MILANO (MF-DJ)--Nuovi (probabili) investitori nel calcio milanese, sponda rossonera. Il fondo di private equity con sede nel Bahrain, Investcorp, azienda nata nel 1982 con oltre 40 miliardi di dollari di proprietà (37,6 miliardi di dollari di asset in gestione) e 175 investimenti compiuti, potrebbe acquistare il Milan nelle prossime settimane.

L'operazione, che non è stata commentata né dal club né dal fondo arabo ma è stata confermata su Twitter dal Governo del Bahrain tramite l'ambasciata in Gran Bretagna (rivelando la cifra della trattativa: 1,1 miliardi di dollari), segnerebbe un nuovo deal in Italia per Investcorp che acquisterebbe il Milan dall'attuale proprietà del fondo anglo-americano Elliott. Per comprendere il valore dell'operazione basti pensare che supera la capitalizzazione di mercato di tutte e tre le squadre italiane quotate a Piazza Affari: Juve (806,8 milioni), Roma (211,9 milioni) e Lazio (69,1 milioni). A dare la notizia per prima è stata Reuters, secondo cui il closing potrebbe arrivare entro la fine di maggio, cioè al termine del campionato in corso. Investcorp è un pesce grosso del private equity che differenzia il proprio business fra immobiliare, investimenti a ritorno assoluto, infrastrutture, gestione del credito e capitale strategico. Attualmente è diretto dal chairman Mohammed Alardhi, imprenditore dell'Oman già capo dell'aeronautica militare del suo paese, mentre Hazem Ben-Gacem e Rishi Kapoor sono i co-chief executive officers. Il fondo ha la sede centrale a Manama in Bahrain, ma ha 13 altri uffici sparsi in tutto il mondo, qui in Europa solo a Londra. Vanta nel proprio portfolio proprietà fra gli altri nella cybersecurity (Hwg) e tecnologia (Ubisense), nel food&beverage (Fresh to home), nella consulenza finanziaria (Alixpartners), nella gestione di eventi (Vivaticket).

Ma Investcorp è anche un nome noto nella moda italiana. Fin dagli anni Ottanta il fondo di private equity ha investito molto nella fashion industry, a partire da Gucci. Nel 1987 ha finanziato l'acquisto di quote in società a Maurizio Gucci che ai tempi stava spingendo per ottenere la maggioranza dell'azienda e stava cercando un investitore per comprare nuove azioni del marchio. Così, grazie a un finanziamento di Investcorp, che ai tempi era già nota nel mondo della moda per aver acquistato nel 1984 il brand americano di gioielli Tiffany&Co, l'imprenditore riuscì ad ottenere il 50% delle quote, cioè la maggioranza, salvo poi ricevere pressioni dal fondo del Bahrain e venderle a esso a causa della pessima situazione finanziaria accumulata dell'azienda. Così il 50% di Gucci, nel 1993, passò per una cifra pari a 135 milioni di dollari a Investcorp che curò le operazioni per raggiungere il turnaround della maison completandolo nel 1995 e inserendola successivamente nei listini di Wall Street e Amsterdam nel 1995. Più tardi, nell'aprile del 1996, Investcorp decise di vendere il resto del proprio pacchetto in un'altra offerta pubblica e l'imprenditore francese François Pinault (oggi ceo di Kering) si aggiudicò la maggioranza delle quote di Gucci. Nel 1990 Investcorp acquistò anche il retailer newyorchese Saks Fifth Avenue per 1,6 miliardi di dollari, salvo poi rivenderlo nel 1998 per 2,14 miliardi alla Proffitt's, catena americana di wholesale. L'operazione Gucci portò il nome di Investcorp in risalto nel panorama internazionale e in quello della moda in particolare, così che negli anni, con investimenti in altre aziende del settore, il suo nome acquisì un certificato di garanzia.

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(END) Dow Jones Newswires

April 19, 2022 02:17 ET (06:17 GMT)