CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI MEDIOBANCA

Approvata la relazione trimestrale al 31/03/2021

Milano, 11 maggio 2021

Risultati dei 9 mesi

Robusta attività commerciale in tutti i segmenti di attività

Ricavi in aumento (€1.964m +3% a/a1), con record di commissioni nette (€571m, +17% a/a) e margine di interesse in tenuta (-1% a €1.071m)

Commissioni salite a circa 1/3 dei ricavi, trainate da CIB e WM

Costo del rischio a 51bps, qualità degli attivi creditizi ai migliori livelli di sempre.

In riduzione moratorie ed incidenza delle attività deteriorate,

in aumento copertura dei crediti in bonis e delle attività deteriorate in tutte le

divisioni e a livello di Gruppo (+10pp al 65%)

Cost/income al 46%, spesando il continuo potenziamento della distribuzione

Utile netto +9% a €604m

ROTE2 al 9%

CET1 al 16,3%3 (+20bps rispetto a giugno)

includendo cash pay-out pari al 70% dell'utile netto4

Risultati del terzo trimestre

Accelerazione dell'attività in tutti i business

Erogato retail a €2,2mld di cui €0,6mld nei mutui e €1,6mld nel credito al

consumo (tornato a circa l'85% del livello pre-Covid)

TFA +5% a €69mld con NNM5 a €1,4mld

Sostenuta attività CIB a supporto dei ricavi e della pipeline futura

Ricavi stabili su livelli elevati (€663m, -2% t/t ma +14% a/a)

Costo del rischio a 53bps (39bps nel 2T21, 85bps nel 3T20),

con classificazione rigorosa, senza partite straordinarie e prudenzialmente senza

rilascio dei fondi accantonati a Dicembre 20

Utile netto a €193m, raddoppiato a/a (-8% t/t per componenti non ricorrenti)

  1. Variazione a/a: 9M a mar.20 vs 9M a mar.21; variazione t/t: 3M a mar.21 vs 3M a dic. 20
  2. ROTE/ROAC calcolato con l'utile netto rettificato (cfr nota 6)
  3. CET1 phase-in, CET1 FL @14,6% (senza Danish Compromise pari a 152bps e con IFRS 9 fully phased pari a 13bps). Calcolo interno che differisce da quello segnalato nell'ambito del Common Reporting (COREP) per l'inclusione dell'utile generato nel periodo (non soggetto ad autorizzazione ex art. 26 CRR) e l'ipotesi di un pay-out del 70%, subordinato alla rimozione del divieto BCE in vigore fino al 30 settembre. L'autofinanziamento concorre al CET1 ratio per 15bps.
  4. Subordinatamente alla rimozione del divieto BCE, attualmente in vigore fino al prossimo 30 settembre.
  5. NNM: nel terzo trimestre raccolta netta per €1,4 nel segmento Affluent/Private, €1,1mld a livello di Gruppo

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I nove mesi vedono la conferma di una robusta attività commerciale in tutti i segmenti, trainata dagli investimenti in persone, tecnologia e distribuzione che hanno permesso di superare brillantemente gli effetti del lockdown, accelerando il percorso di crescita. Ricavi, utile e solidità patrimoniale mostrano apprezzabili aumenti, confermati anche nell'ultimo trimestre.

I risultati si caratterizzano per:

Vivace attività commerciale con €3,6mld di raccolta netta (NNM) nelle divisioni Affluent/Private (di cui 1,4 mld nell'ultimo trimestre), €4,6mld di erogato nel credito al consumo (di cui €1,6 mld nell'ultimo trimestre, tornato all'85% del valore pre-Covid)e €1,7mld di nuovi mutui residenziali (di cui €0,6mld nell'ultimo trimestre). L'attività CIB si conferma su livelli elevati;

Aumento dei ricavi, che risultano nei nove mesi pari a €1.964m, in crescita del 3% a/a e nell'ultimo trimestre pari a €663m, +14% a/a. La crescita è ancora più accentuata al netto dell'apporto delle società consolidate a patrimonio netto (-32%a/a a €169m) che sconta componenti non ricorrenti:

Commissioni in forte aumento (€571m, +17% a/a) trainate dal CIB (€249m, +43% a/a), che vede un crescente contributo di M&A, Capital Markets e Lending, e dal solido andamento del WM (€247m, +5% a/a); l'ultimo trimestre (€188m) si conferma sugli elevati livelli dei trimestri precedenti (dicembre: €194m, settembre: €189m);

Margine di interesse stabile (-1% a/a a €1.071m) malgrado i minori impieghi medi e il diverso mix di prodotto nel Consumer, grazie all'ottimizzazione della provvista ed i maggiori volumi creditizi WM; la flessione dell'ultimo trimestre (a €351m) riflette anche l'assenza di componenti non ricorrenti (per €5m);

Forte aumento dei ricavi da trading (€152m, +71% a/a), in ulteriore crescita nel 3T21 (a €65m) per l'andamento positivo dei mercati.

