi due anni. Didier Deschamps è il nuovo allenatore che riparte dallo zoccolo duro dei suoi campioni più rappresentativi: Del Piero, Buffon e Camoranesi, freschi del titolo mondiale conquistato a Berlino dall'Italia, oltre a Trezeguet e Nedved.

Il 15 dicembre 2006 è una triste data nella storia bianconera: due ragazzi della formazione Berretti, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, perdono la vita in un tragico incidente avvenuto allo Juventus Training Center di Vinovo. Con una profonda tristezza nel cuore, i campioni bianconeri tornano in campo la settimana successiva e conquistano a Bologna una vittoria decisiva per il ritorno in A, che viene dedicata alla memoria dei due ragazzi scomparsi. A fine campionato Alex Del Piero sarà il capocannoniere della serie B, dopo essere diventato il primatista assoluto in fatto di gol segnati con la Juventus.

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Nella stagione successiva, sotto la guida di Claudio Ranieri, i bianconeri si piazzano al terzo posto e si qualificano ai preliminari di Champions League. Capitan Del Piero, protagonista di una stagione eccezionale, vince la classifica dei cannonieri con 21 reti, una in più del compagno Trezeguet. Nel campionato 2008/2009 la Juventus stenta nella seconda parte di stagione e alcuni risultati negativi che potrebbero mettere a rischio la qualificazione in Champions suggeriscono l'avvicendamento in panchina: Ciro Ferrara sostituisce Ranieri nelle ultime due giornate di un campionato che i bianconeri terminano al secondo posto. Ferrara viene così confermato per la stagione successiva, che vede il ritorno di Fabio Cannavaro e l'arrivo di Fabio Grosso, Felipe Melo e Diego. A ottobre lascia la presidenza Giovanni Cobolli Gigli: i pieni poteri vanno a Jean-Claude Blanc. La squadra, partita molto bene, incappa però in una serie di infortuni che ne compromettono il rendimento globale. A fine gennaio arriva il cambio di allenatore, con Zaccheroni che subentra a Ferrara. La stagione si chiude con un settimo posto, che significa preliminari di Europa League.

La svolta societaria, con la nomina di Andrea Agnelli alla presidenza e di Giuseppe Marotta quale Amministratore Delegato e Direttore Generale Area Sport e Aldo Mazzia quale Amministratore Delegato e Chief Financial Officer apre un nuovo capitolo della storia.

La stagione 2010/2011 segna l'inizio di un profondo rinnovamento della rosa della Prima Squadra e dei vertici aziendali e si conclude con un settimo posto, che non consentirà alla Juventus di accedere alle competizioni europee nel 2011/2012, e l'esonero dell'allenatore Luigi Del Neri.

Nel corso della Campagna Trasferimenti dell'estate 2011 prosegue il rinnovamento della rosa della Prima Squadra che è affidata a Antonio Conte, capitano di tante battaglie vittoriose.

L'8 settembre 2011 la Juventus torna a casa: in due anni il vecchio stadio Delle Alpi è stato demolito, e sul suo sito è stato edificato il nuovo stadio di proprietà, primo esempio in Italia.

La splendida cerimonia di inaugurazione vede la disputa di un'amichevole con la seconda più antica società di calcio, il Notts County, che nel 1903 diede le proprie maglie bianconere alla Juventus.

Lo Juventus Stadium (oggi Allianz Stadium) è motivo di orgoglio per la Società, per i suoi tifosi e per la Città di Torino. Gli investimenti effettuati da Juventus, circa € 150 milioni, e dai partner che hanno sviluppato l'adiacente centro commerciale, circa € 90 milioni, hanno generato nei due anni necessari alla costruzione centinaia di posti di lavoro e continuano a creare nuove opportunità di impiego per la conduzione dello stadio e del centro commerciale, contribuendo inoltre alla riqualificazione e valorizzazione di un intero quartiere della città. Un ulteriore passo in questo senso si compie il 14 giugno 2013 quando viene firmato il contratto definitivo di acquisto del diritto di superficie per 99 anni di una parte dell'Area Continassa di circa 176 mila metri quadrati adiacente allo Juventus Stadium (oggi Allianz Stadium). L'Area ospita oggi il nuovo Training Center e Media della Prima Squadra, la nuova sede sociale nonché attività di servizio alle persone e alle imprese.

