Secondo l'Autorità, Fca, Volkswagen, PSA, Renault, Toyota, Ford, BMW Mercedes, Hyundai, Kia, Suzuki, Nissan, Honda, M.M. Automobili, non hanno fornito in modo chiaro le informazioni sulle condizioni economiche delle offerte di acquisto con finanziamento e di leasing.

In particolare, le modalità di presentazioni delle offerte di acquisto erano "infatti omissive e ingannevoli: veniva enfatizzato il contenuto importo della rata mensile oppure un prezzo non comprensivo di oneri finanziari o spese, relegando allo stesso tempo, in sezioni di non agevole lettura, informazioni essenziali sul costo da sostenere", si legge in una nota dell'Antitrust.

Le case autmobilistiche si sono pertanto impegnate a rendere comprensibile, già da una prima letture, le condizioni dell'offerta, l'entità e le tempistiche dell'impegno economico richiesto, concentrando tutte le informazioni rilevanti in un unico riquadro visivo e presentandole in modo chiaro e con un'adeguata evidenza grafica.

"Gli impegni proposti rappresentano, dunque, un significativo miglioramento della comunicazione relativa alle condizioni di finanziamento", dice l'Antitrust.

Per l'autorità le modifiche proposte, "riducono l'asimmetria informativa, assicurano condizioni di offerta trasparenti e immediatamente comprensibili, innovano la comunicazione del settore automobilistico e, soprattutto, mettono fine alla prassi corrente che enfatizzava al primo contatto il contenuto importo della rata (o del canone) mensile oppure un prezzo che non comprendeva oneri finanziari o spese", spiega.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)