Costo del rischio contenuto a 51bps nei 9 mesi (61bps) e nell'ultimo trimestre a 53bps, quest'ultimo senza riprese di valore e senza il rilascio degli accantonamenti prudenziali per €50m effettuati a dicembre. La discesa del costo del rischio si coniuga con la riduzione delle moratorie (all'1,7% degli impieghi di Gruppo, per il 60% classificate a Stage2-3) e dell'incidenza delle attività deteriorate nette sugli impieghi (dal 4,1% al 3,4% lordo e dall'1,9% all'1,2% netto); di converso crescono sensibilmente gli indici di copertura dei crediti in bonis (da 1,25% a 1,34%) e delle partite deteriorate a livello di Gruppo (+10pp al 65%) e di tutte le divisioni (CIB +13pp al 55%, Consumer +6pp al 74%, WM +3pp al 49%, leasing +5pp al 41%).

Utile netto in crescita del 9% a €604m (di cui €193m nell'ultimo trimestre);

ROTE6 pari al 9% sia nei nove mesi che nel 3T21.

CET17 (phase-in) al 16,3%, in crescita di 10 bps su dicembre e 240bps a/a, includendo un dividend pay-out pari al 70% dell'utile netto riportato, ipotesi subordinata alla rimozione del

divieto BCE, attualmente in vigore fino a settembre 218.

  1. ROTE calcolato con l'utile netto rettificato (margine operativo al netto di rettifiche nette su crediti, risultato di terzi ed imposte, con tassazione normalizzata al 33%, al 25% per PB e AM, al 2% per il PI). Impatti legati al Covid esclusi nel FY20 e 4T20
  2. Cfr nota 3
  3. La proposta di dividendo per l'esercizio corrente sarà quindi formulata nei tempi idonei per essere sottoposta all'approvazione dell'Assemblea dei Soci, prevista entro la fine di ottobre.

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Le divisioni mostrano un significativo progresso del CIB, sui livelli massimi di ricavi e utili degli ultimi anni, che compensa il consolidamento di Consumer e PI; costante miglioramento del WM in termini di posizionamento, ricavi e redditività.

CIB: ROAC8 17%, utile netto salito a €232m (+49% a/a), con ricavi ai massimi storici (€537m), equamente ripartiti tra i tre trimestri. Mediobanca ha rafforzato nell'esercizio la posizione di leadership nei segmenti e mercati core, partecipando ad importanti transazioni di M&A e Capital Market, in particolare in Italia e Francia. L'ultimo trimestre vede le commissioni da mid corporate salire a circa 1/3 delle commissioni di advisory. Tutte le linee di ricavo sono in crescita, in particolare le commissioni (+43% a €249m). Il cost/income scende al 42%. Il minor utile trimestrale (€61m vs €86m) riflette l'assenza di partite straordinarie.

WM: ROAC9 al 22%, utile netto salito a €74m (+11% a/a), con ricavi a €464m (+5% a/a) Le TFA salgono a €69mld, beneficiando di una capacità di raccolta elevata, in particolare nel segmento Affluent e Private (€3,6mld di NNM nei nove mesi e €1,4mld nell'ultimo trimestre), che riflette il continuo potenziamento del brand, dell'offerta e della distribuzione (30 professionisti in più nell'ultimo trimestre in CheBanca!, entrate selettive e ampliamento offerta di private markets nel Private Banking), e fa leva sulle opportunità offerte dal modello di business.

Consumer: ROAC8 al 28% con un utile netto (€216m) che scende a/a (-13%) a causa dei minori ricavi (€764m -5%a/a) dovuti ai minori volumi medi e al differente mix che incide sui margini.

Gli interventi attuati sull'operatività in remoto hanno permesso nel terzo trimestre di riportare l'erogato all'85% dei livelli pre-Covid malgrado le restrizioni (circa €1,6mld, in aumento rispetto ai €1,5mld dei precedenti due trimestri). Si conferma particolarmente positivo l'andamento della qualità degli attivi (costo del rischio a 206bps nei nove mesi e 174bps nell'ultimo trimestre) con tutti gli indicatori di rischiosità tornati ai minimi storici.

PI: ROAC8 12%, utile netto a €199m, in calo per componenti non ricorrenti legati alla cessione di asset da parte di Assicurazioni Generali, solo in parte compensato dalle riprese su seed capital.

HF: risultato netto in miglioramento, aumento della raccolta, in particolare depositi e TLTRO, in un contesto di elevata liquidità. Nell'ultimo trimestre i depositi salgono da €24,6mld a €25,2mld trainati da CheBanca!, l'utilizzo del TLTRO si incrementa da €6,2mld a €7,0mld. La divisione vede un miglioramento del margine di interesse e la riduzione dei costi centrali; l'ultimo trimestre sconta il contributo al fondo SRF (€43m). Indicatori a livelli confortevoli: NSFR a 109% e LCR a 153%, CBC a €11,2 mld.

