ROMA (MF-DJ)--Sono aumentati del 33% i reclami da parte della clientela
di Poste I. nel 2019. Il Gruppo ha ricevuto 125.000 reclami, di cui circa
43.000 di competenza BancoPosta e circa 82.000 di competenza PostePay.
Ne rende conto la Relazione sulla gestione finanziaria della Corte dei
conti. I reclami complessivamente ricevuti sono riconducibili, nell'80%
dei casi ai servizi di pagamento, nel 6% dei casi ai servizi bancari e nel 13% dei casi al risparmio postale, mentre un ulteriore 1% è relativo ai servizi di investimento e all'intermediazione assicurativa.
I reclami BancoPosta, si legge nella relazione, attengono a disconoscimenti (online e su canale fisico) per il 31% del totale e a
contestazioni su rendimenti e condizioni applicate ai BFP per il 19%.
I reclami ricevuti da Poste per i servizi postali, universali e non universali, sono stati in totale 214.050, in aumento (+5.760) rispetto al 2018 (208.290).
Per quanto riguarda l'Arbitro Bancario e Finanziario (ABF), nel corso
del 2019 sono stati presentati 3.211 ricorsi di competenza BancoPosta, con un incremento rispetto al 2018 dell'86%, fondamentalmente determinato
dalla crescita delle richieste di rimborso dei BFP rientranti nella
fattispecie "21/30" (Mancata apposizione, per i BFP della serie Q, del
timbro di variazione dei tassi di rendimento con riferimento al periodo
dal 21* al 30* anno nel caso di utilizzo di modulistica relativa ai buoni
della serie precedente).
Le evidenze dei sistemi di monitoraggio sui sistemi di pagamento hanno
mostrato, nell'esercizio in esame, un incremento sia delle frodi su
digital banking (+92% rispetto al 2018), sia di quelle su carte di
pagamento principalmente connesse a operativitá online su canali di terze
parti, a seguito dell'evoluzione delle tecniche di phishing.
Come richiesto dalla Banca d'Italia, le funzioni di controllo
(Compliance e Revisione Interna) hanno espresso le proprie valutazioni
circa l'efficacia delle misure di rimedio adottate; in particolare, hanno
rilevato un generale rafforzamento dei presidi di controllo dei processi
di gestione dei reclami e dei ricorsi ABF e dei disconoscimenti di
operazioni online, pur evidenziando la necessitá di proseguire nella
realizzazione del piano degli interventi correttivi e delle ulteriori
iniziative progettuali individuate dalla societá.
In merito, comunque, alle modifiche delle condizioni economiche dei BPF introdotte con decreto ministeriale, la giurisprudenza è stata prevalentemente orientata nel rigettare, per infondatezza, le domande giudiziali volte a ottenere l'accertamento del diritto all'applicazione dei tassi riportati sui buoni. In particolare, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite (sent. n. 3963 dell'11 febbraio 2019) ha ritenuto legittima la variazione del tasso di interesse con decreto, confermando la correttezza dell'operato di Poste.
gug
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January 08, 2021 09:00 ET (14:00 GMT)