La stagione 2011/2012 resterà indimenticabile: la squadra sotto la guida di Antonio Conte e spinta dall'atmosfera magica dello Juventus Stadium (oggi Allianz Stadium), coniuga spettacolo e risultati chiudendo il campionato imbattuta con la vittoria del trentesimo scudetto. Conte e i suoi uomini centrano la finale di Coppa Italia, dove si arrendono al Napoli, ma si riscattano due mesi dopo, quando a Pechino, proprio contro i partenopei, vincono la quinta Supercoppa Italiana.

Il 16 maggio 2012 viene inaugurato il J Museum, ideale luogo di incontro per gli appassionati tifosi juventini, dove ripercorrere ogni giorno questa indimenticabile storia di successi.

Il 5 settembre 2012 viene inaugurato all'interno del Training Center di Vinovo il J College, un progetto innovativo riservato ai ragazzi del Settore Giovanile, per permettere loro di conciliare al meglio gli impegni sportivi e le esigenze scolastiche.

La stagione 2012/2013 ha visto i bianconeri tornare a confrontarsi con le grandi d'Europa, arrivando sino ai quarti di Champions League, e conquistare, con tre turni di anticipo, il secondo scudetto consecutivo al termine di una stagione condotta in testa dalla prima all'ultima giornata.

Trionfale è anche la marcia della stagione successiva: ad agosto arriva un'altra Supercoppa italiana e alla fine del campionato la Juventus è ancora davanti a tutti. È il terzo tricolore consecutivo, non accadeva dai tempi del "Quinquennio d'oro". A rendere il successo ancora più esaltante contribuiscono i numeri impressionanti ottenuti dalla Squadra, a cominciare dai 102 punti ottenuti. È la stagione dei record.

La stagione 2014/2015 non è da meno. Il quarto Campionato consecutivo, primo sotto la guida di Massimiliano Allegri, è vinto con diciassette punti di vantaggio; il 20 maggio 2015 arriva anche la decima Coppa Italia della storia; in Champions League dopo aver superato la fase a gironi ed eliminato nell'ordine

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Borussia Dortmund, Monaco e Real Madrid, il 6 giugno 2015 la Prima Squadra disputa la finale a Berlino perdendo contro il Barcellona.

Nella stagione 2015/2016 dieci sono i nuovi giocatori e la Prima Squadra ci mette un po' a carburare, anche se ad agosto arriva il primo trofeo: la Supercoppa Italiana, conquistata a Shanghai battendo la Lazio. In campionato l'inizio è difficile e dopo dieci partite è dodicesima, ben lontana dalla vetta. Dopo la sconfitta rimediata a Sassuolo la Squadra non si ferma più e infila 25 vittorie su 26 partite. Le avversarie sono superate una a una e la Juventus è Campione d'Italia per la quinta volta consecutiva. È il secondo quinquennio di successi consecutivi della storia bianconera e, ad impreziosirlo, arriva la vittoria della Coppa Italia che vale la seconda accoppiata consecutiva Coppa Italia-Scudetto.

La stagione sportiva 2016/2017 termina con la vittoria del sesto scudetto consecutivo e con la terza vittoria consecutiva della Coppa Italia. In Champions League, dopo aver superato la fase a gironi ed aver eliminato nell'ordine Porto, Barcellona e Monaco, il 3 giugno 2017 la Prima Squadra disputa la finale a Cardiff perdendo contro il Real Madrid.

La stagione sportiva 2017/2018 si conclude con la vittoria del settimo scudetto consecutivo e con la quarta vittoria consecutiva della Coppa Italia. Inoltre, le ragazze della Juventus Women, al primo anno di attività, conquistano il loro primo scudetto.

La rosa della Prima Squadra si arricchisce ulteriormente durante l'estate 2018 con l'arrivo, tra gli altri, di Cristiano Ronaldo.

La stagione sportiva 2018/2019 termina con la vittoria dell'ottavo scudetto consecutivo e con la vittoria della Supercoppa Italiana. Inoltre, le ragazze della Juventus Women conquistano il loro secondo scudetto e la loro prima Coppa Italia.

