MILANO (awp/ats/ans) - Mfe-MediaforEurope, l'holding Mediaset, sta ormai concretamente avviando la fusione delle attività spagnole, cioè quella Mediaset Espana già ampiamente controllata con circa l'83% delle quote e sulla quale sono trascorsi i sei mesi dalla fine dell'Offerta pubblica di offerta e scambio riuscita parzialmente quest'estate.

Con il dossier all'esame dei Cda, la semplificazione della catena di controllo punta a sinergie più efficienti, oltre che a piattaforme comuni sui contenuti televisivi e sulla raccolta pubblicitaria, con l'obiettivo di non praticare tagli ai posti di lavoro mantenendo la sede fiscale e quindi il pagamento delle tasse nei Paesi nei quali il Biscione opera e non nella sede della holding in Olanda. Ma la visione resta quella dell'espansione in Europa, con Mfe che ha già in "pancia" quasi il 30% di Prosieben.

Nel gruppo tedesco Mfe per ora non ha rappresentanti diretti e a Cologno monzese si studia sempre una grande acquisizione all'estero, per la quale le munizioni finanziarie proprie, in cordata con altri o tramite sostegno bancario ci sono in abbondanza. La cifra immediatamente disponibile è di circa un miliardo e la Borsa tra l'altro adesso aiuta, con un recupero evidente dai minimi di ottobre sia per i titoli Mfe sia per quello di Prosieben, tutti saliti più dei mercati di riferimento.

Ma il primo passo avviene in Spagna: un'integrazione societaria porta a decisioni strategiche più snelle e a maggiori sinergie, a partire dalle acquisizioni di programmi televisivi fino alla gestione della piattaforma pubblicitaria, che potrà essere fusa anch'essa. Mfe da subito con la fusione per incorporazione di Mediaset Espana avrà subito vantaggi sul debito e Fininvest, che è quasi al 50% di Mfe, potrà attuare decisioni più rapide sulle strategie di crescita.

Quello che i Cda stanno deliberando è l'ultimo passaggio formale di una decisione già presa dopo l'Opas conclusa in estate, con un'offerta finale da parte di Mfe che era arrivata a 4,32 euro ogni due azioni della controllata spagnola, lasciando invariata la parte non in contanti. La fusione delle due concessionarie, Publitalia e Publiespana, in particolare darebbe vita a un'entità molto più grande, che possa presentare numeri allettanti per altri investitori che vogliano unirsi al gruppo partendo dalla base offerta dalla holding Mfe con sede ad Amsterdam.