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9 ROAC: calcolato come utile rettificato (nota 5)/capitale allocato medio; capitale allocato = 9% RWA (per la divisione

PI: 9% RWA + capitale dedotto dal CET1).

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Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, presieduto da Renato PAGLIARO, ha approvato i risultati di esercizio e consolidati al 31 marzo scorso del Gruppo Mediobanca illustrati dall'Amministratore Delegato Alberto NAGEL.

Risultati consolidati

Il Gruppo prosegue nel percorso di crescita chiudendo i 9 mesi con ricavi, utili e solidità patrimoniale in apprezzabile aumento, confermato anche nell'ultimo trimestre.

Il risultato dei 9 mesi salda con ricavi di poco inferiori ai 2 miliardi (+3%), un rapporto costi/ricavi stabile al 46% ed un utile netto di 603,9 milioni, con un ROTE sopra il 9%, e beneficia di un terzo trimestre - con ricavi per 662,8 milioni ed un utile di 193,3 milioni - tra i più elevati degli ultimi anni.

Nel trimestre è proseguita la sostenuta attività commerciale con un vivace erogato di mutui retail (604 milioni), Net New Money in accelerazione (1,1 miliardi, di cui 1,4 miliardi nel segmento Affluent/Private), un'intensa attività di Corporate e Investment Banking, con commissioni superiori di circa il 10% alla media trimestrale degli ultimi esercizi. Per contro, i nuovi impieghi Consumer risentono ancora delle restrizioni derivanti dal lockdown (1.640 milioni, circa il l'85% dei livelli pre- Covid).

I risultati sono stati favoriti da un contesto di politica monetaria espansiva e mercati finanziari caratterizzati da una ridotta volatilità e ben intonati tra cui il generalizzato incremento degli indici azionari (MSCI World +4,5%, S&P +5,8%, Eurostoxx 600 +7,7% e FTSEMIB +10,9%) e la stabilità degli indici degli attivi creditizi più rischiosi (CDS ITRAXX europeo attorno a 250bps). Lo spread BTP-Bund è sceso sotto i 110bps.

I ricavi complessivi crescono del 3% da 1.907,1 a 1.963,6 milioni malgrado il minor apporto di Assicurazioni Generali (da 248,8 a 170,2 milioni) tornato più regolare negli ultimi due trimestri (rispettivamente 67,5 milioni e 57,7 milioni). Nel dettaglio:

il margine di interesse è resiliente (-1%, da 1.081,7 a 1071,4 milioni) scontando il minor contributo del Consumer (-6,6%, da 711,3 a 664,4 milioni, di cui 216 milioni nell'ultimo trimestre) solo parzialmente bilanciato dal dato positivo del CIB (+8%, da 202,6 a 218,8 milioni) e Holding Functions (che riducono il passivo da -40,8 a -34,4 milioni). Gli ultimi 3 mesi nel Consumer mostrano gli effetti dei minori volumi medi e del mix di erogato con maggior contribuzione del finalizzato che ne ha lievemente ridotto la redditività; nei 9 mesi il costo del funding (calcolato come differenza con l'Euribor) resta sostanzialmente invariato a 80bps, malgrado l'ulteriore riduzione dei tassi di mercato (circa 20bps);

le commissioni proseguono nella crescita (+17,2%, da 487,3 a 571,2 milioni) e rappresentano ormai quasi un terzo dei ricavi e si mantengono sugli ottimi livelli anche nell'ultimo trimestre (188,4 milioni); l'apporto di Corporate e Investment Banking sale del 43,2% rispetto allo scorso anno (da 174,2 a 249,4 milioni, di cui 77,2 generati nel terzo trimestre), il Wealth Management si incrementa del 5,3% (da 234,5 a 246,9 milioni, di cui 86,9 nel trimestre);

i proventi da tesoreria sono in forte ripresa (da 88,6 a 151,6 milioni) e tornano ai livelli di marzo 2019. Nel trimestre si incrementa l'apporto del portafoglio proprietario (44,7 milioni), equamente suddiviso tra trading e banking book che aumenta il contributo dei nove mesi a 82,8 milioni (circa il 55% del totale), con i realizzi (utili per 43 milioni, di cui 19 milioni nell'ultimo trimestre) che non intaccano la riserva da valutazione OCI (che salda a 75,7 milioni, di cui 41,1 relativi ai titoli di stato italiani); i dividendi ed altri proventi del Principal Investing più che raddoppiano (da 8,1 a 20,4 milioni). Per contro l'attività con la clientela (47,4 milioni contro 76 milioni) continua ad essere penalizzata dalle condizioni di mercato con un contributo trimestrale di 15,4 milioni.

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Mediobanca S.p.A. published this content on 11 May 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 11 May 2021 11:11:01 UTC.