La Juve riscrive ancora una volta la storia, per il nono anno consecutivo. E per farlo sceglie un modo diverso: il cambio della guida tecnica, dopo anni di successi indimenticabili, porta in panchina Maurizio Sarri. Quando il "testa a testa" è serrato e la squadra di Sarri è avanti di un solo punto, il calcio, il mondo, deve però fermarsi a causa della pandemia da Covid-19. Quando si riparte, dopo più di tre mesi, gli stadi sono vuoti, si gioca in un'atmosfera irreale. Ma la Juventus è più forte anche di questo e stacca subito tutti, con una serie di vittorie consecutive che le consegnano il nono tricolore consecutivo, il 38° della storia, con due giornate di anticipo.

La Juventus 2020/2021 continua nel suo percorso di cambiamento e non rinuncia a cercare nuove sfide. Sulla panchina bianconera della stagione 2020/2021 siede Andrea Pirlo, che guida una squadra con tanti nuovi arrivi (Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo, Federico Chiesa, Dejan Kulusevski, Weston McKennie, primo giocatore statunitense a vestire la maglia juventina), un'età media considerevolmente abbassata e un ritorno più che gradito, quello di Alvaro Morata.

Con queste premesse si apre un campionato e una stagione che sarà molto più combattuta delle precedenti, e che vedrà i bianconeri qualificarsi in Champions League, come quarti in classifica. Ciò nonostante, le soddisfazioni anche in quest'annata non mancano: restano impresse nella memoria alcune vittorie di prestigio, come quella al Camp Nou col Barcellona o a San Siro contro il Milan, ma soprattutto il J Museum si arricchisce con due nuovi arrivi. Parliamo della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, conquistate entrambe a Reggio Emilia, la prima a gennaio, battendo per 2-0 il Napoli (Ronaldo, Morata) e la seconda a maggio, vinta superando l'Atalanta per 2-1 (Kulusevski e Chiesa i marcatori bianconeri). Last, but not least, il titolo di capocannoniere conquistato da un Cristiano Ronaldo che continua a volere costantemente superare se stesso, i numeri e le statistiche.

La stagione 2021/2022 vede la Prima Squadra maschile sfiorare due Coppe, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, e conquistare comunque l'accesso alla Champions League con qualche giornata d'anticipo rispetto alla fine del campionato. La bacheca dello Juventus Museum, comunque, si arricchisce di ben tre nuovi trofei, e lo fa grazie a una incredibile annata targata Juventus Women. A inizio stagione la squadra vive un grande cambiamento, con l'arrivo di Joe Montemurro, ma quello che non cambia è l'attitudine, la mentalità e la forza delle bianconere, che a gennaio 2022 portano a casa, dopo una Final Four, la Supercoppa Italiana, battendo il Milan in Finale, vincono il quinto Scudetto consecutivo e, per concludere in bellezza, conquistano la Coppa Italia a fine maggio con una straordinaria rimonta in Finale con la Roma. Il tutto in una stagione che vede le campionesse juventine conquistare i quarti di Finale in Women's Champions League, dopo una favolosa cavalcata, e sfiorare addirittura la Semifinale, arrendendosi al Lione.

Anche nella stagione 2022/2023 le Juventus Women portano a casa un trofeo, la Coppa Italia, arricchendo la bacheca dello Juventus Museum ogni anno, a partire dalla loro nascita; per la prima volta però, non riescono a vincere lo Scudetto. La Prima Squadra maschile attraversa mesi resi complicati da numerosi fattori extra-

Relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 - relazione sulla gestione

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campo, ma riesce comunque ad arrivare a un passo dalle Finali di Coppa Italia e UEFA Europa League, e in campionato conquista la qualificazione (virtuale) alla UEFA Champions League. La NEXT GEN, al termine di una stagione positiva, soprattutto per la crescita dei talenti bianconeri, arriva a un passo dalla conquista della Coppa Italia di categoria, cedendo solo in Finale al Vicenza.

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Juventus Football Club S.p.A. published this content on 31 October 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 31 October 2023 21:24:15 UTC.